Con le spalle al muro sull’orlo del baratro. Letteralmente in questa situazione si è trovata l’Italia quando il Belgio è andato a servire sul 15-14 del quinto set. Una palla a terra e il cammino verso Rio si sarebbe già concluso, dopo appena due partite. Il senso dell’incontro di oggi, dei cinque set di battaglia con il Belgio, è condensato in quello scambio, chiuso con la bordata di Valentina Diouf che ha scacciato, almeno per il momento gli incubi. La situazione dell’Italia infatti rimane precaria: contro la Polonia la vittoria è d’obbligo e potrebbe non bastare, dipendendo anche dal risultato di Russia – Belgio. In estrema sintesi, esiste un risultato ghigliottina: se Russia – Belgio si chiude sul 2-3, le due formazioni sarebbero entrambe qualificate, eliminando Italia e Polonia. Con qualsiasi altro risultato, l’Italia sarebbe qualificata se vince da 3 punti. In caso di vittoria al tie-break l’Italia passa solo se la Russia vince da 3 punti. Infine, anche la Polonia ha delle chances residue: deve sperare in un successo largo della Russia e poi vincere nettamente contro le azzurre.
Ma questi sono calcoli che andranno fatti domani. Oggi c’è da festeggiare una vittoria che a un certo punto sembrava impossibile. Le impressioni sono sempre le stesse, quelle di una squadra che va a sprazzi, alternando momenti eccellenti ad altri di sbandamento evidente. Le cose migliori si sono viste anche oggi con le giovani del Club Italia in campo, ovviamente tutte hanno mostrato dei limiti di inesperienza o di aspetti di gioco che ancora devono essere migliorati, ma alla loro età è naturale, però hanno sempre dato quella spinta e quella energia che con le veterane in campo a volte mancava. Non a caso la top scorer è stata Paola Egonu con 21, impreziositi dalla serie al servizio finale e in particolare dall’ace che ha chiuso i conti sul match point. 20 punti anche per Diouf, che del Club Italia adesso non è, ma che può comunque essere inscritta in questa linea verde. Bene anche Orro in regia, che ha dato più geometria e più stabilità all’attacco italiano. Certo, ci sono stati alcuni errori di misura, su qualche palla staccata da rete forse le alzate sono state un po’ troppo conservative, però senza dubbio la 17enne sarda ha dato una marcia diversa all’Italia, soprattutto grazie alla sua intesa con Egonu e nei primi tempi giocati con Danesi nel finale. La centrale ha messo a segno 5 punti nel tie-break, con il 100% in attacco e anche un muro importantissimo sul 15-15 che è valso il match point, Tra le senior, per definirle così, la migliore è Martina Guiggi con 15 punti. Per il Belgio 23 punti di Lise Van Hecke, primo, e a volte unico, terminale offensivo del gioco della formazione di Vande Broek, In doppia cifra le tre giocatrici del campionato italiano, Heyrman 16, Rousseaux 15 e Aelbrecht 10.
L’Italia parte con un unico cambio rispetto al match con la Russia, Sansonna al posto di De Gennaro. L’approccio al match però è disastroso, 9-2 per iniziare, L’Italia ha una piccolissima reazione, che però la porta al massimo al 13-9. Tanti errori, Van Hecke (6) e Heyrman (5) implacabili nel parziale e così il Belgio riallunga. Sul 19-11 Bonitta cambia la diagonale, però ormai il set è andato e termina 25-16.
Nel secondo parziale l’Italia riparte con lo stesso sestetto iniziale, ad eccezione di Egonu che prende il posto di Bosetti. Le azzurre partono meglio, soprattutto al servizio, e salgono sul +5 (13-8). Il Belgio però non molla, bastano un paio di errori e perviene alla parità a quota 15. Dal tempo tecnico l’Italia rientra in campo con Orro e Diouf e riallunga fino a toccare il +5 (23-18). Sembra fatta, ma ancora una volta la luce si spegne e il Belgio ritorna fino al -1 (24-23), però poi Diouf trova il mani fuori e chiude il set.
L’Italia parte bene anche nella terza frazione, con Egonu scatenata: due ace e due punti in attacco ed è 6-3. Poi però tra errori e muri del Belgio le azzurre perdono il bandolo della matassa e le avversarie ne approfittano: controbreak di 6-0 e 9-6. Girandola di cambi da parte di Bonitta, ma le belghe arrivano sul 15-9. Poi l’Italia torna ad avere un momento di up e con i muri di Diouf ed Egonu è 16-14. Sempre la milanese e la padovana prendono in mano la squadra in attacco. Così si va punto a punto, con il Belgio sempre avanti di 1, fino al 23-22. Qui Van Hecke mette 2 punti di fila e manda sul 2-1 il Belgio.
L’Italia non sembra accusare psicologicamente il colpo e parte bene con Guiggi, poi il Belgio recupera e fino al 10 pari si resta in equilibrio. Il primo strappo lo dà Diouf, poi Egonu continua a produrre, l’Italia allunga: 16-11, poi 20-15, si arriva così al 24-17 con Martina Guiggi che chiude al primo set point e manda la risoluzione al tie-break.
Grazie all’impatto di Danesi, l’Italia parte fortissimo nel tie-break e scappa sul 7-3. Una ricezione sbagliata, un attacco fuori, però, riportano subito il Belgio in parità: 8-8. Fino al 10-10 si va punto a punto, poi l’Italia piazza un’altra accelerazione. Egonu costringe Van Hecke a invadere con un pallonetto, Diouf attacca in diagonale e poi la stessa Egonu mura per il 13-10. Però ancora una volta l’Italia, emula di Penelope, disfa quanto di buono costruito: dopo l’attacco di Van Hecke a segno, Orro non si intende con Danesi per il più banale degli errori in palleggio e infine il mani fuori di Egonu, prima chiamato dall’arbitro, viene girato dopo un lungo controllo video. Dal 14-12 si passa così al 13-13, situazione difficile anche psicologicamente. L’Italia comunque si guadagna il primo match point vincendo una battaglia a rete, ma Van Hecke annulla e quindi le belghe controsorpassano per ll 15-14. Il finale l’abbiamo già raccontato: attacco di Diouf, muro di Danesi e ace di Egonu millimetrica.
Nell’altro girone, i Paesi Bassi hanno reagito al ko d’esordio con la Germania travolgendo per 3-0 le padrone di casa della Turchia, trascinati da una scatenata Lonneke Sloetjes, che tra l’altro gioca in Turchia nel Vakifbank, allenato proprio come la nazionale oranje da Giovanni Guidetti che, in questa partita dai mille incroci, ha affrontato da avversario la moglie, la centrale turca Bahar Toksoy, protagonista in Italia con la maglia di Scandicci. Facile il successo della Germania invece con la Croazia (3-0). Le tedesche però adesso, nonostante due vittorie in tre partite, sono a fortissimo rischio eliminazione. Ai Paesi Bassi infatti domani basterà vincere contro la nazionale balcanica già eliminata per portarsi al primo posto, far scivolare in seconda piazza la Turchia, e far terminare le speranze olimpiche della Germania.
Belgio: Biebauw, Dirickx 5, Courtois (L), Heyrman 16, Leys 12, Grobelna ne, Aelbrecht 10, Van Hecke 23, Vandesteene, Rousseaux 15, Van Gestel ne, Van de Vyver, Ruysschaert (L), Lemmens. All. Vande Broeck
Italia: Orro, De Gennaro (L) ne, Guiggi 15, Gennari, Centoni 6, Ferretti, Chirichella 4, Del Core 8, Bosetti 3, Diouf 20, Egonu 21, Danesi 5, Bonifacio, Sansonna (L). All. Bonitta
Nella foto: l’esultanza dell’Italia (foto Cev da cev.lu)