Nella foto: la premiazione di Silvia Valsecchi (da pagina Facebook BePink)
Seconda vittoria di tappa italiana al Giro di Bretagna, ancora una volta contro il tempo. Nella seconda tappa, la crono di 11,2 km da Radenac a Morbihan, infatti si è imposta Silvia Valsecchi, che ha completato il percorso in 14’58”, alla media di 44,9 km/h. Per la lombarda della BePink è la settima vittoria della carriera in gare Uci, la prima del 2016 e la seconda stagionale per la formazione diretta da Walter Zini. Alle sue spalle, con un ritardo di 6 secondi si piazza la vicecampionessa britannica della disciplina Claire Galloway, mentre il podio è completato dalla campionessa belga Ann-Sophie Duyck, che forse alla partenza poteva essere considerata la favorita e invece, per la seconda volta in tre giorni ha dovuto cedere a un’azzurra. La leader della generale Arlenis Sierra si è difesa molto bene, chiudendo quinta con 33 secondi di distacco e difendendo così la maglia gialla. Alle spalle della cubana la classifica è profondamente cambiata, infatti la crono ha proiettato le protagoniste odierne nelle prime posizioni. Duyck è ora seconda a 38”, mentre Valsecchi sale sul podio provvisorio a 47”. Lara Vieceli, oggi 21^, e Anna Stricker, 29^, scivolano rispettivamente in settima e decima posizione. Domani tappa piuttosto nervosa con nel finale a Plédran un circuito impegnativo da ripetere sei volte.
In Germania è iniziato il Giro di Turingia, una delle corse più importanti dell’anno che in particolare in questa stagione ha attirato quasi la totalità delle big, grazie anche alla favorevole collocazione nel calendario in chiave preparazione olimpica. Si è cominciato da una tappa breve, 67 km, a Gotha, corsa nel tardo pomeriggio e caratterizzata da alcuni tratti in pavé come tratto saliente. Una frazione nella quale la cronaca è piuttosto scarna, velocità piuttosto sostenuta e pochi tentativi di azione, sempre rintuzzati dal plotone. Lotta Lepistö si è imposta nel traguardo volante, mentre i due Gpm sono andati a Elena Kuchynskaya (che indosserà la maglia di miglior scalatrice a fine tappa) e da Lisa Brennauer. Il finale estremamente tecnico sembrava disegnato apposta per Marianne Vos, e la neerlandese non ha fallito, vincendo addirittura con un secondo di distacco rispetto al gruppo, facendo valere la sua tecnica di guida e la sua esplosività superiori. Sesta vittoria stagionale in corse Uci per la tre volte iridata della strada e rottura di un digiuno in questa corsa che durava dal 21 luglio 2009 (ma la spiegazione è semplice, da quella volta non aveva più partecipato alla corsa tedesca). Alle sue spalle, piazza d’onore per Lisa Brennauer, con Coryn Rivera terza. Dietro a Numainville, ottimo quinto posto per Barbara Guarischi, con Hannah Barnes a completare un filotto di tre Canyon tra le prime sei. Ma su un finale del genere era francamente difficile organizzare un gioco di squadra. Domani si gareggerà nei dintorni di Erfurt, percorso piuttosto nervoso specie nella prima parte ma sul quale alla fine un esito in una volata più o meno numerosa pare abbastanza probabile.
Si è corso anche nei Paesi Bassi con la prima tappa del BeNe Tour. Sul percorso pianeggiante nella zona di Philippine, sede di partenza e arrivo, come da tradizione in quelle regioni, a fare la differenza è stato il vento che ha causato ventagli e frazionamenti molto importanti. Il gruppo che si è presentato a giocarsi la vittoria allo sprint alla fine era ridotto a 38 unità, il secondo drappello di una quarantina di atlete ha accusato quasi 2 minuti, il resto delle partenti è arrivato con distacchi vicini o superiori ai 10 minuti. Lo sprint è andato a Jolien D’Hoore che colleziona così la terza vittoria del 2016, la seconda consecutiva dopo la tappa al Giro della Repubblica Ceca di sette giorni fa. Certo un bottino, quello che comprende anche il Flanders Diamond Tour di giugno, ben magro rispetto alla stagione di grazia 2015, ma c’è una spiegazione chiara: l’ex campionessa belga, visto il durissimo percorso su strada a Rio, quest’anno ha deciso di puntare quasi tutto sulla pista, con una preparazione mirata quasi esclusivamente all’appuntamento con l’omnium olimpico. Oggi ha dimostrato che la condizione è in crescendo. Battute la norvegese Moberg della Hitec e la neerlandese Kessler della Lensworld. Dietro alla giovane promettente Van den Bos e alla danese Siggaard, la sesta piazza è andata a Marta Tagliaferro, come al solito molto costante in questo tipo di prove. Domani sono in programma due semitappe, entrambe attorno a Sint Laurens, la prima in linea e la seconda a cronometro.