Nella foto: l’esultanza azzurra (da Fiba.com)
Una di quelle partite che solo il basket sa regalare e che è già destinata a entrare nella storia della pallacanestro femminile italiana. Risalendo da un passivo di -16 quando mancavano 48 secondi alla fine del terzo quarto e la situazione sembrava ormai molto compromessa, l’Italia ha saputo rimontare la Lettonia andando a vincere per 61-54, centrando la quinta vittoria su cinque partite e soprattutto conquistando un posto tra le prime quattro d’Europa, là dove per talento questa squadra merita di stare e dove la nazionale under20 torna dopo un anno d’assenza.
Ma non è soltanto una questione di talento. La prestazione nell’ultimo quarto testimonia quanto questa squadra abbia altri valori di forza morale, determinazione e cuore. Altrimenti sarebbe quasi impossibile spiegare come abbia potuto vincere una partita in cui se si guardano le statistiche la Lettonia ha tirato meglio complessivamente dal campo, ha preso più rimbalzi e recuperato più palloni, smistando più assist. Però nei momenti decisivi le azzurre hanno saputo fare sempre le cose giuste al momento giusto e il 29-6 di parziale degli ultimi 10’50” non lascia spazio a repliche.
C’è poi da aggiungere la prestazione di una Cecilia Zandalasini letteralmente dominante, 31 punti, 11 rimbalzi, una performance che negli Usa si definirebbe leggendaria, “one for the ages“. Ottima prestazione anche per Martina Kacerik, 9 punti, 4 assist, 4 rimbalzi e 4 recuperi, tutte giocate arrivate nei momenti decisivi, così come quelle di Alessia Cabrini, 7 punti quasi tutti nel finale.
1° quarto L’inizio è equilibrato e subito emergono le due protagoniste del match, Zandalasini e Digna Strautmane, che segnano due canestri a testa. Reani dalla lunetta mette avanti per la prima volta l’Italia, ma Kreslina con 4 punti fa allungare le lettoni che con Dreimane toccano il +4 (7-11). Zandalasini conclude però il quarto con cinque punti consecutivi portando sulla sirena l’Italia avanti 12-11.
2° quarto L’Italia pare allungare in avvio di seconda frazione, quando con i canestri di Pan, Cabrini e Costa raggiunge il +5 sul 18-13. Ma ancora una serie da 5 punti di Kreslina riporta avanti la Lettonia, che poi con Pavelosne e Strautmane raggiunge addirittura il +6, con Paula Strautmane che nel finale sigla il 23-28 su cui si va al riposo lungo.
3° quarto Kacerik segna il primo canestro della ripresa, ma un break di 7 punti Digna Strautmane, con in mezzo una marcatura della sorella, lancia la Lettonia al vantaggio in doppia cifra (26-37). La tripla di Pavelsone fa sprofondare le azzurre a -14. Zandalasini prova a reagire con un paio di canestri, ma D. Strautmane le risponde sempre fino a portare a 16 i punti di distacco (30-46 e poi, dopo un altro canestro di Zandalasini, 32-48). A 48 secondo alla fine del quarto, la partita sembra pendere decisamente dalla parte baltica. Il canestro della svolta è però la tripla di Kacerik, che in qualche modo inverte l’inerzia. Zandalasini dalla lunetta rimette a -11 l’Italia prima della fine del quarto.
4° quarto Cabrini nel primo possesso del periodo riporta sotto la doppia cifra il ritardo azzurro, poi la ligure assiste Costa per il -7. La Lettonia perde palla, Cabrini recupera il rimbalzo offensivo e scarica su Kacerik che subisce fallo nel tirare da 3. Mette due liberi per il -5, ma le baltiche si aggrappano a Strautmane. Cabrini però le risponde con una bella tripla che vale il -4 e Zandalasini scrive anche il -2. Kudule prova a tenere viva la Lettonia, ma sempre la giocatrice di Schio subisce fallo su tiro da 3, mette tutti i liberi e sigla il -1, poi Costa realizza il sorpasso che solo 6 minuti prima sembrava utopico. Paula Strautmane rimette avanti le lettoni, ma è il canto del cigno: negli ultimi 4 minuti non segneranno più. Zandalasini realizza i punti del controsorpasso,,poi Lucrezia Costa ruba palla e subisce fallo. Dalla lunetta fa 1/2, ma la difesa azzurra è implacabile, Zandalasini scippa proprio Digna Strautmane, la più pericolosa delle avversarie e ne subisce il fallo. È l’azione simbolo della vittoria italiana, che poi con vari viaggi in lunetta raggiunte il 61-54 definitivo.
Italia: Vespignani, Porcu 2, Kacerik 9, Zandalasini 31, Cabrini 7, Pan 2, Cordola 2, Vitari, Costa 7, Reani 1, Policari ne, Tagliamento ne.
Lettonia: P. Strautmane 10, Kreslina 10, Betlere, D. Strautmane 21, Ozolina, Grabe 1, Pavelsone 6, Kudule 2, Dreimane 4.
In semifinale l’Italia è attesa adesso dalla Serbia che dopo aver già sorpreso tutti vincendo sul Portogallo padrone di casa e fino a quel momento imbattuto agli ottavi, ha superato anche la Francia nei quarti per 73-66. Per le azzurre si tratta di un replay del secondo match del girone che finì con una nettissima vittoria per 68-41, ma anche con il grave infortunio di Marzia Tagliamento. Se c’è una cosa veramente difficile, è battere per due volte in un torneo la stessa squadra, soprattutto quando il primo match si è chiuso con uno scarto molto ampio. Quello di domani sarà dunque un ulteriore esame difficilissimo per la squadra azzurra. L’altra semifinale sarà invece un autentico big match tra Spagna e Russia.