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Van der Poel e De Jong profeti in patria, splendido bis di Gioele Bertolini

Nella foto: la vittoria di Gioele Bertolini (foto da caubergcyclocross.com)

Dopo il prologo negli States con le due tappe di Las Vegas e Iowa City, il circuito della Coppa del Mondo è tornato a far tappa in Europa per uno degli appuntamenti storici della manifestazione, quello del Cauberg Cross di Valkenburg. Sul tracciato neerlandese sono stati grandi protagonisti gli atleti di casa, con la vittoria di Mathieu Van der Poel tra gli uomini élite e dell’iridata Thalita De Jong in campo femminile, ma anche nella giornata di gare anche il tricolore italiano è stato issato sul pennone più alto del podio, grazie alla spettacolare affermazione di Gioele Bertolini tra gli under 23, con il valtellinese che ha colto un fantastico bis rispetto alla passata stagione.

Partiamo dagli élite, che hanno visto Mathieu Van der Poel conquistare la quarta vittoria stagionale. Il neerlandese ha saputo riemergere da una partenza difficile, che l’aveva visto perdere contato rispetto alla testa della corsa, con uno scatenato Van der Haar a fare il forcing e a selezionare un drappello composto da Van Aert, Vanthourenhout, Meeusen, Aerts e Pauwels. Il campione d’Europa, però nelle prime fasi del secondo giro finisce a terra e così lascia via libera all’iridato, vincitore delle prime due tappe, che non appena inizia a spingere leva immediatamente di ruota gli altri battistrada. La rimonta di Van der Poel però è prepotente e già al secondo passaggio sul traguardo il neerlandese ha ripreso il secondo gruppo e guida  l’inseguimento al leader con 11 secondi di ritardo, per chiudere i quali al figlio e nipote d’arte occorreranno due tornate. Ricongiunta la coppia di attesi protagonisti al comando, il ritmo è fisiologicamente sceso, sia per la necessità dei due di rifiatare dopo uno sforzo così violento e prolungato, sia per l’ovvio cambiamento dello scenario tattico. Questo ha dato la possibilità a Vanthourenhout, Meeusen e Pauwels di tornare sotto. Al terzultimo giro, Van der Poel ha provato l’attacco in una sezione tecnica, guadagnano qualche metro su Van Aert e Meeusen. Per quasi una tornata la situazione è rimasta questa, poi il braccio di ferro è stato vinto dal campione dei Paesi Bassi. Affrontando troppo forte un tratto scivoloso, infatti, sia Van Aert che Meeusen sono scivolati, lasciando così definitivamente strada libera a Van der Poel, che da quel momento ha attivato il pilota automatico, limitandosi a gestire la situazione senza ulteriori rischi, per condurre in porto la vittoria. Al secondo posto si è invece ritrovato momentaneamente Vanthourenhout, che però non ha potuto far nulla contro la veemeente reazione di Van Aert, che lo ha superato senza troppi problemi andando a centrare il secondo posto, mentre il portacolori della Marlux può comunque essere soddisfatto per il secondo podio nella stagione di Coppa dopo quello di Las Vegas. Meesuen, reduce da una settimana piuttosto difficile, nella quale aveva dovuto subire le critiche di Sven Nys, che oltre ad essere una leggenda del cross è anche il suo team manager, è riuscito a difendere il quarto posto al termine di un’ottima prova, mentre più staccati sono giunti Pauwels, Aerts, Van der Haar, Van Kessel, Sweeck e Merlier. Nicolas Samparisi 42° è stato il migliore azzurro. Nella classifica generale, Van Aert mantiene, anzi amplia, una nettissima leadership, con 230 punti, 56 in più del primo inseguitore, Laurens Sweeck. Fa abbastanza effetto vedere che i primi 10 sono tutti belgi, ma la spiegazione è semplice, sono stati praticamente gli unici europei ad affrontare la lunga trasferta intercontinentale di settembre.

In campo femminile, il successo è andato alla campionessa del mondo Thalita de Jong, che ha saputo fare la differenza nella parte finale di gara. La portacolori della RaboLiv, prossima al passaggio alla Lares, è stata parte fin dal via del gruppo di sei atlete che hanno fatto gara di testa. Con lei erano presenti Sophie De Boer, Sanne Cant, Ellen Van Loy, Amanda Miller e Lucinda Brand. A dividersi il compito di scandire il ritmo sono state proprio l’iridata e la vincitrice della prima prova a Las Vegas, con la prima a condurre nei tratti più veloci e la seconda in quelli più tecnici. L’andatura ha messo in difficoltà le altre battistrada, la prima a cedere al quarto giro è stata Van Loy che ha perso lucidità e ha sbagliato un passaggio, finendo a terra. A metà del penultimo giro De Jong ha quindi scavato il solco decisivo approfittando di un piccolo sbilanciamento di De Boer su uno scollinamento e si è involata verso il successo. Nel corso dell’ultima tornata, l’altra neerlandese è riuscita a piegare la resistenza di Cant e di Miller, finita anche a terra e di conseguenza quinta alla fine, per conquistare la seconda piazza. Dietro la campionessa europea, la quarta posizione è andata a Brand, sempre più a suo agio nella veste di crossista. Sesta posizione per Van Loy, seguono Mani e Antonneau. In nona posizione, troviamo una bravissima Alice Arzuffi. La brianzola, rimasta intruppata nel terzo gruppo in partenza, è stata autrice di una splendida rimonta, che l’ha portata a superare atlete del livello di Harris, Wyman e Havlickova, per conquistare una top ten di grandissimo valore. Molto bene anche le altre giovanissime azzurre al via, con Sara Casasola 29^ e Francesca Baroni 40^ (entrambe sono classe ’99). La quarta azzurra in gara, Elena Valentini, ha chiuso 47^. Nella generale prende la testa Sophie De Boer con 198 punti, 25 davanti a Caroline Mani che adesso è seconda.

Veniamo dunque alla prova che ha maggiormente arriso ai colori azzurri. La gara degli under 23 ha visto un drappello di sette uomini prendere la testa fin dall’inizio. Da questi sono poi fuoriusciti nel finale in due, Gioele Bertolini e l’atleta di casa Joris Nieuwenhuis, che sono riusciti a fare la differenza rispetto agli altri, presentandosi quindi assieme sul rettilineo d’arrivo. Allo sprint l’azzurro è stato il più veloce, centrando così il secondo successo consecutivo a Valkenburg dopo quello del 2015, segno evidente del feeling con il terreno neerlandese, rimasto tale nonostante le modifiche apportate quest’anno al tracciato. Per Bertolini si tratta di un ottimo segnale anche in vista degli Europei che si disputeranno in Francia il prossimo fine settimana a Pontchateâu. Tutta la rappresentativa azzurra è stata protagonista di una prova di squadra più che convincente, con Stefano Sala 16°, Jakub Dorigoni 17° e Nadir Colledani 24°. Tra gli junior  Yentl Bekaert ha regalato l’unica gioia di giornata al Belgio, 20° il primo azzurro Patrick Favaro. Il prossimo appuntamento con la Coppa del Mondo, il quarto, è fissato tra poco meno di un mese, il 20 novembre, nella prestigiosa location di Koksijde.

 

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