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2015, un anno di sport: marzo e aprile

MARZO

Il 1 marzo si disputa la finale di Coppa Italia di volley femminile. A Rimini sono in campo l’Igor Gorgonzola Novara e la Liu Jo Modena. Vincono 3-1 le piemontesi con 31 punti di Barun, nonostante i 24 di Fabris e i 22 di Piccinini per le emiliane. A Kontiolahti si disputano i campionati mondiali di biathlon, aperti dalla staffetta mista vinta dalla Repubblica Ceca (Vitkova, Soukalova, Slesingr, Moravec) davanti alla Francia e alla Norvegia. Per Martin Fourcade arriva “solo” un oro, quello dell’individuale, ma per i transalpini la grande protagonista è Marie Dorin che al rientro dalla gravidanza fa doppietta, sprint più inseguimento, battendo rispettivamente Nowakowska e Dahlmeier. Tra gli uomini il titolo della sprint va a Johannes Boe, in un podio storico per la presenza del canadese Smith e soprattutto del fratello Tariej, che poi si conferma bronzo anche nell’inseguimento dietro a Lesser che capitalizza lo 0 al poligono e a Shipulin. 20/20 anche per Yurlova nell’individuale femminile, grazie al quale precede Soukalova e Makarainen (questa l’unica medaglia nella rassegna di casa per la finlandese). Fak vince la mass start davanti a Moravec e Tariej Boe, che così colleziona il quarto bronzo nella rassegna. La quinta medaglia invece è d’argento e arriva nella staffetta (nella quale conquista la quarantesima medaglia della carriera Bjoerndalen, sempre sul podio in almeno una gara da Brezno-Osrlie nel 1997) che si piazza tra Germania e Francia. C’è gloria anche per l’Italia, grazie al settore femminile. Nella staffetta viene confermato il bronzo di Novo Mesto, grazie a una spettacolare prova di Vittozzi, Oberhofer, Gontier e Wierer che si arrendono solo a Germania e Francia. Nella mass start poi Karin Oberhofer vince uno splendido bronzo, grazie a un ultimo giro leggendario, nel quale batte sugli sci Domracheva (nessuna medaglia per lei) e si classifica così terza dietro a Valj Semerenko e a Preuss.

A Praga si disputano gli Europei indoor di atletica. Per l’Italia arrivano tre medaglie, due argenti dal salto in alto con Silvano Chesani in 2.31 dietro al russo Daniil Tsyplakov, che si impone a parità di misura, e con Alessia Troest che in 1.97 si arrende solo alla futura iridata all’aperto Maria Kuchina, anche in questo caso con identica misura. Nei 1500 femminili arriva invece il bronzo di Maria Del Buono, dietro alla neerlandese Hassan e alla polacca Cichocka. Tra le prestazioni più significative, il record europeo nella 4×400 (3’02”67) siglato dal Belgio dei fratelli Borlée, che compongono 3/4 della squadra, i record dei campionati del ceco Masiak nei 400 (45’33), di Renaud Lavillenie nell’asta (6.04) e della britannica Johnson-Thompson nel pentathlon con 5000 punti esatti. Record stagionali per Dafne Schippers, che nei 60 m inaugura la sua stagione storica con l’oro in 7”05, e per il russo Shkurenyov nell’eptathlon con 6353 punti. Nei 60 maschili successo in 6”51 del britannico Kitty. La Russia si impone nel medagliere con 6 ori (oltre ai citati, Korobkina nei 3000, Sidorova nell’asta e Koneva nel triplo) davanti alla Francia a quota 3 (oltre a Lavillenie anche la 4×400 femminile e Martinot-Lagarde nei 60 ostacoli, in una gara con una sola bandiera rappresentata sul podio). Conquistano ori tra gli uomini anche la Polonia con Marcin Lewandowski negli 800, la Turchia con Kaya nei 3000, la Svezia con Torneus nel lungo (8.30), il Portogallo con Evora nel triplo, la Germania con Storl nel peso, e tra le donne l’Ucraina con Pyhyda nei 400, la Svizzera con Selina Büchel negli 800, la Bielorussia con Alina Talay nei 60 hs, la Serbia con Spanovic nel lungo (6.98) e l’Ungheria nel peso con Anita Márton (19.23). Ai Mondiali di pattinaggio velocità allround di Calgary i titoli vanno a Sven Kramer e Martina Sablikova.

La stagione del ciclismo entra nel vivo con le prime prove europee del World Tour. La Parigi – Nizza vede la vittoria per la seconda volta in tre anni di Riche Porte che sfrutta al meglio la cronoscalata al Col d’Eze per portarsi al comando della classifica battendo il campione del mondo Kwiatkowski e lo sloveno Spilak. Da segnalare la bella vittoria di tappa di Davide Cimolai a Rasteau. La Tirreno – Adriatico vede invece il trionfo di Nairo Quintana, costruito sull’impresa in cima al Terminillo sotto la neve. Il colombiano precede in graduatoria Bauke Mollema e Rigoberto Uran. La Corsa dei Due Mari si era aperta a Camaiore con il bel successo nella cronometro di Adriano Malori, poi erano arrivati i successi belgi con il campione nazionale Debusschere a Cascina e con Van Avermaet nel suggestivo finale di Arezzo, prima della stoccata di Poels a Castelraimondo. La corsa si era quindi conclusa con la volata ristretta di Sagan sotto il diluvio e con la vittoria contro il tempo di Cancellara a San Benedetto del Tronto. Si apre anche la Coppa del Mondo femminile, con la Ronde Van Drenthe nei Paesi Bassi. vinta in volata dalla campionessa belga Jolien D’Hoore su Amy Pieters ed Ellen Van Dijk, dopo una splendida prestazione di squadra della Wiggle – Honda. Per il tennis si disputa il primo Master 1000 della stagione a Indian Wells. In campo maschile si impone Novak Djokovic, che supera in finale Roger Federer per 6-3 6-7 6-2, mentre nel tabellone femminile la romena Simona Halep supera in finale per 2-6 7-5 6-4 la serba Jelena Jankovic.

Nella scherma si disputano i Grand Prix. Per l’Italia arriva la vittoria di Elisa Di Francisca in finale su Inna Deriglazova in quello di fioretto a L’Avana. Nella prova maschile c’è invece il podio di Enrico Garozzo, dietro al russo Rigin e allo statunitense Massialas. La spada è di scena a Budapest con vittoria dell’estone Novosjolov e della sudcoreana Shin, mentre la sciabola si disputa a Seul con i primi posti del tedesco Limbach e dell’ucraina Kharlan (5^ Rossella Gregorio). A Mosca si disputano i Mondiali di short track. Tra gli uomini successo nell’overall del neerlandese Sjinkle Knegt, oro anche nei 3000 m. Tra le donne invece l’oro generale va alla sudcoreana Choi Min-Jeong, che si impone anche nei 1000, nei 3000 e nella staffetta con la sua nazionale. L’argento assoluto è per Arianna Fontana, che ha disputato una rassegna strepitosa, portando a casa complessivamente 5 medaglie. Oltre a quella dell’overall, sono arrivati il titolo iridato nei 1500 m e i bronzi nei 500, nei 1000 e nella staffetta.

In Giappone a Sapporo si disputano i Mondiali femminili di curling. La vittoria va alla Svizzera (skip Pätz) che batte in finale per 8-5 il Canada (skip Jones). Bronzo per la Russia (Sidorova) che batte la Scozia 13-4 nella finalina. Nel rugby si chiude il Sei Nazioni. La vittoria va all’Irlanda che chiude il torneo con 4 successi e una sconfitta, stesso record di Inghilterra e Galles, con il vantaggio però di una miglior differenza punti. Per l’Italia arriva la vittoria di Murrayfield contro la Scozia, che vale il quinto posto e costringe la formazione di Edimburgo al cucchiaio di legno. Miglior giocatore del torneo è nominato il seconda linea irlandese Paul O’Connell, mentre capocannoniere con 75 punti è l’apertura inglese George Ford.

Il 22 marzo si disputa la Milano – Sanremo, la vittoria va a John Degenkolb che rimonta negli ultimi metri di gara Alexander Kristoff, autore di uno splendido sprint partendo molto lungo. Al terzo posto chiude il podio Michael Matthews. Primo degli italiani è il giovane Niccolò Bonifazio, quinto. Si chiudono nel frattempo le Coppe del Mondo degli sport invernali. Nello sci alpino, che celebra le sue finali a Méribel, si registra il quarto trionfo consecutivo di Marcel Hirscher che fa sua la sfera di cristallo con 1448 punti, precedendo il norvegese Kjetill Jansrud. I due si sono anche suddivisi le coppette di specialità, all’austriaco quelle delle discipline tecniche, al 30enne di Vintra quelle veloci. Terzo posto nella generale per il francese Alexis Pinturault. Per l’Italia il bilancio parla di due successi, con Stefano Gross nello slalom di Adelboden e con Dominik Paris nel superG di Kitzbühel, entrambe in gennaio. Per gli azzurri altri 10 podi, con 6 secondi posti e 4 terzi, con Paris che è stato il migliore in classifica generale con la settima posizione finale. Anche in campo femminile la campionessa uscente ha confermato il titolo. Anna Fenninger ha vinto la sfera di cristallo dopo un duello serratissimo contro Tina Maze, risoltosi solamente all’ultima gara con un distacco di appena 22 punti (1553-1531). In terza piazza Lindsay Vonn, che si aggiudica le due coppette di discesa e superG. Nel gigante si impone la stessa Fenninger, mentre lo slalom è terra di conquista per Mikaela Shiffrin. Per l’Italia migliore in classifica è Nadia Fanchini, dodicesima, mentre il bottino stagionale parla di una vittoria con Elena Fanchini (nella prima discesa di Cortina d’Ampezzo il 16 gennaio), un secondo e due terzi posti.

La Coppa del Mondo di sci di fondo invece è andata in archivio con la gara forse più iconica, quella di Oslo-Holmenkollen, che ha visto tra gli uomini nella 50 km TL il successo di Sjur Rothe, mentre tra le donne nella 30 km si è imposta Marit Bjoergen. Nella generale di Coppa maschile, il primo posto è stato conquistato da Martin Johnsrud Sunby con 1364 punti e un vantaggio netto su Dario Cologna secondo e Petter Northug terzo. Lo svizzero si consola con la coppa distance, mentre nella sprint più punti di tutti ha collezionato Finn Hagen Krogh. Per l’Italia, oltre ai due successi parziali al Tour de Ski già ricordati, sono arrivati altri 3 successi in Coppa del Mondo, con Federico Pellegrino nelle sprint a tecnica libera di Davos a dicembre e di Rybinsk in gennaio e con Francesco de Fabiani nella 15 km TC di Lahti l’8 marzo, oltre a un terzo posto nella team sprint di Otepäa. Pellegrino è stato anche il migliore in classifica, 14°: tutti i punti arrivati dalle sprint, nella cui graduatoria ha chiuso terzo. Tra le donne dominio assoluto di Marit Bjoergen, che sfonda quota duemila a 2163 punti, quasi 800 più di Therese Johaug che precede Heidi Weng in una graduatoria che vede sei norvegesi ai primi sei posti. Per Bjoergen arrivano ovviamente anche le due coppette di distanza e sprint. L’Italia praticamente non è esistita nella stagione, basta dire che la prima nella generale è Ilaria De Bertolis 54^. Chiusura in Norvegia anche per la combinata nordica. La sfera di cristallo va al tedesco Eric Frenzel, davanti al giapponese Akito Wakabe e al connazionale Johannes Rydzek. Per l’Italia proprio nelle ultime due gare, a Trondheim e Holmenkollen, arrivano i due podi stagionali con i terzi posti di Alessandro Pittin-

Chiusura in Slovenia, sul trampolino di volo di Planica, per il salto, un finale esaltante e drammatico che vede prevalere Severin Freund su Peter Prevc per il maggior numero di vittorie a parità di punti, 1729 per entrambi. Terza piazza per l’austriaco Kraft, con Prevc che si consola con la Coppa di volo. La sfera di cristallo femminile va invece all’austriaca Daniela Iraschko, che precede Sara Takanashi e Carina Vogt. Il biathlon come da tradizione completa il suo percorso in Siberia a Khanty-Mansiysk. Quarta sfera di cristallo consecutiva per Martin Fourcade, che nella generale chiude davanti ad Anton Shipulin e a Jakov Fak. Per il francese arrivano anche le coppette della sprint e dell’inseguimento, mentre Shipulin conquista il pettorale rosso della mass start e l’ucraino Semenov quello dell’individuale. Russia la migliore in staffetta. Per l’Italia maschile stagione deludente, pochi piazzamenti e nella generale il migliore è Lukas Hofer 38°. In campo femminile, dopo averlo sfiorato e mancato più volte, arriva finalmente il primo trionfo di Darya Domracheva che porta a casa la Coppa del Mondo, precedendo Makarainen e Valj Semerenko. Per la bielorussa arriva anche la coppetta della sprint, mentre nell’inseguimento e nell’individuale la più brava è stata la finlandese. Pettorale rosso nella mass per Franziska Preuss e in staffetta palma alla Repubblica Ceca. Eccellente la stagione dell’Italia, testimoniata dal piazzamento nelle prime dieci della generale di Dorothea Wierer settima e di Karin Oberhofer decima. In totale sono arrivati otto podi, quattro secondi e quattro terzi posti, anche grazie a Nicole Gontier.

Nel freestyle, che chiude la stagione in Francia a Megève, la Coppa va allo specialista delle gobbe canadese Mikael Kingsbury, davanti allo statunitense Mac Bohonnon, che domina nei salti, e al francese Jean-Frederic Chapuis dallo skicross. David Wise vince la coppetta dell’halfpipe e Felix Stridsbeg-Usterud (Norvegia) quella di slopestyle. Tra le donne, Hannah Kearney piazza il colpo di reni proprio all’ultima gara e unisce a quella delle gobbe la Coppa del Mondo assoluta, superando la svedese Anna Holmlund (skicross). Più staccata la terza, Kiley McKinnon dai salti. Nell’halfpipe la coppetta va in Giappone grazie ad Ayana Onozuka e quella di slopesyle in Svezia grazie a Emma Dahlström. Nello snowboard che termina a La Molina in Spagna con il cross, nella Coppa di parallelo il successo va allo sloveno Zan Kosir, che precede l’italiano Roland Fischnaller, che in stagione raccoglie tre vittorie (a Carezza, Montafon in Austria e Winterberg in Germania). Nel freestyle invece doppietta finlandese con Janne Korpi che precede Piiroinen. Nello snowboardcross successo spagnolo con Lucas Eguibar. In campo femminile, nel parallelo successo dell’elvetica Julie Zogg, nel freestyle per la neerlandese Cheryl Maas. Nella graduatoria del cross, vinta dalla francese Moenne Loccoz, terza piazza per Michela Moioli, vincitrice il 14 marzo della gara di Veysonnaz in Svizzera. Da ricordare per l’Italia anche la vittoria nella prova mista a squadre di slalom parallelo di Montafon conquistata da Fischnaller e Nadya Ochner.

Per lo slittino, conclusosi il 1 marzo con la gara sulla pista olimpica di Sochi. En plein tedesco: nel singolo maschile successo di Felix Loch (quarto nella generale Dominik Fischnaller capace di conquistare tre podi in stagione), in quello femminile di Natalie Geisenberger e nel doppio di Toni Eggert e Sascha Benecken. A Shanghai si disputano i mondiali di pattinaggio artistico. Lo spagnolo Javier Fernandez, la russa Elizaveta Tuklamysheva e i francesi Gabriella Papadakis / Guillaume Cizeron nella danza bissano il titolo europeo, mentre tra le coppie si impongono i canadesi Meagan Duhamel / Eric Radford. Nessuna medaglia per l’Italia, i migliori sono Cappellini/Lanotte, quarti nella danza.

Il secondo Master 1000 della stagione del tennis va in scena a Miami. Tra gli uomini continua la stagione strepitosa di Novak Djokovic che in finale batte Andy Murray in tre set, mentre Serena Williams coglie la vittoria con un facile 6-2 6-0 sulla spagnola Carla Suarez Navarro. I mondiali di corsa campestre di disputano in Cina, due sole nazioni, come prevedibile, si dividono il medagliere, l’Etiopia e il Kenya che vince entrambe le gare con senior con Geoffrey Kipsang e Agnes Jebet Tirop.

Nel basket il 27 marzo si assegna l’Eurocup femminile, vinta in finale dalle francesi di Villeneuve-d’Ascq, trascinate da Wauters e Mahoney, sulle belghe del Castors Braine, battute a Charleroi per 73-53 dopo aver vinto in trasferta gara-1 di 4 punti. Nel ciclismo, mentre Richie Porte vince anche il Giro di Catalogna, entra nel vivo la campagna del nord, con Geraint Thomas che vince l’E3 Harelbeke e Luca Paolini che compie l’impresa in una Gand-Wevelgem caratterizzata dalle intemperie. La Coppa del Mondo femminile invece fa visita in Italia, a Cittiglio per il Trofeo Binda. Alla fine di una gara spettacolare, vince Lizzie Armitstead che in una volata a sei precede Anna Van der Breggen e la campionessa del mondo Pauline Ferrand Prevot. Quarta la prima delle italiane, un’ottima Elisa Longo Borghini, con nelle 10 anche Elena Cecchini nona.

Nelle Final Four di Berlino, lo Zenit Kazan si laurea campione d’Europa, superano per 3-0 in finale il Rezovia Rzeszow, mentre i padroni di casa si piazzano terzi battendo al tie-break lo Skra Belchatow. MVP della manifestazione è nominato il cubano Wilfredo Leon, 18 punti per lui in finale. Nessuna italiana all’atto conclusivo, la migliore era stata la Sir Safety Perugia eliminata nei quarti dal Belchatow. In Svezia si disputano i mondiali femminili di hockey su ghiaccio, vinti dagli Stati Uniti in finale per 7-5 sul Canada, con la Finlandia che battendo 4-1 la Russia si aggiudica il bronzo. Capocannoniere del torneo l’attaccante statunitense Hilary Knight. In Canada invece va in scena il mondiale di curling maschile. Nel derby scandinavo, in finale la Svezia (skip Edin) supera per 9-5 la Norvegia (skip Ulsrud) dopo aver eliminato in semifinale i padroni di casa (skip Simmons), che si sono dovuti accontentare del bronzo battendo 8-4 la Finlandia.

APRILE

A Stettino va in scena la Final Four della Champions League di volley femminile. La vittoria va alle turche dell’Eczacibasi Istanbul allenate da Giovanni Caprara che in finale superano per 3-0 l’Unendo Yamamay di Busto Arsizio per 3-0 con 13 punti di De La Cruz, Larsson (MVP della manifestazione) e Yilmaz, nonostante i 13 punti di Valentina Diouf, premiata come miglior opposto. Ottimo comunque il cammino delle lombarde che in semifinale avevano superato le organizzatrici di Police con un netto 3-0 (19 Diouf, 17 Havelkova), dopo non aver concesso neppure un set nei quarti alla Dinamo Mosca. Nella finale terzo posto le campionesse uscenti del Vakifbank Istanbul di Guidetti hanno avuto la meglio per 3-1 sul Police di Cuccarini. Nel ciclismo va in scena una delle classiche più attese dell’anno, il Giro delle Fiande. Tra gli uomini vince Alexander Kristoff che supera Niki Terpstra in una volata a due, terza piazza per Greg Van Avermaet. Undicesimo il primo degli italiani, Daniel Oss. In campo femminile invece arriva la straordinaria impresa di Elisa Longo Borghini, che dopo una fuga solitaria di oltre 40 km regala all’Italia il primo trionfo della storia in questa gara. Jolien D’Hoore batte Anna Van der Breggen nello sprint ristretto per il secondo posto, nel quale Elena Cecchini coglie un ottima quinta posizione.

Il basket NCAA vive il suo esito nelle Final Four di Indianapolis. La vittoria va ai Duke Blue Devils di Mike Krzyzewski che in finale superano la sorpresa Wisconsin con 23 punti del most outstanding player Tyus Jones. Inutili quindi i 21 punti di Kaminsky per i Badgers, che in semifinale avevano regalato uno dei più inattesi upset della storia della pallacanestro universitaria sconfiggendo per 71-64 i Kentucky Wildcats di John Calipari, della futura prima scelta al draft Karl-Anthony Towns e con un roster di un livello quasi mai visto in un college, autori fino a quel punto di una stagione senza sconfitte, quasi sempre con vittorie in doppia cifra. Nessuna sorpresa nel torneo femminile, invece, dove come ormai da tradizione si impongono le Huskies di U-Conn guidate da Geno Auriemma, con MOP Breanna Stewart, junior di Syracuse già nazionale maggiore Usa, vincenti in finale per 63-53 sulla Notre Dame della prima scelta al Draft da parte di Seattle  Jewell Loyd. Tempo di Final Four anche per l’Eurolega femminile. Si gioca a Praga e sono proprio le padrone di casa dell’Usk che regalano una grande sorpresa, nonché una esemplare lezione di gioco di squadra e di basket, battendo in finale la favoritissima Ekaterinburg, priva dell’infortunata Diana Taurasi, per 72-68, con 24 punti di Danielle Robinson e Kia Vaughn nominata MVP della manifestazione. Per le russe inutili i 27 punti di Candace Parker. Nella finale per il terzo posto Kursk, guidata dalla miglior marcatrice del torneo Nnemka Ogwumike (21) batte il Fenerbahçe di Tina Charles (23) per 67-58. Dopo il Giro dei Paesi Baschi vinto da Joaquin Rodriguez, invece, nel ciclismo è il momento di un’altra delle classiche monumento, la Parigi – Roubaix. John Degenkolb è il primo corridore dopo Sean Kelly nel 1986 a centrare la doppietta con la Sanremo. Il tedesco nel finale è lesto a entrare nel gruppetto di sette uomini che arriva a giocarsi la vittoria allo sprint all’interno del velodromo e brucia in volata Zdenek Stybar e Greg Van Avermaet. 22° il migliore azzurro, Marco Marcato.

In Georgia si disputano gli Europei di sollevamento pesi. Tre bronzi per l’Italia, con Mirco Scarantino nella categoria -59 con 259 kg sollevati complessivamente, Genny Pagliaro (-48, 176) e Giorgia Bordignon (-63, 214). Per il golf invece è tempo del primo major della stagione, il mitico Masters di Augusta, che vede indossare la giacca verde Jordan Spieth in 270 colpi (18 sotto il par), 4 meglio di Phil Mickelson e Justin Rose, secondi a pari merito con 274 (-14).

Il circuito dei Masters 1000 nel tennis approda in Europa. Si gioca a Montecarlo, primo torneo importante sulla terra, però non cambia il dominatore, sempre Novak Djokovic che in finale supera in 3 set Tomas Berdych 7-5 4-6 6-3. Da segnalare in doppio, un’altra prestigiosa finale per Fognini e Bolelli, che però si devono arrendere alla coppia per antonomasia del circuito, quella formata dai fratelli Bryan. A Montpellier invece è il momento dei campionati europei individuali di ginnastica artistica, senza dunque la prova a squadre. Nei concorsi completi si impongono l’ucraino Oleh Vernyayev e la svizzera Giulia Steingruber, con Erika Fasana che si piazza subito ai piedi del podio in quarta posizione. Per l’Italia arriva una medaglia, il bronzo di Alberto Busnari nel cavallo con maniglie vinto dal britannico Smith. La Russia con 4 ori vince il medagliere, mentre Steingruber con 3 medaglie (argento nel volteggio vinto da Paseka e bronzo, davanti ancora a Fasana, nel corpo libero vinto da Afanasyeva) è l’atleta che raccoglie il miglior bottino. L’unico a vincere due titoli è invece Vernyayev che si impone anche alle parallele.

Esaurita la campagna del pavé, per il ciclismo inizia quella delle Ardenne. Si parte con l’Amstel Gold Race, nella quale sfreccia l’iridato Michal Kwiatkowski, che con una stoccata magistrale anticipa Alejandro Valverde e Michael Matthews. Migliore azzurro Gasparotto ottavo. Lo spagnolo si rifà tre giorni dopo alla Freccia Vallone, domando d’autorità il Mur de Huy davanti al giovane talento francese Julien Alaphilippe e a Michael Albasini. Migliore italiano è Rinaldo Nocentini dodicesimo, posizione condivisa nella gara femminile con la prima delle azzurre Elena Cecchini, che così dimostra di non essere solo una velocista. La gara viene vinta da Anna Van der Breggen, che recupera e stacca Annemiek Van Vleuten, andata in avanscoperta per tentare il gioco d’anticipo, sulle rampe più dure del muro. Chiude il podio Megan Guarnier, per la vincitrice delle Strade Bianche non sarà l’ultimo podio di peso della stagione. A chiudere la settimana è la Liegi – Bastogne – Liegi: Valverde offre il bis con un’azione di forza sull’ultimo strappo verso Ans, vincendo la Doyenne per la terza volta in carriera. Sul podio con lui ancora una volta un Alaphilippe sempre più bravo e Joaquin Rodriguez. Miglior italiano un buon Domenico Pozzovivo nono. Al Pireo si disputa la Final Four dell’Eurolega femminile di pallanuoto. A imporsi sono proprio le padrone di casa dell’Olympiakos (che schierano come centroboa l’italiana Roberta Bianconi, che ha anche segnato una rete in finale, dopo averne realizzate ben sei in semifinale) per 10-9 sulle detentrici del titolo, le catalane del Sabadell. Terza piazza per le russe del Kinef Kirisi davanti alle ungheresi dell’UVSE, mentre le due migliori formazioni italiane, Imperia e Padova, uscite rispettivamente contro spagnole e magiare.

Il mese si chiude con i campionati del mondo di tennis tavolo, ospitati dalla Cina a Suzhou. E non ci si poteva aspettare altro che il dominio dei padroni di casa, che nel singolare maschile e in quello femminile occupano tutti i gradini del podio. Le vittorie vanno agli olimpionici di Londra Ma Long e Ding Ning. Nel doppio vittorie per le coppie Xin/Jike al maschile e Shiwen/Yulin al femminile, mentre nel misto si impone ancora Xin però in una coppia spuria con la sudcoreana Yang, che quindi è l’unica non cinese a potersi mettere al collo una medaglia d’oro. In tutti i vari tabelloni, eliminazioni al primo turno per gli azzurri, con l’unica eccezione di Mihai Bobocica, che ha vinto il match d’esordio nel singolo maschile, prima di uscire ai trentaduesimi.

Nella foto: Elisa Longo Borghini vince il Giro delle Fiandre (foto dal sito ufficiale rondevanvlaanderen.be)