Seconda gara di Coppa del Mondo femminile, a praticamente un mese dal prologo di Sölden, ed è ancora un gigante. Lo scenario è quello di Aspen e sulle nevi dello stato natale di Mikaela Shiffrin tutto sembrava apparecchiato per il primo successo stagionale della 20enne statunitense, impeccabile nella prima manche ed estremamente sicura nella seconda, tanto che all’ultimo intermedio il vantaggio di 68 centesimi sembrava incolmabile. E invece a due porte dalla fine è arrivato l’imponderabile: l’errore della campionessa olimpica di slalom a Sochi, che è scivolata saltando così l’ultima porta e uscendo di gara, forse per troppa sicurezza, forse per distrazione, forse per stanchezza. Un errore che può ricordare quello che commise sette anni fa Denise Karbon proprio su questa pista, spianando la strada a Tessa Worley.
La vittoria è così andata a Lara Gut, che ha interrotto in questa maniera un digiuno che nella disciplina durava da oltre due anni. L’ultimo successo in gigante della talentuosa ticinese risaliva a Sölden 2013. un autentico dominio sul Rettenbach. Poi due anni d’attesa, caratterizzati anche dal cambio di materiali, per ritrovarla adesso ai suoi migliori livelli. Per quello che si è visto nelle prime due gare fin qui, un campione quindi molto ristretto, Lara è apparsa forse la più in palla tra le papabili alla sfera di cristallo. Anche se ovviamente è solo una primissima impressione, oltretutto senza ancora aver visto né una prova veloce né uno slalom speciale. Una vittoria che è arrivata con due manche molto regolari, senza errori, che l’hanno vista realizzare rispettivamente il terzo e il secondo tempo di frazione, centrando così il successo, il 13 della sua carriera in Coppa del Mondo.
La seconda posizione è andata appannaggio di Eva-Maria Breme, che lo scorso anno su questa pista vinse. Quest’oggi è stata autrice di una seconda manche eccellente, che le ha permesso di rimontare dall’ottava alla seconda piazza, a un solo decimo dalla vittoria, tenendo così alta la bandiera austriaca in una stagione che dopo l’infortunio di Fenninger era partita in assoluta salita.
Terza piazza per Federica Brignone. La valdostana si conferma dopo la vittoria austriaca dell’esordio. Una solida prima manche, con il numero uno, che l’ha vista chiudere in seconda posizione dietro solo alla perfezione di Shiffrin. Poi nella seconda frazione c’è stata qualche incertezza di troppo, che l’ha portata a perdere le posizioni su Gut e Brem. Però, oltre al podio, ci sono due buone notizie, la conferma del pettorale rosso e quella della leadership nella generale. Per Federica ora ci saranno gli slalom, dove parte con un pettorale altissimo, però con tutte le possibilità di far bene.
Ma oltre a Brignone è stata eccellente tutta la prova della nazionale italiana. Otto qualificate alla seconda manche, cinque nelle prime quindici, tra cui spicca il quarto posto di Manuela Moelgg. Nonostante un problema alla spalla, una volta superati i cronici dolori alla schiena, l’altoatesina ha mostrato la sua classe, rimontando nella seconda manche dalla nona posizione. Le altre azzurre hanno chiuso a ridosso della top ten. Nadia Fanchini dodicesima (era settima a metà gara), apparsa un po’ stanca nel finale, Elena Curtoni tredicesima, Marta Bassino quattordicesima (cinque posizioni recuperate) e Sofia Goggia sedicesima dopo aver rimontato addirittura undici posizioni. Non hanno invece concluso la seconda prova Irene Curtoni e Francesca Marsaglia. Non si erano qualificate invece Pichler e Agnelli, che era uscita.
Quinta Worley, che prosegue il suo ritorno ad alti livelli sulla pista che la vide vincere la prima gara di Coppa del Mondo della sua carriera nel rocambolesco modo che abbiamo sopra ricordato. Sesta Nina Loeseth, con una rimonta eccellente nella seconda parte di gara (era quattordicesima): la norvegese coglie così il miglior risultato della carriera in gigante. Ancora non ai suoi livelli Viktoria Rebensburg, settima dopo un’altra falsa partenza, davanti alla coppia svedese Hector – Hansdotter. Chiude la top ten la francese Baud, immediatamente davanti a una delle papabili per la sfera di cristallo, Tina Weiraither. Da segnalare nel corso della prima manche l’uscita della rientrante Lindsay Vonn. Curiosità: primi punti in carriera per Estelle Alphand, figlia d’arte.
Nella classifica generale, che poi corrisponde a quella di specialità, rimane al comando Federica Brignone, che difende 10 punti di vantaggio su Lara Gut. Domani si disputerà il primo slalom speciale della stagione, in recupero di quello cancellato per mancanza di neve a Levi.
Nella foto: Lara Gut dopo la vittoria ((c) Agence Zoom da fis-ski.com)