Li avevamo visti grandi protagonisti già il giorno prima ai campionati europei di Huijsbergen: lei, Sanne Cant, capace di bissare il titolo conquistato 12 mesi or sono, lui, Kevin Pauwels, appiedato da una foratura in partenza e nonostante ciò alla fine terzo dopo una gara trascorsa tutta a inseguire da solo, su tempi simili se non migliori, rispetto al duo che lo ha preceduto. E nel terzo appuntamento con il Superprestige i due belgi hanno confermato queste indicazioni, andando a cogliere due successi netti e cristallini, praticamente mai in discussione.
Nella gara maschile la notizia, oltre alla prima vittoria stagionale del portacolori della Sunweb, è la seconda sconfitta consecutiva di Van Aert. Certo, il 21enne belga è arrivato due volte secondo, fa quasi effetto usare termini così drastici, ma per la superiorità che il talento della Vastgoedservice aveva fin qui dimostrato, anche una coppia di piazze d’onore inizia a far specie. Pauwels, in netta crescita dopo aver superato pure qualche problema fisico a inizio stagione, è partito subito molto deciso, prendendo le redini della corsa e portandosi dietro Meeusen e Nys, oltre che per metà giro Simunek, che poi sarebbe stato costretto al ritiro da una caduta quando però aveva già nettamente ceduto. Più cauta la partenza di Van Aert, alla cui ruota Vantornout faceva buona guardia, mentre Van der Haar, dopo i festeggiamenti per il titolo europeo in casa, si è praticamente preso una domenica sabbatica, perdendo terreno fin da subito e disputando una gara praticamente anonima.
Pauwels proseguiva nel suo forcing e così al terzo giro rimaneva in testa col solo Sven Nys ad accompagnarlo. Nella quarta tornata però anche la 39enne leggenda del cross fiammingo perdeva la sua ruota, a causa di uno dei rari errori tecnici del portacolori della Crelan, un’uscita di curva sbagliata che lo costringeva a una goffa caduta, dopo la quale Nys era raggiunto anche da Meeusen, che però ben presto riperdeva contatto. Già perché per il podio tornava ad emergere prepotente la figura di un Van Aert in rimonta, completata nel corso della sesta tornata con l’aggancio alla seconda piazza proprio in corrispondenza della scalinata.
Mentre Pauwels continuava a incrementare il proprio vantaggio di pochi ma costanti secondi (12 poi 15 poi 20), dietro si scatenava la bagarre, con Van Aert che cercava in tutti i modi di staccare Nys e quest’ultimo a tentare un’unica ma estremamente decisa risposta nel corso del settimo giro, che ha messo in grave difficoltà il vincitore della prima prova di Coppa del Mondo a Las Vegas. Alla fine era proprio il più giovane dei fiamminghi, quasi in un passaggio di consegne in vista del ritiro di Sven a fine anno, a spuntarla. Però era una battaglia per la seconda posizione, dacché per la prima stava già festeggiando da 15 secondi Pauwels. Vantornout rimontando Meeusen chiudeva quarto, con Van der Haar alla fine sesto. Van Kessel, i due Sweeck e Merlier.
In classifica generale ovviamente rimane saldamente al comando Van Aert con 44 punti, ben 7 di vantaggio su Pauwels e Nys e 9 su Van der Haar. La sfida per il successo pare ristretta a questi quattro nomi, visto che il quinto, Vantornout, ha praticamente la metà dei punti del capolista, 23.
Anche tra gli under 23 si erano confermate le gerarchie del campionato europeo, con il bronzo Iserbyt a vincere davanti all’oro Hermans. Tra i belgi però si è inserito un ottimo Gioele Bertolini, terzo, a riscattare la prova non brillantissima di Huijsbergen, dimostrando come il nono posto neerlandese non fosse che un incidente di percorso in una stagione fin qui ottima.
Ottima come quella di Cant che se ne è andata praticamente subito dopo la partenza e non si è più voltata indietro, lasciando le altre a lottare per il secondo posto. “Questo week end per la prima volta in stagione mi sono sentita veramente bene. Quando hai questa sensazione non puoi aspettare. Il giorno dopo l’Europeo non pensavo di poter andare così bene, ma sono riuscita subito a trovare il mio ritmo e a staccare le altre. Poi nella seconda parte di gara mi sono concentrata soprattutto nell’evitare errori nelle parti tecniche e sulla sabbia“: queste le dichiarazioni a fine corsa della vincitrice. Al secondo posto ha chiuso Ellen Van Loy, che per molto tempo è riuscita a tenere Cant nel mirino a una decina di secondi, ma poi ha dovuto cedere specialmente per le difficoltà nel tratto sabbioso. Terza Jolien Verschueren che così come a Huisbergen ha dovuto lottare con il suo limite di questo periodo, la partenza. Anche in questa occasione ha dovuto rimontare dalle retrovie, riuscendo a risalire fino al terzo posto, il terzo consecutivo nella challenge. Quarta Wyman, che dopo aver provato a inseguire Cant nelle prime fasi, si è lentamente spenta, fino a venire beffata proprio all’ultimo giro per il podio. Molto buona la prova delle azzurre in gara. Alice Arzuffi ha chiuso con una bella nona posizione, Teocchi e Casasola (ancora una volta la più giovane in gara davvero ottima) sono arrivate nell’ordine quattrodicesima e quindicesima e infine buona anche la prova di Elena Valentini ventitreesima.
In classifica Cant, già vincitrice a Gieten e Zonhoven, approfitta dell’assenza di Harris per allungare a quota 45. Ora la prima delle inseguitrici in graduatoria è Verschueren, staccata di sei punti. Al terzo posto segue la vice-campionessa europea delle giovani Maud Kapthenijns, giunta quinta in questa gara. Il prossimo appuntamento, il quarto della serie, è in programma domenica 15 ad Asper-Gavere.
Nella foto: la vittoria di Sanne Cant (© Photopress.be dal sito Superprestigecyclocross)