Quella di Anterselva 2016 si sta trasformando per la Russia nella miglior tappa di Coppa del Mondo da diverso tempo a questa parte. Nella giornata degli inseguimenti, l’inno nazionale russo è risuonato nella Antholzer Tal per ben due volte. Merito di Ekaterina Yurlova, che tra le donne ha conquistato il secondo successo e il terzo podio della carriera, e di Anton Shipulin, che arriva così all’ottava vittoria assoluta (la terza ad Anterselva, dove nel 2013 vinse in back-to-back sprint e pursuit, la prima della nuova stagione, interrompendo un digiuno che durava dalla mass di Pokljuka nel dicembre 2014), 24° podio in carriera. Soprattutto in campo femminile si tratta di una notizia, visto che la Russia in 24 ore ha vinto lo stesso numero di gare nelle quali si era imposta nei quattro anni precedenti (parliamo sempre di prove individuali, staffette escluse). Anche tra gli uomini, comunque, finora in stagione c’era stata solo la vittoria nella 4×7,5 di Hochfilzen, l’ultimo successo in una gara individuale di un russo era proprio quello del fratello di Kuzmina in Slovenia che abbiamo citato sopra. Ma anche per l’Italia c’è stata occasione di festeggiare, grazie alla solita Dorothea Wierer, terza nonostante tre errori al poligono, per la quale ormai stanno finendo le parole, quindi ci affidiamo ai soli dati: sesto podio della stagione, oltre ai due in staffetta, a uno dal record italiano di Santer nel 1993-94, undici in carriera, a quattro dal primato azzurro all-time che ovviamente appartiene sempre alla dobbiacense.
Nella gara femminile Podchufarova e Wierer fanno il ritmo nelle prime fasi di gara. Al primo poligono a terra delle prime sbaglia solo Yurlova, che scivola in ottava piazza a 40 secondi. Tra quelle che commettono un errore c’è anche Selina Gasparin, che partita col 16 era risalita fino all’undicesimo posto per poi riscendere in diciassettesima posizione all’uscita dal giro di penalità. Potrebbe sembrare una nota di cronaca marginale, non lo sarà visto il seguito della gara. Le prime due sono perfette anche nella seconda serie. Bescond che era terza da sola sbaglia due volte, così come Oberhofer che era quinta. Terza a 34” si porta dunque Soukalova, marcata da vicino dalla rivale per il pettorale giallo Dorin. Yurlova non sbaglia ma rimane quinta a 50 secondi.
Al primo poligono in piedi arriva un’altra svolta. Podchufarova non sbaglia, mentre Wierer, che aveva staccato la rivale nel corso del terzo giro, commette due errori. Nonostante ciò resta seconda, perché Soukalova manca un bersaglio e Dorin due. Si riavvicina però Yurlova, ora terza a 40 secondi, mentre dietro la ceca, con un ritardo però ben superiore al minuto, Gasparin e quinta. Sbaglia anche Oberhofer, che però resta in decima piazza subito dietro a Dorin. All’ultimo poligono Podchufarova entra con un vantaggio superiore ai 30 secondi. Match point sulla racchetta, ma la vincitrice della sprint, fin qui 25/25 nella tappa. dopo aver colpito i primi due bersagli, va nel pallone e sbaglia in serie gli ultimi 3. Gara completamente riaperta. Il duello per il successo diventa così quello tra Wierer e Yurlova, due ragazze tra l’altro molto amiche fuori dalla pista. Dorothea è più rapida, come sempre, ma sbaglia il quarto, la campionessa del mondo nell’individuale invece fa 5/5 e così se ne va verso il secondi trionfo in carriera. Wierer esce dal giro di penalità a 19”. Dietro sbagliano quasi tutte. Non Gasparin che così si ritrova terza a 34”. Podchufarova rientra in pista a 46”, con Eckhoff, anche lei risalita dalle retrovie e autrice di una gara strepitosa, col 20 di partenza e con 3 errori al poligono, quinta davanti a Guzik e a Oberhofer, anche Karin senza errori. Il podio sembra scritto, ma nell’ultimo giro Gasparin cambia ritmo in maniera prepotente. Recupera 22 secondi a Yurlova e svernicia una Wierer più stanca della svizzera, che già di suo ha caratteristiche da fondista ben spiccate. La 31enne del canton Grigioni va così a cogliere il terzo podio della carriera in Coppa, dopo le due sprint vinte nel dicembre 2013, cui va aggiunto anche l’argento olimpico di Sochi nell’individuale. Dopo lo stop per maternità. questa è senz’altro la prova più convincente, già comunque si erano visti buoni segnali nell’individuale di Ruhpolding, la condizione nel fondo però non era decisamente questa. Dunque podio Yurlova, Wierer, Gasparin, dietro Podchufarova crolla fino alla nona posizione, così Eckhoff chiude quarta, davanti a Guzik che in volata supera Oberhofer, a completare un altro bel risultato di squadra . Settima Soukalova che può rimpiangere i due errori all’ultimo poligono, ma può consolarsi con il crollo di Dorin, che nell’ultimo giro salta completamente per chiudere solo 26^. Chi ha un’ultima tornata strepitosa è Gössner, che recupera dopo l’ultimo poligono addirittura 10 posizioni, chiudendo 18^ nonostante 7 errori e salvando parzialmente il bilancio deficitario della prova tedesca. Sottotono anche Makarainen, evidentemente non al meglio dopo il malanno di Ruhpolding, 21^ con 2 errori. Lisa Vittozzi chiude 34^ con un errore. In Coppa, al netto degli scarti, Soukalova rimane al comando con 679 punti, con Dorin a 591 mentre Wierer sale in terza posizione a 564.
Tra gli uomini dopo il primo poligono sono in quattro in testa senza errori, Schempp, Eder, Shipulin e Tariej Boe. L’austriaco esce al comando dalla seconda serie a terra, sfruttando la sua proverbiale rapidità di tiro. Schempp accusa 8 secondi, mentre Shipulin e Boe sbagliano. Intanto Martin Fourcade, partito ventottesimo, senza errori era già risalito tra i primi 10. Eder però non aveva un passo efficace sugli sci, Schempp così rientrava ma i due si marcavano e quindi permettevano anche a Shipulin di chiudere il gap di 23 secondi. Alla prima serie in piedi quindi erano in tre, dei quali sbagliava solo Eder. Il discorso per la vittoria era così ristretto a due, mentre in caccia dell’austriaco c’erano i due fratelli Boe e Fourcade. Testa a testa all’ultimo poligono: Shipulin è più rapido ma sbaglia, Schempp si prende 10 secondi in più ma manca anche lui un bersaglio, consegnando così la vittoria al russo. Non sbagliano invece Johannes Boe e Martin Fourcade, che escono dal poligono separati da una manciata di secondi e il più giovane norvegese riesce a difendere questo esiguo margine per il podio, davanti al leader di Coppa che chiude quarto in rimonta di 24 posizioni riuscendo finalmente a centrare lo 0. Peiffer chiude quinto, davanti a Eder e Babikov. Gli italiani partivano tra i primi 20, ma hanno sbagliato troppo al poligono, 5 errori a testa, retrocedendo così nelle retrovie, 27° Windisch, 34° Hofer e 44° De Lorenzi.
Domani la tappa italiana si chiuderà con le due staffette.
Nella foto: Yurlova e Wierer si abbracciano dopo l’arrivo ((c) IBU/Rene Miko da biathlon-world.com)