Continua a confermarsi la tradizione favorevole dell’Umana Reyer Venezia delle ultime stagioni contro Umbertide. La formazione oro-granata infatti ha vinto tutti gli ultimi 4 incroci in regular season e nel complessivo delle ultime annate vanta un record di 6-1. La vittoria di questa domenica, la tredicesima in campionato, però non è stata netta quanto farebbe credere il +17 finale. Anzi è stato un incontro per molta parte alquanto combattuto, con diversi up&down da parte di tutte e due le squadre, tanto che potremmo quasi dire, facendo un’approssimazione per dare uno schema sinottico, che i quattro quarti si sono rivelati quattro mini-incontri con andamento completamente differente l’uno dall’altro, quelli dispari che hanno arriso a Umbertide, quelli pari dalla parte di Venezia, prima che nel finale, sotto il peso della stanchezza per un roster ridotto all’osso e per gli infortuni le padrone di casa cedessero nettamente negli ultimi minuti.
L’avvio di partita è stato estremamente contratto, anche perché non ha aiutato la falsa partenza, con la palla a due ripetuta addirittura per 4 volte e poi dopo 30 secondi il gioco fermato per un altro paio di minuti per rimettere a posto il cronometro. Con le squadre raffreddate da questa lunga attesa, i primi 5 minuti così sono stati pieni di errori, con il punteggio mosso solamente da due tiri liberi di una delle tante ex di turno, Giovanna Pertile. La prima squadra a entrare nel match è stata Umbertide, che è riuscita a mettere in difficoltà l’attacco ospite con l’intensità difensiva. L’unico canestro del match di Agunbiade (la prova negativa della canadese una delle chiavi del ko delle padrone di casa) e ancora Pertile in lunetta scrivono il 6-0 che poi, dopo il primo canestro di Ruzickova, diventa 11-2. Liberalotto allora opera le due mosse che ribaltano il match: passa a zona in difesa e inserisce Christmas, lasciata in panchina inizialmente perché*Venezia è nel mezzo del doppio confronto europeo contro il Besiktas. L’apporto della statunitense si fa subito sentire, attacca il canestro, guadagna falli, va in lunetta, mentre contro la 3-2 lagunare le azioni offensive di Umbertide tendono a essere troppo precipitose, anche per la giornata negativa di Simmons che metterà sì 24 punti, ma con percentuali bassissime (5/12,. 3/12). Così Venezia accorcia con un primo parziale di 6-1 e chiude il quarto sotto solo di 4 lunghezze (12-8).
Nel secondo periodo le tendenze di fine prima frazione deflagrano. Venezia sorpassa dopo due minuti con le triple di Carangelo e di Pan, quest’ultima costruita dopo una splendida azione corale (18-19), in uscita dal time-out di Serventi il taglio back-door di Milazzo sorprende la retroguardia veneta, ma questo sarà l’ultimo vantaggio interno. Il parziale dei 3 minuti seguenti è eloquente: 16-0 per la Reyer che colpisce un po’ con tutte, con ancora Pan da 3 (6 punti per l’ala classe ’97 che al di là dei punti ha disputato un’ottima prova in termini di letture di gioco), con Ruzickova che quando vede Umbertide ha la stessa reazione di un toro di fronte a un drappo rosso (per la slovacca doppia doppia da 19 e 10 rimbalzi, rebus insoluto con la sua mobilità per la difesa umbertidese) e in questa fase mette 9 punti colpendo da tutte le posizioni, con un’altra grande ex come Fontenette, che aspetta la partita senza forzare, e comunque metterà 14 punti alla fine. Così il punteggio in un amen arriva sul 20-35. A dare la scossa alle padrone di casa è Tikvic, la migliore assieme a Pertile (14 punti e 12 rimbalzi per la croata, che ancora litiga coi liberi però in area ha dimostrato un ottima presenza sotto entrambi i tabelloni, in particolare con alcuni bei movimenti in post), che spalle a canestro inventa una bella marcatura e dà il via a un contro-break di 7-0 segnato dalla tripla e dal contropiede di Simmons che sembra riaprire la contesa. La risposta di Venezia è uno di quei punti che fanno male, con un gran movimento dal gomito di Ruzickova e soprattutto con Fontenette che trova un clamoroso buzzer beater da 10 metri sulla sirena del secondo periodo che sigla il nuovo allungo ospite sul 29-42.
Il terzo periodo inizia subito con la tripla messa a segno da Christmas (19 con sette tiri per la statunitense, un monumento all’efficienza, dopo la serata storta di Istanbul), però Umbertide risponde con Tikvic che vince la battaglia a rimbalzo d’attacco e poi stoppa Christmas, con Pertile che attacca il ferro e con Simmons che mette la tripla. Venezia cavalca Ruzickova e il distacco resta quello (38-50). Poi però Umbertide torna a offrire tre minuti di difesa di altissimo livello, forza palle perse e tiri difficili e riesce a rientrare. Moroni mette una tripla difficile, poi recupera la sfera e lancia Simmons per il più facile dei canestri che vale il -6. Il time-out veneto non cambia l’inerzia. Pertile recupera e vola via in contropiede, appoggia il -4, ma ricade male. È un episodio che gira l’incontro e potrebbe condizionare anche il prosieguo del campionato umbertidese. La giocatrice ex Trieste infatti si procura un infortunio che appare grave al ginocchio, fa fatica anche solo a poggiare la gamba a terra e quindi deve abbandonare il match, nel quale fin lì aveva messo a segno 11 punti, risultando con le sue penetrazioni la minaccia maggiore per la retroguardia veneta. Christmas spietata mette subito una tripla che fa male come una coltellata. Con grande coraggio comunque Umbertide con Tikvic e Simmons rimane attaccata al match e si entra nei 10 minuti conclusivi sul 52-57.
Un gran canestro di Simmons usando il tabellone riporta a -4 Umbertide, ma è il canto del cigno, perché poi il tap-in di Ruzickova dà il via al break decisivo delle ospiti. Le padrone di casa non hanno più le energie per contrapporsi a un’avversaria che ha quattro giocatrici di rotazione in più, nonostante l’impegno turco di tre giorni prima, e così negli ultimi sette minuti il parziale dice 4-15, con 7 punti di Carangelo (che sale in doppia cifra a 12), 4 anche di Caterina Dotto, al primo ritorno in quello che per due anni e mezzo è stato il suo palazzetto, mentre per Umbertide l’unico sussulto è un gioco da 3 punti di Simmons, prima della sirena che sancisce la fine di un incontro nel quale comunque la formazione di Serventi ha offerto una buona prova complessivamente, anche se la situazione del roster tra infortuni e partenze comincia a farsi preoccupante. Ma la classifica al momento rimane più che soddisfacente. Per Venezia, alcune fasi di gioco davvero pregevoli, quando l’attacco funziona solo Schio in Italia gioca con questa qualità, ma ancora la conferma di quei passaggi a vuoto che fin qui hanno impedito alla formazione oro-granata di restare pienamente a contatto con le prime 3, che sono però abbastanza fisiologica per una squadra che ha diverse componenti sotto i 23 anni d’età.
Umbertide: Tikvic 14, Agunbiade 2, Pertile 11, Simmons 24, Moroni 3, Milazzo 2, Dell’Olio 2, Cabrini, Markovic ne, Fusco ne, Boni ne. All. Serventi
Venezia: Ruzickova 19, Formica 1, Bagnara, Fontenette 14, Dotto 4, Christmas 19, Carangelo 12, Pan 6, Sandri, Cubaj. All. Liberalotto
Negli altri incontri di giornata la notizia è senza dubbio la terza sconfitta subita da una delle prime quattro contro il resto del campionato. A cadere è Ragusa che a Vigarano offre una prestazione per la quale l’aggettivo che ci viene in mente è sconcertante e, nonostante Brunson e Little segnino 49 punti in 2, esce sconfitta per 84-68, lasciando la testa della classifica a Lucca. Gesam Gas su un campo difficile come quello di Battipaglia soffre nel primo tempo ma poi con 25 punti della solita Harmon, 17 di Wojta e 13 di Francesca Dotto riesce a ribaltare la situazione imponendosi per 71-61 sulle campane, che hanno 16 punti da Treffers e 15 da Boyd. Schio aggancia Ragusa andando a vincere a Napoli. Sfida tra pivot come non si vedeva da un po’ in Italia, con Yacoubou che ne mette 20 e Petronyte che risponde con 18, la Saces Mapei ha anche i 24 di Burdick, ma le campionesse d’Italia risolvono a loro favore la contesa nel quarto periodo imponendosi per 72-61, con Macchi, al rientro in campionato, che ne segna 13 come Sottana. A San Martino il Geas tiene botta per un tempo con Brown (19 alla fine), ma poi cede di schianto, con il fila che dilaga con 5 giocatrici in doppia cifra, Favento ne segna 18, Bailey e Davis 14, Filippi 11 così come Gianolla che in una prestazione clamorosa ci aggiunge anche 9 assist. Andamento molto simile anche a Parma, dove per 20 minuti si è andati punto a punto tra Lavezzini e Fixi Piramis, poi però le padrone di casa hanno preso il largo, travolgendo Torino per 82-56. Lunghe protagoniste con 19 di Brezinova e 18 di Ugoka da una parte e 22 di Smith dall’altra. Infine, in un’importante sfida salvezza, torna al successo Cagliari, trascinata dai 38 (e 9 assist) di Prahalis e dai 19 con 15 rimbalzi di Milic. Sconfitta per 79-70 Orvieto alla quale non sono bastati i 18 di Ivezic, i 15 di una splendida Bove e di Dietrick e i 14 di Wicijowski.
Classifica: Lucca 32, Ragusa 30, Schio 30, Venezia 26, San Martino 18, Parma 16, Umbertide 14, Napoli 14, Torino 12, Battipaglia 12, Vigarano 10, Orvieto 10, Cagliari 8, Geas 6.