Anche la gara singola più prestigiosa e attesa della Coppa del Mondo, l’Holmenkollen Ski Festival, non ha fatto eccezione alla legge che ha regolamentato tutta la stagione, ossia il dominio assoluto e incontrastato di Martin Johnsrud Sundby e di Therese Johaug, che hanno vinto per dispersione rispettivamente la 50 e la 30 km in classico nello storico scenario del colle che domina la città di Oslo, stabilendo tra l’altro entrambi due record storici molto significativi.
Per il vincitore della Coppa del Mondo, infatti, si è trattato della prima vittoria in assoluto a Holmenkollen, un successo voluto, sudato e atteso da sempre, che arriva dopo anni di tentativi andati a vuoto per poco. Infatti nelle ultime quattro stagioni era sempre salito sul podio e con il successo di quest’anno fanno 5 piazzamenti tra i primi tre di fila. Mai nei 114 anni di storia della manifestazione un atleta era stato capace di realizzare un simile filotto.
Johaug invece ha vinto la gara con un vantaggio di 3’46”5 di vantaggio sulla seconda classificata, la connazionale Oestberg. Si tratta del distacco tra prima e seconda posizione maggiore che si sia mai registrato nell’intera storia della Coppa del Mondo. E per fortuna, verrebbe da dire, che alla partenza la norvegese non si sentiva molto bene, essendo stata malata nei giorni precedenti la gara.
Con due vittorie così nette anche la cronaca non è molto densa di avvenimenti. Anche perché entrambi i vincitori sono partiti all’attacco praticamente subito. Sundby si è messo a fare il ritmo molto presto, quasi tutti quelli che hanno provato a stare con lui, big compresi, hanno irrimediabilmente pagato. Sono riusciti a resistere solo il russo Vylegzhanin e i due connazionali Toenseth e Dyrhaug. Quest’ultimo è stato l’unico a resistere quando mancavano meno di 10 km alla conclusione, però, il dominatore degli ultimi 3 Tour de Ski ha ulteriormente cambiato passo. Ma non abbastanza per poter insidiarne la vittoria. Sundby infatti ha concluso la prova con un vantaggio di 18 secondi sull’altro norvegese, mentre il russo nel finale si sbarazzava della compagnia di Toenseth per andare a cogliere il suo primo podio, stagionale, un risultato che gli mancava dalla vittoria nello skiathlon di Rybinsk nel gennaio 2015. Per Dyrhaug invece si tratta della terza piazza d’onore dell’anno dopo lo skiathlon di Lillehammer e la mass in Val di Fiemme. Dodicesimo successo stagione invece per Sundby che con 1687 resta irraggiungibilmente primo con quasi 700 punti di vantaggio nella classifica di Coppa. Il migliore degli italiani è stato Francesco De Fabiani settimo, battuto nella volata del gruppo principale solo da Northug.
Johaug invece se ne è andata subito e ha fatto il vuoto fin da subito, andando a cogliere la terza affermazione della carriera su queste nevi, la prima però in tecnica classica, grazie alla quale rafforza anche il suo vantaggio in Coppa del Mondo su Oestberg, che dopo la seconda piazza segue a 172 punti di ritardo. Terza a Holmenkollen, per la prima volta sul podio in questa manifestazione la finlandese Anne Kylloenen, che tra l’altro torna su un podio di Coppa individuale, staffette escluse, per l’ottava volta in carriera a più di due anni di distanza dall’ultima volta nella mass della Val di Fiemme del Tour de Ski 2014. Per Johaug è la tredicesima vittoria in stagione, mentre Oestberg è alla decima piazza d’onore. La prima delle italiane invece è stata Virginia De Martin Topranin diciannovesima.
Nella foto: Martin Johnsrud Sundby ((c) NordicFocus da fis-ski.com)