Per il secondo anno consecutivo termina al primo turno del tabellone del gruppo mondiale l’avventura in Fed Cup dell’Italia e sempre per mano della Francia. Se il 2-3 dello scorso anno in casa fece notizia sia perché completamente contro pronostico sia perché arrivato dopo un sabato perfetto, il ko di quest’anno sul veloce di Marsiglia alla vigilia poteva anche essere messo in conto, ma senza dubbio è preoccupante per le proporzioni che il 4-1 finale ha assunto.
Fin dalla rinuncia di Roberta Vinci si sapeva che sarebbe stata molto dura, ma comunque le possibilità di superare il turno c’erano, e la prima partiva aveva per giunta rafforzato questa impressione. Infatti Camila Giorgi aveva battuto nel match inaugurale la numero uno transalpina Kiki Mladenovic in tre set. Un incontro a due facce, come accade spesso con la tennista italiana, pieno di gratuiti e di prime non messe nel primo parziale, conclusosi con un eloquente 6-1. Poi però nel secondo set è arrivata la reazione di Camila a colpi di vincenti. Dopo aver portato a casa il primo game ai vantaggi, l’azzurra ha infilato 12 giochi di fila, volando via sul 5-0. Quando sembra fatta torna qualche errore di troppo e Mladenovic risale fino al 5-4, ma l’ultimo gioco è di Camila che pareggia così il conto dei set. Il terzo parziale non ha storia, Giorgi domina la scena, la francese si innervosisce, in pochi minuti l’italiana è già sul 4-0 . La rezione di Mladenovic dura solo un game e così con il 6-1 l’Italia scrive il primo punto della sfida a suo favore.
Che però sarà anche l’unico. La seconda partita tra Caroline Garcia e Sara Errani ha infatti visto un netto successo della transalpina, che ha subito strappato il servizio all’emiliana, poi l’ha riperso, ma nel sesto gioco ha effettuato il break decisivo per chiudere 6-3. Il secondo set è stato un po’ più combattuto, anche qui break immediato della francese e poi risposta di Errani che era riuscita a salire fino a 5-4, non avendo però mai l’occasione di chiudere il set, cosa che invece ha fatto Garcia con il colpo di reni finale per il 7-5. Problemi ancora una volta al servizio per l’italiana, che non è mai riuscita a difenderlo con efficacia, come testimonia l’80% nella conversione delle palle break da parte della francese.
Un limite che la rende poco competitiva sul veloce ad alti livelli in questo momento, come testimonia l’eliminazione al primo turno in Australia e anche la successiva sfida contro Mladenovic che ha visto la numero 1 francese imporsi per 7-6 6-1. Il primo set è stato molto combattuto, con Errani che ha preso subito un break di vantaggio per salire 3-1. La francese va a corrente alternata, con grandi colpi vanificati da banali errori, così recupera fino al 3-3 poi però perde nuovamente il servizio nel settimo gioco. Ma non è finita. Mladenovic infatti recupera subito il 4-4 con due splendide stop volley, poi sale 5-4, si guadagna due set point ma li spreca con due dritti malamente sbagliati. Quindi è tie-break, che però non ha storia e finisce 7-4. Preso fiducia dalla conquista del parziale, Mladenovic mette in mostra la parte migliore di sé nel secondo set e in soli 22 minuti archivia la pratica con il punteggio di 6-1.
Contro Garcia, Giorgi cerca di accorciare il più possibile gli scambi, cercando sempre la soluzione più veloce e il vincente, politica che la porta a commettere molti errori. Il primo set si decide nella fase centrale. La francese fa il break al sesto gioco, nel game successivo arriva la replica di Camila, ma poi riperde subito la battuta commettendo due doppi falli che lanciano la transalpina al 6-3. Il secondo set è anch’esso equilibrato, ma viene deciso dal break immediato di Garcia che poi riesce sempre a difendere il servizio, portando così a casa il 6-4 che sancisce la qualificazione della Francia e l’eliminazione dell’Italia. Il doppio completamente pleonastico dura appena 43 minuti e vede Garcia – Mladenovic battere 6-0 6-1 l’esordiente coppia formata da Francesca Schiavone e dalla giovanissima Martina Caregaro. Per l’Italia adesso ci sarà dunque da affrontare lo spareggio per restare nel primo gruppo. Le possibili avversarie sono tutte di grande livello, Spagna, Stati Uniti, Romania e Bielorussia. Non sarà semplice difendere la categoria, soprattutto se si dovesse giocare in trasferta sul veloce e nel caso di nuova assenza di Vinci.
Negli altri incontri, la Svizzera ha superato per 3-2 la Germania con il punto decisivo messo a segno dal doppio formato da Bencic e Hingis. Ultimo incontro determinante anche in Romania, dove la Repubblica Ceca ha superato per 3-2 le padrone di casa con la netta vittoria di Pliskova-Strycova. Clamoroso infine il risultato di Mosca, dove i Paesi Bassi, che non hanno giocatrici tra le prime 100 del mondo, hanno travolto per 5-0 la Russia con il punto decisivo dato dal 6-1 6-4 inflitto da Kiki Bertens a Svetlana Kuznetsova. In semifinale le oranje sono ora attese in Francia, mentre la Repubblica Ceca sarà di scena in Svizzera.
Nella foto: l’esultanza di Garcia e Mladenovic (foto Corinne Dubreuil da fedcup.com)