Joris Niewenhuis è il nuovo campione del mondo della categoria under 23. Dopo una stagione straordinaria che l’ha portato a vincere anche 4 tappe di Coppa del Mondo, il neerlandese si è imposto con un assolo in solitaria, andandosene già a metà del primo giro per non voltarsi più indietro e concludere con un vantaggio di quasi un minuto e mezzo sugli inseguitori. Un vero e proprio saggio di bravura, visto che il 20enne di Doetinchem non ha commesso alcuna sbavatura, su un tracciato reso ancor più difficile dal fango generato dalla pioggia notturna e dal clima gelido.
Al secondo posto una sorpresa assoluta, lo spagnolo Felipe Orts, che non era mai salito sul podio in gare di primo livello e che però con i Mondiali ha un feeling particolare, era già stato sesto 12 mesi fa. Per la Spagna è appena la quarta medaglia nella storia della disciplina, le altre tre erano arrivate tutte nella categoria junior e l’ultima era un argento di Gaizka Lejarreta a Montreuil. Sorprendente anche il bronzo, andato al neerlandese Sieben Wouters, atleta che era già salito sul podio agli Europei e che quindi dimostra una grande capacità di dare il meglio negli appuntamenti importanti, visto che quello di Pontchateau era uno dei soli due podi della stagione (l’altro sempre un terzo posto ai campionati nazionali). Per il resto tante top ten ma con un distacco sempre piuttosto importante dai big.
Orts e Wouters sono emersi da una gara che alle spalle del dominatore NIeuwenhuis è stata ricchissima di colpi di scena. Spicca ovviamente la débacle belga: il bilancio della corazzata fiamminga fin qui è stato salvato da Cant, nel settore maschile, in attesa di Van Aert, non sono arrivate ancora medaglie. Il campione uscente Iserbyt è caduto due volte nelle prime fasi di corsa, ha perso completamente il ritmo e non è riuscito a essere un fattore, chiudendo nelle retrovie staccato di oltre 4 minuti. Giornataccia anche per il campione europeo Hermans, nono dopo una prova abulica.
A metà gara la lotta per il podio dietro all’irresistibile Niewenhuis sembrava in realtà dover coinvolgere Cleppe, Aerts e un bravo Gioele Bertolini, che erano riusciti ad aprire un interessante gap rispetto agli altri. Ma sia il valtellinese che Aerts sono caduti due volte e così all’inseguimento si è formato un gruppo di sei con i rientri di Orts, Wouters e del francese Dubau. La sfortuna per Bertolini però ancora non era finita. A tarpare definitivamente le speranze di Gioele era una foratura nel corso del penultimo giro. Alla fine dunque l’azzurro chiuderà una bella quanto sfortunata prova in settima posizione.
A fare la differenza nel corso dell’ultimo giro nella lotta per le medaglie è stato Orts, che nel finale ha saputo forzare per andare a cogliere un meritato argento festeggiato con l’arrivo a una sola ruota. Alle sue spalle intanto anche Aerts e Cleppe subivano forature (due addirittura per il primo) e così Wouters ne approfittava per cogliere la medaglia di bronzo.
(foto da Twitter UCI)