Il programma degli Europei di Val Ridanna si è chiuso nel week-end con sprint, inseguimento e le due staffette miste.
La 7,5 km ha visto il successo dell’ucraina Irina Varvynets, che grazie allo 0 al poligono ha preceduto di 12”5 la francese Chloe Chevalier. La vincitrice dell’individuale ha pagato l’errore nella sessione di tiro in piedi, ma comunque ha portato a casa la seconda medaglia della rassegna. A completare il podio è stata Fuyuko Tachizaki che a 29 anni ha regalato al Giappone la prima medaglia in un evento internazionale fuori dall’Asia. Nessun errore al poligono per la nipponica, che ha chiuso staccata di 15”5, Due le azzurre al via, Karin Oberhofer ha concluso in nona posizione a 30”8 con un errore in piedi mentre Ginevra Rocchia è arrivata 79^ con 3 errori (1+2).
Chloe Chevalier si è confermata la mattatrice di questa edizione vincendo anche l’inseguimento. La transalpina ha centrato lo zero, mentre a Varvynets è stato fatale l’unico errore commesso al terzo poligono. Così l’ucraina si è piazzata seconda, lontana 11” dalla vincitrice. Per il podio hanno battagliato due atlete in rimonta da lontano. Julia Simon alla fine ha regalato la seconda medaglia alla Francia con il bronzo, conquistato a partire dalla 29^ posizione (1 errore nella seconda sessione) con 43”2 di ritardo. La slovacca Fialkova, pettorale 30, chiude invece quarta a 52”3. Anche per lei un errore, al terzo poligono. Due errori in piedi hanno invece rallentato Karin Oberhofer, che comunque è stata autrice di una prova molto convincente chiusa in quinta posizione, a 55”1.
Nella staffetta mista a coppie, la vittoria è andata alla Norvegia (Brun-Lie/Christiansen) che grazie soprattutto alla precisione nel tiro a terra (6 ricariche utilizzate, ma tutte in piedi) ha preceduto di 8”6 la Francia (Simon/Jacquelin) e di 9”1 gli Stati Uniti, probabilmente i favoriti sulla carta potendo schierare Susan Dunklee e Logan Bailey. Le prime tre formazioni hanno fatto una differenza importante rispetto alle altre. L’Italia ha concluso 14^ con Ginevra Rocchia e Rudy Zini, che ha dovuto scontare un giro di penalità all’ultimo poligono.
L’Ucraina ha vinto invece la staffetta mista (Zhurakov, Varvynets, Pryma, Pidruchnyi) precedendo la Russia di 11”7. Gara praticamente parallela tra le due nazionali, con la prima che ha guadagnato la manciata di secondi alla fine decisiva nella terza frazione, con Pryma che ha utilizzato una sola ricarica contro le 4 di Garanichev. Terza a 33”2 la Norvegia. L’Italia ha chiuso 11^ a 2’46”, dopo essere partita molto bene nelle prime due frazioni femminili: Runggaldier e Oberhofer non avevano sbagliato mai al poligono, lasciando la squadra azzurra in linea con il podio a metà gara.
(foto da sito ufficiale IBU)