Non era certo rimasta soddisfatta della maniera in cui a Nommay era arrivata l’aritmetica vittoria della sua terza Coppa del Mondo, un dodicesimo posto piuttosto anonimo, sempre lontana dalle posizioni di vertice. E Sanne Cant lo ha dimostrato a Hoogerheide, nell’ultima tappa del massimo circuito internazionale, andando a trionfare in solitaria dopo una gara condotta tutta in testa, conquistando così l’undicesima vittoria della carriera in Coppa (quinta stagionale) e lanciando un messaggio chiaro in vista del Mondiale di Valkenburg. Ai suoi fianchi sul podio sono salite una splendida Eva Lechner, al terzo podio stagionale nella competizione, ed Evie Richards che dopo la vittoria di Namur conferma tutto il suo talento e si presenta alla rassegna iridata come l’assoluta favorita nella categoria U23 (che già vinse a Zolder 2016).
Cant è partita subito in testa, seguita a ruota da Lechner, con Van Loy e Kapthenijns subito dietro, con il resto del gruppo costretto a mettere piede a terra per un problema di Ellen Noble. Alla fine della prima tornata, anche Van Loy ha accusato una scivolata, lasciando al comando la belga e l’azzurra, con un vantaggio di 8” su Neff, Brammeier e Kapthenijns. Da dietro intanto risalivano Richards e Ferrand Prevot, che in breve sono diventate le prime inseguitrici della coppia di testa, seguite solo da Neff.
Al quarto giro però, in un tratto di discesa in contropendenza laterate, l’elvetica e la francese sono finite pesantemente a terra. Costrette entrambe al ritiro, con Neff che ha riportato fratture alla clavicola e al gomito destro, mentre Ferrand-Prévot è stata costretta a lasciare il tracciato in barella. Dopo quest’incidente la corsa era quindi divisa in due, con le prime tre (Cant, Lechner e Richards) racchiuse in sedici secondi, mentre la quarta, Katie Compton, era ben staccata a 45”. Tra l’altro a partire dal quinto giro la statunitense ha iniziato ad accusare problemi respiratori che l’hanno costretta a rallentare considerevolmente (chiuderà in 22^ posizione).
La lotta tra le prime tre è stata molto intensa, ma alla fine negli ultimi giri i pochi secondi che le dividevano sono pressoché rimasti costanti, così Cant ha tagliato esultante il traguardo 10 secondi prima di una soddisfatta Eva Lechner, che arriva al meglio al Mondiale, e a una felicissima Evie Richards. Più di 50 secondi dopo, un gruppo di cinque atlete si è giocato il quarto posto allo sprint. La volata è andata a Marianne Vos, al rientro dopo il problema fisico che l’aveva tenuta ferma in questo inizio di 2018. La sette volte campionessa del mondo della disciplina ha preceduto Kaitlin Keough, la sempre presente Alice Arzuffi, la campionessa lussemburghese Majerus e la britannica Brammeier. A completare la top ten sono state la giovane neerlandese Ceylin Alvarado, al miglior risultato in carriera, e Kapthenijns, andata in calando dopo l’ottimo avvio. Le altre due azzurre in gara, Sara Casasola e Chiara Teocchi, hanno chiuso rispettivamente in 26^ e 36^ posizione.
Nella generale finale, Cant chiude con 608 punti. Keough difende il secondo posto con 501, mentre Eva Lechner termina con un ottimo terzo posto a quota 476. 12^ invece Alice Arzuffi con 293 punti.
In campo maschile Mathieu Van der Poel festeggia il primo successo nella generale con la settima vittoria stagionale in nove gare del circuito, davanti a Van Aert e a Vanthourenhout.
(foto da federciclismo.it)