Lucca: Pedersen 17, Harmon 12, Wojta, Crippa 14, Dotto 7, Templari 13, Reggiani 4, Gatti, Laterza 3, Viale ne, Gaeta ne, Mandroni ne. All. Diamanti
Napoli: Petronyte 11, Burdick 9, Quinn 12, Pastore 6, Carta 7, Fassina, Bocchetti 12, Ceccarelli ne, Narviciute ne, Pappalardo ne. All. Ricchini
Una vittoria netta, ancor più di quello che dice il +13 finale, quella conseguita da Lucca contro Napoli nel posticipo televisivo del quinto turno del girone di ritorno dell’Almo Nature Cup, che consente alla società toscana di mantenere il primato solitario in classifica. La chiave del match è presto spiegata, Gesam Gas è riuscita a instradare l’incontro secondo le proprie idee di gioco su entrambi i lati del campo. Ha soffocato l’attacco partenopeo con la consueta intensità difensiva, con la Dike che non è praticamente mai riuscita a leggere e punire i cambi sistematici che da sempre rappresentano il credo difensivo di coach Diamanti. In questa maniera le ospiti sono state costrette a prendere praticamente sempre i tiri che la difesa aveva deciso di concedere nel suo piano partita, soprattutto tiri dalla media fuori ritmo di una Burdick che ha chiuso con un devastante 3/16 da 2. In attacco poi Lucca ha saputo sfruttare sia i 21 recuperi per correre in contropiede, ma ha anche mosso bene la palla, come testimoniano i 14 assist di squadra. Napoli però nel primo tempo ci ha messo tanto del suo, non è mai riuscita a capire come rispondere al pick and roll lucchese, soprattutto quando era protagonista Pedersen (top scorer con 17 punti), sono spesso mancate le rotazioni sul lato debole, per non parlare della difesa sul perimetro, dove dagli extrapass nascevano sempre tiri aperti, con Templari che ha sfruttato lo spazio segnando da 3 a ripetizione (5/5 al tiro). A tutto ciò va aggiunta la solita partita di sostanza a tutto campo di Crippa (14, 5 recuperi e 3 assist). Per la Saces Mapei la nota più lieta è stata senza dubbio Bocchetti che ha messo 12 punti, segnando canestri di classe purissima. Nei primi due quarti ha tenuto sulle spalle praticamente da sola l’attacco ospite, impedendo al punteggio di assumere proporzioni ancora più inquietanti. L’inerzia del match è cambiata solo nel terzo quarto, complici anche i problemi di falli delle due play di Lucca. Qui Napoli è stata brava a restare concentrata, ha aumentato l’intensità fisica, accettando anche il rischio di commettere fallo, sfruttando una fase dell’incontro molto spezzettata, con tanti fischi e viaggi in lunetta da entrambe le parti, per ricucire gradualmente i punti di ritardo, grazie anche 5 minuti di grande livello di Quinn, riportandosi dal -20 fino al -7, anche se poi qui la rimonta si è arenata e nel quarto parziale Lucca non ha mai dato l’impressione di poter perdere il match.
Martina Crippa inaugura subito l’incontro andando a canestro. La difesa di Lucca è sempre un passaggio avanti rispetto all’attacco di Napoli e quindi Ricchini chiama time-out dopo due minuti, ma non cambia nulla. Crippa scappa in contropiede e mette il 4-0. L’aggressività delle padrone di casa manda completamente in tilt le partenopee che non riescono neppure a battere la rimessa nei 5 secondi prescritti. Pedersen va via a Petronyte in post per il 6-0. L’impressione in questo avvio è che Napoli non sia tanto inferiore come livello a Lucca, ma proprio non riesca a entrare in partita e a leggere le situazioni nel modo giusto. Prova a sbloccare la situazione Carta che mette un tiro dalla distanza, ma Harmon risponde subito e poi Dotto arriva fino in fondo. Diamanti fa debuttare anche Laterza, un innesto molto importante nel reparto lunghe di Lucca. Napoli continua a perdere palloni, Crippa la punisce mettendo la tripla del 13-2 che fa esplodere il Tagliate. Segna Bocchetti che mette in mostra tutta la sua classe ma conferma anche che l’unica maniera che la Dike ha per far canestro in questa fase è una giocata individuale. Sulla sirena Dotto se ne va con una veronica e scarica su Laterza per il 15-4 che chiude il quarto.
Il pick and roll di Lucca continua a essere un mistero senza soluzione per Napoli e così Pedersen arriva facile a canestro, Napoli perde ancora palla, Crippa recupera con una splendida rotazione e lancia un contropiede chiuso con 4 passaggi consecutivi di prima che mandano in visibilio il pubblico di casa. Arrivata al più 15 Lucca si distrae un attimo e salta un giro in difesa, Burdick mostra che non è una buona idea e la punisce subito completando il gioco da tre punti. L’ondata toscana però riparte subito e porta Pedersen ad appoggiare per l’ennesima volta indisturbata. Ma all’uscita dal time-out non cambia nulla, intercetto di Crippa e Harmon corre via. Bocchetti però non ci sta ad arrendersi e infila una tripla di puro talento, Napoli prova anche la zona, funziona per un’azione, ma poi Pedersen la batte. Bocchetti mette un’altra tripla, ma poi in difesa nessuna ruota su Templari, non è una buona idea lasciare un tiro con spazio alla sangiovannese che infatti mette il 30-15. Lucca gioca bene in attacco tanto quanto manca la difesa della difesa della Dike. Mancano le coperture sul lato debole, così Pedersen segna ancora. Templari batte Bocchetti con una finta, però la campana si riscatta con una tripla di classe e temperamento. Sembra quasi una sfida personale tra le due esterne visto che poi anche la toscana segna di nuovo da dietro l’arco. Burdick trova finalmente un canestro dalla media, ma Templari è incandescente, anche perché Napoli continua a lasciarla sola in angolo, e così arriva la tripla del più diciotto. Con il 2/2 in lunetta di Petronyte si chiude il secondo quarto sul 40-24.
La prima azione del terzo periodo sembra il proseguimento del primo tempo. Harmon intercetta un passaggio molle e va a subire fallo. Pedersen risponde a Pastore, poi per Napoli entra in partita Quinn che mette cinque punti di fila in una fiammata delle sue, mentre Lucca, complice l’uscita di Dotto per problemi di falli, per la prima volta abbassa un po‘ l’intensità e così mostra qualche difficoltà. Prova a reagire Reggiani che mette un bel tiro, ma Napoli adesso ha preso coraggio, magari fa confusione, ma si dimostra una squadra molto più presente sia fisicamente che mentalmente. Con una tripla di Carta e un contropiede di Quinn così le ospiti dimezzano il ritardo a -10, prima che la passaportata bulgara riapra tutto il discorso con la tripla del meno sette. Lucca respira grazie al capitano Crippa che dà un segnale scippando Pastore. Napoli però adesso ha alzato la pressione in difesa e la partita cambia, diventando più fisica. Arrivano così tanti fischi e tanti viaggi in lunetta (qualche contatto in più si sarebbe potuto anche lasciar correre). Petronyte mostra un movimento in post di gran classe, ma le risponde ancora Crippa. Per due minuti ogni azione finisce in lunetta, a riportare il discorso su un piano tecnico è Chiara Pastore che segna un gran canestro e così si arriva al quarto periodo avendo una partita (53-46).
Napoli però inizia come peggio non potrebbe l’ultimo periodo. Batte infatti la rimessa da metà campo direttamente su Templari e così Lucca può respirare. Petronyte segna sfrutta una difesa non perfetta e segna sugli sviluppi di una rimessa, ma poi va a commettere fallo su Pedersen che segna ancora dalla media e commpleta il gioco da 3 punti per il più dieci. È il momento in cui l’inerzia gira di nuovo, visto che Bocchetti sfonda su Reggiani e poi Harmon scippa Quinn. Reggiani quindi batte Pastore e arriva fino in fondo per il 61-48. Burdick torna finalmente a segnare, e Napoli non si arrende, sfruttando i centimetri di Petronyte. Il segnale che i due punti stanno prendendo definitivamente la strada di Lucca però arriva quando Napoli difende la miglior azione della partita, ma Dotto la punisce con la tripla allo scadere dei 24. Il centro lituano della Saces Mapei vuole crederci ancora e in post porta a scuola Laterza, ma il punto esclamativo è un gran canestro di Crippa che si lancia e prende la linea di fondo. Burdick poi si addormenta e abbandona Harmon che così chiude il suo taglio backdoor con un facile canestro. Siglando il nuovo +15 a due minuti dalla fine. La girandola di liberi in conclusione assesta il punteggio ma non cambia la sostanza del 70-57 su cui si chiude l’incontro.
Lucca prosegue così il suo cammino da capolista grazie alla settima vittoria consecutiva, ristabilendo le distanze con Ragusa che ieri aveva battuto Umbertide. Per Napoli invece si tratta del quinto ko di fila, ancora nessuna vittoria nel girone di ritorno e una situazione che è sempre più ingarbugliata per una squadra che partiva con ambizioni di primi 4 posti. Hanno pesato gli infortuni certamente, ma la squadra continua a palesare difficoltà importanti e il tempo per risolverle è sempre meno. Tuttavia, anche alla luce di quanto visto nel terzo periodo, non c’è dubbio che ai play-off in pochi vorranno incrociare il cammino con la formazione partenopea.
Nella foto: una fase della partita (foto Matteo Romanelli)