Nella foto: la vittoria di Marta Bastianelli nella tappa di Levet (da comunicato stampa Alé Cipollini)
Dopo la Route de France e in attesa del Gp di Plouay del fine settimana, la stagione internazionale del calendario francese è proseguita con il Trophée d’Or, la tradizionale corsa a tappe nel dipartimento dello Cher che offre ogni anno contenuti tecnici interessanti.
L’edizione 2016 ha visto il successo di Élise Delzenne, che ha costruito la vittoria fin dalla crono che ha aperto la prima giornata nella semitappa del mattino Sui 12,3 km contro il tempo da Chassy a Villequiers l’ex campionessa nazionale transalpina ha infatti dominato la scena, infliggendo 19” alla connazionale Coralie Demay e 21” a Edwige Pitel, che poi sarà però costretta al ritiro nella seconda frazione. Molto più distaccate le favorite della vigilia, con la compagna di Delzenne alla Lotto Häusler quarta a 33”.
Al pomeriggio la seconda semitappa, Moulins-sur-Yèvre – Saint-Germain-du-Puy, ha invece parlato italiano, grazie a Marta Bastianelli. La portacolori dell’Alé Cipollini ha finalizzato al meglio il lavoro della sua squadra imponendosi con autorità nella volata di una settantina di atlete che ha deciso la corsa. Dietro alla laziale, al terzo successo stagionale in ambito internazionale dopo l’Hageland e il Liberazione, si è piazzata la 23enne giapponese Miho Yoshikawa, sprinter che fin qui si era messa in mostra con piazzamenti nel calendario asiatico e in Thailandia in particolare (e in generale la nazionale nipponica in questa trasferta europea ha fatto vedere cose molto interessanti, sia nelle atlete più attese, sia in quelle meno conosciute). Terza l’esperta neerlandese Monique Van de Ree.
La terza frazione, attorno a Cosne-Cours-sur-Loire, probabilmente la più impegnativa della corsa, si è risolta con una volata di un gruppo di 28 atlete. Il successo è andato alla canadese Alison Jackson. La forte passista-cronowoman nordamericana ha disputato il Trophée d’Or come guest rider con la BePink, che dunque ha potuto festeggiare di nuovo, dopo la trionfale Route de France, sul suolo transalpino. La leader Delzenne comunque ha messo in chiaro le sue intenzioni, piazzandosi al secondo posto, con Marta Bastianelli terza a completare il podio di una giornata che ha visto protagoniste molte atlete azzurre, con Soraya Paladin quinta e Anna Stricker sesta, entrambe alle spalle di Rasa Leleivyte.
Nella quarta frazione si è di nuovo parlato italiano, sempre grazie a Marta Bastianelli che ha centrato a Levet l’ottavo successo complessivo del 2016 (compresi i quattro al Giro di Campania open), confermandosi sempre la più veloce allo sprint, davanti a ottime specialiste come Van der Ree, Jeuland e Leleivyte. Ancora una volta ottima presenza italiana nelle posizioni di vertice con Soraya Paladin sesta e Alessia Martini decima.
L’ultima frazione, da Saint-Doulchard a Orval, è stata decisa da un colpo di mano di tre atlete, con Claudia Häusler che ha interrotto un digiuno che durava da oltre due anni (ultima vittoria della forte tedesca la classifica finale della Route de France 2014) andando a tagliare il traguardo a braccia alzate per festeggiare l’undicesima vittoria di una carriera nella quale spicca ovviamente il Giro del 2009. Al secondo posto ha chiuso la lituana dell’Inpa Daiva Tuslaite, che ha così coronato una quattro giorni di grande costanza, mentre terza ha chiuso la giapponese Minami Uwano, una delle migliori specialiste del cronometro a livello asiatico. Prima del gruppo inseguitore un’altra nipponica, Eri Yonamine, al debutto con la nuova casacca della Futuroscope, mentre in casa Italia si segnalano i piazzamenti dal nono all’undicesimo posto di Bastianelli, Vieceli e Zorzi.
Delzenne, chiudendo tranquilla 27^ nella pancia del gruppo, ha condotto in porto il successo finale, mentre l’azione conclusiva è valsa il podio ad Häusler, seconda a 31”, e a Tuslaite, terza a 37” e anche maglia a pois di miglior scalatrice, divisa indossata fin dal secondo giorno grazie a una condotta di gara molto aggressiva. Per il resto la top ten è occupata da molte delle atlete in grado di ben figurare nella crono d’apertura, con Eugénie Duval, Sofie De Vuyst e la junior tedesca Liane Lippert, prospetto molto interessante. Completano la top ten Eri Yonamine, Alison Jackson e le prime due italiane in classifica, Soraya Paladin e Lara Vieceli, entrambe all’ennesimo bel piazzamento di un 2016 di estrema consistenza. Marta Bastianelli, 12^ della generale, veste la maglia verde della classifica a punti. Nelle migliori venti terminano anche Zorzi, 14^, e Stricker 16^.