Comincia con una sconfitta il cammino dell’Italia nel torneo pre-olimpico di Ankara, che darà alla prima classificata il pass per il torneo di Rio e alle due formazioni che seguiranno in classifica un’altra chance da giocarsi nel mese di maggio (per tutte le altre il sogno a cinque cerchi si interromperà invece in Turchia). Si sapeva che sarebbe stata molto dura contro la Russia campione d’Europa, però la sconfitta per 3-1 mette adesso le italiane con le spalle al muro: contro Belgio e Polonia non saranno più ammesse distrazioni per continuare a coltivare delle speranze.in chiave olimpica.
Rispetto al più recente incrocio avvenuto agli Europei nei Paesi Bassi il punteggio è identico (e anche le vittorie nei set hanno seguito lo stesso ordine curiosamente), però l’Italia era andata ben più vicina al successo in quell’occasione, quando il primo e il terzo set erano girati in favore delle russe solo per un paio di scambi molto equilibrati nei quali alla fine il pallone è caduto a terra nella metà campo italiana. Oggi invece il successo russo è stato chiaro e netto.
Ma confrontare i due match non sarebbe neanche corretto visto che per vari motivi da quella spedizione l’Italia ha cambiato ben 6 giocatrici. Una squadra cambiata per metà, con molte giovani alla prima esperienza internazionale importante. E questo si è visto. La squadra azzurra infatti è andata a momenti, alternando sprazzi di ottimo volley, si può forse dire che le fasi migliori dell’Italia siano state di qualità superiore alle fasi migliori della Russa, a black-out piuttosto importanti, che vedevano difficoltà in tutti i fondamentali, anche nella ricezione che sulla carta rappresenta il punto di forza dell’Italia, permettendo alle avversarie di prendere in pochi scambi vantaggi importanti.
La Russia si è presentata al via con un cambio rispetto all’incontro di ieri, che l’aveva vista a sorpresa dover soffrire tantissimo per battere 3-2 (in rimonta da 0-2) la Polonia. Come palleggiatrice, infatti, Startseva rilevava la capitana Kosianenko. Formazione annunciata invece per le azzurre. Le russe partono subito forte, scattando 10-5. L’Italia ha un sussulto e riesce a rientrare fino a impattare il punteggio sul 13-13. Quando l’inerzia sembra però tornata dalla parte azzurra, bastano un paio di errori per girarla di nuovo. La Russia vince in maniera sorniona un paio di scambi e da qui trova l’abbrivio per piazzare un break di 7 punti a 0 che di fatto manda in archivio il parziale. Bonitta prova ad affidarsi alla panchina, ma ormai il set è indirizzato e si chiude sul 25-16, con l’attacco azzurro fermo al 30%.
Anche nella seconda frazione la Russia esce lanciata dai blocchi: 7-11. L’Italia però inizia a servire bene creando difficoltà al contrattacco delle avversarie, Sansonna al posto di De Gennaro come libero ha percentuali di ricezione positiva migliori e Chirichella si fa sentire a muro (ne mette 3 nel parziale). L’Italia trova così il pareggio sul 12 pari. Da lì in poi si va punto a punto, le azzurre mettono la testa avanti per la prima volta sul 17-16 e da lì non si fanno più superare, chiudendo alla fine grazie a un bel servizio di Del Core sul 25-23.
L’Italia non sfrutta però l’abbrivio e così parte di nuovo male nel terzo set: 1-5 poi 3-7. Le azzurre con un 3-0 tornano a -1, ma da lì in poi vanno nettamente in difficoltà. La Russia infatti allunga di nuovo e scappa sull’11-18. Bonitta allora cambia quasi tutto il sestetto. Entrano Orro, Danesi, Egonu e Diouf e le cose un po’ migliorano. Non c’è spazio per riaprire il set, ma il distacco non cresce più, anzi negli ultimi scambi l’Italia si riavvicina di un punto. Finisce comunque 19-25 per la Russia.
Viste le buone cose di fine terzo set, Bonitta lascia in campo lo stesso sestetto. Squadra giovane e inesperta, e lo dimostra qualche errore, ma anche di talento, e lo conferma la qualità del gioco. Così l’Italia rimane pari con la Russia fino a quota 13, poi ancora una volta le avversarie prendono il largo. A girare il parziale un banale errore di Del Core che va troppo molle su un pallone appoggiato senza troppe pretese nella metà campo italiana. L’Italia così manca l’occasione del sorpasso e la Russia non si ferma più. Trascinata da Goncharova e soprattutto Kosheleva, le russe piazzano un break di 8-1 e vanno sul 14-21 che poi diventa 16-23. Qui le ragazze azzurre fanno vedere un grande orgoglio, recuperano 4 punti mettendo anche paura alla Russia, che però ormai ha troppo vantaggio e così chiude 25-21.
Per la Russia ottima prova come detto di Kosheleva e Goncharova, per lunghi tratti incontenibili, autrici rispettivamente di 20 e 18 punti. In casa Italia, con un attacco che non è stato certo efficace al 38%, nessuna giocatrice è arrivata in doppia cifra, a quota 8 le migliori marcatrici sono state Guiggi e Del Core.
Nell’altro match del girone il Belgio ha battuto per 3-1 la Polonia, che dunque adesso con 2 sconfitte in altrettante gare ha un piede fuori dal torneo, mentre l’incrocio di domani tra belghe (guidate dalla modenese Heyrman e dalla bergamasca Aelbrecht) e italiane assomiglia molto a uno spareggio. In caso di sconfitta il cammino azzurro sarebbe già matematicamente finito. Nell’altro girone la Turchia ha battuto la Germania per 3-1 ed è già sicura della semifinale: domani un match dall’alto coefficiente tecnico contro i Paesi Bassi, che dopo aver perso all’esordio con le tedesche si trovano in una situazione davvero delicata.
Italia – Russia 1-3 (16-25; 25-23; 19-25; 21-25)
Italia: Orro 2, De Gennaro (L), Guiggi 8, Gennari ne, Centoni 4, Ferretti 1, Chirichella 5, Del Core 8, Bosetti 2, Diouf 2, Egonu 5, Danesi 2, Bonifacio ne, Sansonna (L). All. Bonitta
Russia: Shcherban 4, Ezhova (L) ne, Shashkova ne, Lyubushkina, Goncharova 18, Kosianenko, Khodunova, Startseva 3, Fetisova, Kosheleva 20, Zaryazhko 6, Malykh, Ilchenko ne, Malova (L). All. Marichev
Nella foto: Alessia Orro in ricezione (foto CEV da cev.lu)