L’ottava e penultima Coppa del Mondo ha visto andare in scena un’autentico trionfo degli Stati Uniti. Sul circuito di Nommay, reso pesantissimo dall’abbondante fango, infatti, le atlete a stelle e strisce hanno realizzato una doppietta, evento senza dubbio fuori dall’ordinario in una gara europea. Ad imporsi, per la 23^ volta in gare di Coppa del Mondo, la 3^ su questo circuito (dove vinse per la prima volta nel dicembre 2008) è stata Katie Compton, che a 39 anni sta vivendo una delle stagioni migliori della sua notevole carriera.
La nativa del Tennessee, particolarmente a suo agio su un tracciato adatto ad atlete potenti, ha fatto la differenza fin dal primo giro, involandosi per una gara condotta tutta in solitaria e conclusa con le braccia al cielo con un vantaggio di quasi un minuto sul resto della concorrenza.
La prima a tentare l’inseguimento alla 14 volte campionessa degli Stati Uniti è stata Alice Arzuffi, all’ennesima bella prova nel massimo circuito mondiale. La brianzola ha stazionato in seconda posizione per la prima metà di gara, poi è stata raggiunta da Wyman, Majerus, Ferrand Prévot e Keough.
Quest’ultima ha accelerato nel corso della seconda frazione e ha subito guadagnato un margine importante, facendo capire che la lotta sarebbe stata per il secondo posto. La 26enne nativa del Wisconsin, che forse in molti conosceranno con il cognome da nubile Antonneau, usato fino alla scorsa estate quando ha sposato Luke Keough, professionista dell’Unitedhealthcare, ha così conquistato il quinto podio in Coppa del Mondo, il secondo in Europa (fu seconda a Valkenburg nel 2015 quando vinse Eva Lechner), confermando tra l’altro una particolare predilezioni per le condizioni umide. 55” il ritardo accusato sul traguardo da Keough.
Nella lotta per l’ultimo gradino per il podio, intanto, Arzuffi accusava un po’ di fatica mentre Wyman scivola su un tratto in contropendenza laterale. Restano così in lotta per il podio Ferrand Prévot e Majerus, con la transalpina che nel finale fa la differenza e va cogliere il terzo podio in Coppa del Mondo della carriera (tutti terzi posti tra l’altro), confermando l’ottima condizione dopo la vittoria nel campionato nazionale, una gamba palesata soprattutto nella rimonta iniziate, quando partita dalle retrovie era riuscita a riemergere fino al gruppo di testa.
Per la quarta posizione Wyman riusciva a rientrare su Majerus e a batterla in volata, con Arzuffi a chiudere una bella gara in sesta posizione. Subito dietro arrivava Eva Lechner. La campionessa italiana è sempre rimasta non lontana dal gruppo in lotta per il podio, ma senza mai riuscire ad agganciarlo. Ottava ha concluso Jolanda Neff. La campionessa del mondo della mountain bike XCO, alle prime esperienze crossistiche, ha confermato un gran potenziale anche in questo contesto, è arrivata ad occupare anche la quinta piazza a un certo punto, prima di calare nel finale. Completavano le prime dieci le sempre regolari Van Loy e Mani.
Una spenta Nash giungeva undicesima, davanti a Sanne Cant, autrice di una delle prove più difficili della stagione. L’iridata, attardata anche da un guasto meccanico in partenza, ha vissuto per sua stessa ammissione una giornata no, ma alla fine ha comunque potuto festeggiare la matematica conquista, con una gara d’anticipo, della terza Coppa del Mondo della carriera. Nella classifica generale, Keough rafforza la seconda posizione, con Lechner che si mantiene saldamente terza e Compton che compie un autentico salto balzano dalla nona alla quarta.
L’appuntamento con la tappa conclusiva della Coppa del Mondo 2017/18 è per domenica prossima, come da tradizione nei Paesi Bassi a Hoogerheide.
(foto da federciclismo.it)