Inizia con una sconfitta casalinga il girone di ritorno di Schio nel gruppo A di Eurolega: il Galatasaray si è infatti imposto per 64-70 al PalaCampagnola, che sta diventando quasi un tabù per la compagine scledense, che con questa è arrivata alla quarta sconfitta casalinga consecutiva dopo quelle con Fenerbahçe, Ragusa e Lucca. É stata una partita condotta per i primi 25 minuti in maniera abbastanza solida dalle ospiti, che dopo il break nel primo parziale hanno continuato ad aumentare il proprio vantaggio fino al +17 di metà terzo quarto. Qui è arrivata la reazione scledense, che ha portato il Famila a ricucire praticamente tutto il distacco in 5 minuti portandosi anche avanti cavalcano un parziale di 22-2. Da lì in poi è iniziato un lungo braccio di ferro durato fino agli ultimi 3 minuti, quando il Galatasaray ha saputo piazzare il 6-0 decisivo che ha chiuso il match. Da un punto di vista statistico, la partita si è decisa in area: netto predominio di Schio nei punti dal pitturato (36-24), le turche però hanno dominato a rimbalzo (43-31), specialmente sotto il proprio canestro. Ciò ha permesso alle giallorosse di far ripartire velocemente l’azione offensiva e infatti i punti in contropiede vedono il Galatasaray avanti per 20-7, nonostante la sostanziale parità nei punti da palla persa. Da un punto di vista individuale, ottime prestazioni per Yacoubou e Sottana (17 a testa), in doppia cifra anche Macchi (13) anche se con percentuali più sporche del solito. Tra le ospiti 16 per Kizer, determinante all’inizio, 14 per Dubljevic e 13 per Loyd (mai uscita dal campo). Risaltano anche gli 8 assist di Alben.
Pronti via e Lisec, partita in quintetto, mette i primi due punti su assist di Sottana. Kizer segna però sei punti in meno di tre minuti e così, nonostante la presenza della slovena in attacco, il Galatasaray si porta subito sull’8-4. Sono le prove tecniche dell’allungo che, dopo due liberi di Macchi si concretizza con le triple consecutive di Alben e Yilmaz (10 punti per la bandiera turca). Quando ancora Kizer al 7′ concretizza in un’azione durata meno di un secondo la persa per 24 secondi di Schio siamo così sull’8-16. il Gala continua a riuscire a entrare prestissimo nei giochi d’attacco e così il piazzato di Yilmaz vale il 12-20 con cui si chiude la prima frazione.
Quattro punti di fila di Loyd permettono alle turche di sfondare la doppia cifra di vantaggio, Schio cerca di tenere con Yacoubou ma quando Nuria Martinez infila la tripla il tabellone dice 15-30. Yilmaz peggiora ulteriormente la situazione infilando un’altra bomba, che però sarà l’ultima del match del Galatasaray, mai a segno da dietro l’arco nel secondo tempo. Schio tenta qui la prima reazione, Macchi, Lisec e Walker confezionano il 7-0 che riporta le padrone di casa in singola cifra di ritardo, ma Caglar e Dubljevic riallungano prima che Sottana fissi il finale del secondo quarto sul 29-39.
Il primo canestro del terzo periodo è di Yacoubou, ma l’uscita dagli spogliatoi è tutta di marca turca. Il Galatasaray piazza infatti un parziale di 8-0 che ricaccia a -16 Schio (31-47). L’ultimo canestro di serata di Yilmaz aggiorna poi ulteriormente il massimo vantaggio ospite, che rimane tale fino a cinque minuti dalla fine sulla marcatura di Kizer (36-53). Poi però il Galatasaray si inceppa, Schio migliora difensivamente, costringe le turche a quattro palle perse di fila e così in meno di quattro minuti arriva il parziale di 15-‘0 costruito sull’asse Sottana – Yacoubou che riapre completamente il match, rimettendo a -2 il Famila. L’ultimo canestro del quarto di Kizer ridà fiato alle ospiti ma non cambia la sostanza di una partita tornata in bilico.
Anche perché Schio prosegue il parziale pure nel quarto quarto, con la seconda tripla di Sottana, poi Macchi sigla anche il sorpasso a 7’30” dalla fine (56-55). Loyd chiude un gioco da tre punti fondamentale per bloccare l’inerzia tutta scledense, Yacoubou si prende però in spalla la squadra, risponde a ogni canestro turco e mantiene in parità l’incontro fino al 64-64 a due minuti dalla fine. Poi però Dubljevic e Loyd segnano due canestri di fila, Macchi e Sottana sbagliano da 3, così si spezza l’equilibrio. Nell’ultimo minuto arrivano solo due liberi di Caglar e quindi il confronto si chiude sul 64-70.
Per Schio comunque l’obiettivo minimo, ossia quello di salvare il vantaggio nel doppio confronto, è arrivato, visto che a Istanbul il Famila si impose di 17 punti. Con questa vittoria il Galatasaray ha però raggiunto le campionesse d’Italia e il Kursk al secondo posto, dietro al Fenerbahçe che ormai ha ipotecato il primo posto. La lotta qualificazione è aperta tra queste tre squadre e il Villeneuve d’Ascq vittorioso a Sopron. Da questo punto di vista i due punti raccolti in Francia settimana scorsa per Schio sono preziosi come diamanti e danno un vantaggio fondamentale in vista del rush finale alla formazione di Mendez.
Schio: Lisec 8, Walker 9, Macchi 13, Anderson, Sottana 17, Yacoubou 17, Masciadri, Gatti, Zandalasini, Battisodo ne, Bestagno ne, Ress ne. All. Mendez
Galatasaray: Yilmaz 10, Kizer 16, Dubljevic 14, Loyd 13, Alben 5, Caglar 7, Martinez 3, Kulichova 2, Yildizhan ne, Gunay ne, Koksai ne, Guclu ne. All. Memnun
Una vittoria e una sconfitta è invece il bilancio italiano della settimana di Eurocup, però il successo è arrivato nel match più importante, quello che vedeva Venezia affrontare le campionesse tedesche di Wasserburg in quello che era un vero e proprio spareggio, senza tanti calcoli da fare: chi vinceva superava il turno. Venezia ha subito inaugurato bene la contesa, con la tripla di Carangelo, poi, dopo 6 minuti di equilibrio (11 pari a 4′ dalla fine del primo quarto), l’Umana ha piazzato il parziale di 10-0 che ha dato il primo scossone al match, coi punti di Ruzickova (22 per lei alla fine), Fontenette e Christmas. Le ospiti hanno tentato la reazione, ma sono stare respinte da un ottimo inizio di secondo quarto di Caterina Dotto (11 totali per lei) e poi tenute sotto da Ruzickova e Christmas che riallungano prima che ci sia spazio anche per Cubaj che sigla il 36-30 di fine secondo quarto. Il terzo periodo inizia con il 12-0 di marca veneziana che manda il match in archivio: lo determinano due triple consecutive di Bagnara tra i canestri di Ruzickova e quello di Dotto, che subito dopo segnerà anche il +20. Wasserburg tenta la reazione due volte, ma non riesce a tornare sotto i 14 punti di ritardo. In questa fase sono importanti anche i 5 punti di Francesca Pan, prima che nel finale Venezia torni ad allungare e chiuda sulla sirena con un’altra tripla di Bagnara che scrive l’80-60 finale, importante anche perché per determinare gli accoppiamenti della prossima fase sarà decisivo pure il quoziente canestri.
Venezia: Sandri, Ruzickova 22, Christmas 11, Fontenette 12, Carangelo 5, Dotto 11, Cubaj 3, Formica 2, Bagnara 9, Pan 5. All. Liberalotto
Wasserburg: Raincock-Ekunwe 7, Lucet 10, de Kleijn 10, Peddy 8, Brunckhorst 10, Hindrakova, Wagner 3, Sten, Pavel 9, Thoresen 3. All. Eichler
Per Napoli invece la qualificazione era già arrivata settimana scorsa, la partita di Miskolc in Ungheria era importante solo per il record in ottica tabellone delle 16. Le partenopee si sono arrese alle magiare, 68-64 il finale, in un match iniziato male (+12 per le ungheresi nel primo quarto) e poi concluso in lenta ma costante rimonta che però nel finale non ha mai portato Napoli a meno di tre punti di ritardo. Le migliori sono state Achonwa, che ha trascinato la squadra con 24 punti, e Ivezic, sempre solida a quota 16.
Miskolc: Jovanovic 5, Brewer 13, Szecsi 12, Czank 13, Likhtarovich 5, Horti 16, Balint 3, Horvath 1, Strange ne, Szabo ne, Bach ne, Kalocsai ne. All. Lopez Alonso
Napoli: Achonwa 24, Burdick 2, Fassina, Quinn 6, Pastore 2, Ivezic 16, Carta 2, Petronyte 9, Bocchetti 2, Pappalardo ne, Ceccarelli ne, Narviciute ne. All. Ricchini
Per conoscere le avversarie di Napoli e Venezia nei primi due turni di play-off occorrerà attendere i risultati di giovedì sera. Dopodiché tutte le 16 qualificate saranno ordinate secondo il record dalla migliore alla peggiore e quindi verrà disegnato un tabellone tennistico con i canonici incroci tra teste di serie (1-16, 2-15 e così via con la prima che incrocia l’ottava eccetera nel secondo turno).
Nella foto: Giorgia Sottana in penetrazione (foto FIBA/Marco Brioschi da fibaeurope.com)