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Colpo di Evelyn Stevens a Montenars, seconda Elisa Longo Borghini

Nella foto: Evelyn Stevens sorridente dopo l’arrivo (dal profilo Twitter Boels Dolmans)

La salita di ieri a Montaner non aveva mentito riguardo i rapporti di forza in questo Giro, non a caso infatti le prime cinque a quel Gpm sono state, seppur in ordine differente, le migliori anche nel primo traguardo in salita a Montenars. Nella località friuliana il successo è andato a Evelyn Stevens, che così ha conquistato il terzo successo in carriera sulle strade del Giro, dopo quello di Albese con Cassano del 2010 e di Castiglion de’ Pepoli nel 2012. Per la nativa della California, che ha poi vissuto a New York nella sua precedente vita di analista finanziaria e quindi si è trasferita a Boulder, Colorado, per inseguire il sogno da ciclista, si interrompe così un digiuno di successi che in assoluto su strada durava dalla crono del Giro di California 2015. Non che in questi mesi la 32enne statunitense sia rimasta con le mani in mano, visto che è diventata nel frattempo recordwoman dell’ora, e soprattutto ci sono parsi alquanto superficiali le analisi che parlavano di un 2016 sull’asfalto difficile per Evelyn: negli ultimi due mesi erano arrivati infatti il secondo posto alla Freccia Vallone, il terzo al California e il quarto a Philadelphia. Se questo significa essere in difficoltà …

La statunitense, che regala l’ennesima gioia del 2016 alla Boels, ha regolato il drappello di quattro atlete che si era selezionato sui 3,6 km di cui i primi 2,5 sempre sopra l’8% dell’ascesa finale. Alle sue spalle si è piazzata Elisa Longo Borghini, anche oggi davvero eccellente sulla salita conclusiva, e non ripetiamo anche oggi le considerazioni sulla sua forma straordinaria di questo periodo per non diventare ripetitivi. A completare il podio di giornata è Katarzyna Niewiadoma, che dà un’ulteriore conferma di essere l’atleta più in palla in casa RaboLiv. In quarta posizione troviamo Mara Abbott, come sempre a suo agio quando la strada sale e in riscaldamento in vista delle grandi salite sulle quali sarà la principale favorita.

Quinta la maglia rosa uscente Megan Guarnier, che cede 24” e con essi l’insegna del primato alla compagna e connazionale Stevens, per la seconda volta in carriera in testa alla generale, quattro anni dopo la citata vittoria sull’Appennino Emiliano a Castiglion de’ Pepoli. Per la campionessa degli Stati Uniti oggi uno dei pochi momenti di difficoltà di una stagione superlativa. Se sarà un episodio passeggero o un’avvisaglia di ciò che potrà accadere nei momenti decisivi lo dirà la strada.

A completare la top ten si confermano le protagoniste di ieri: Claudia Häusler è sesta con lo stesso tempo di Guarnier, settima una sempre più ritrovata Rasa Leleivyte che a 33” è la più veloce di un drappello che comprende anche una strepitosa Leah Kirchmann, una delle migliori performance in carriera in salita per la trionfatrice del prologo, la campionessa uscente Anna Van der Breggen, che continua a confermarsi invece poco brillante (ma ancora la strada per Verbania è lunga) e la costantemente presente Tatiana Guderzo.

Guardando le altre italiane nell’ordine d’arrivo, ancora bei segnali in salita da Giorgia Bronzini, 15^ a 1’14”, praticamente col suo stesso tempo arrivano Ratto e Arzuffi, una decina di secondi dietro chiude Soraya Paladin.

La corsa aveva avuto un andamento regolare fino ai piedi dell’ultima salita. Gruppo compatto per buona parte della giornata, da segnalare come azione principale l’attacco di Anna Trevisi (Alé Cipollini) e Mia Radotic (Btc) dopo una cinquantina di km, che ha portato le due atlete ad accumulare un vantaggio massimo di una quarantina di secondi.

Nella generale, come detto Stevens è la nuova leader, con appena 2 secondi di vantaggio su Niewiadoma e 18 su Guarnier. Longo Borghini è quarta a 23, mentre nella top ten troviamo anche Tatiana Guderzo a 44. Domani la terza tappa da Montagnana a Lendinara vedrà le velociste chiamate per la prima volta in azione.

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