È Chloe Hosking la vincitrice della terza edizione della Cadel Evans Great Ocean Race. La portacolori dell’Alé Cipollini ha conquistato la seconda vittoria stagionale dopo quella di Adelaide al Tour Down Under, la venticinquesima della carriera in gare internazionali, dimostrandosi la più veloce nello sprint ristretto di una ventina atlete che ha deciso la prova con partenza e arrivo a Geelong.
È stata una corsa davvero emozionante soprattutto negli ultimi 30 km, con continui attacchi di atlete che hanno provato ad anticipare la volata del gruppo, che si è ricompattato definitivamente solo al triangolo rosso, e una selezione piuttosto importante che ha fatto emergere solo le atlete più in condizione. E questo rende ancor più significativo il successo di Hosking, che con il passare del tempo sta diventando un’atleta sempre più in grado di tenere anche su percorsi misti, senza tuttavia perdere il notevole spunto veloce in volata, specialmente quando può lanciarsi in progressione.
La prima parte della gara è stata tutta caratterizzata dalla fuga di due atlete, Georgia Whitehouse (Università di Sydney), la prima a partire, e una bravissima Lisa Morzenti, ancora una volta in avanscoperta come due giorni fa a Melbourne. Le due hanno raggiunto un vantaggio massimo di 3’30” e sono state riprese quando mancavano 3o km all’arrivo.
Proprio dopo aver annullato l’azione da lontano, complice anche l’arrivo della parte di circuito più difficile altimetricamente ed esposta a vento laterale, con diversi strappetti in successione, sono iniziati i fuochi d’artificio in gruppo, con continui attacchi e controattacchi. Protagonista assoluta del forcing la Mitchelton, con in particolare evidenza Jenelle Crooks, autrice di due scatti importanti. Ripresa l’australiana, ci ha provato in contropiede Annemiek Van Vleuten, ma ovviamente la campionessa uscente non ha avuto un centimetro di spazio da parte del gruppo.
Altro giro, altro attacco della Mitchelton, stavolta opera della campionessa di Nuova Zelanda Georgia Williams, che è riuscita a guadagnare qualche metro in compagnia della nazionale australiana Lauren Kitchen. Ma ancora una volta il plotone, nel frattempo ridotto a meno di 50 unità ha chiuso. Dopo il traguardo volante vinto da Alison Jackson, si è quindi arrivati al Gpm di Challambra, vero punto focale del finale, che ha fatto selezione fin dai primi metri.
Sulle rampe più dure è arrivato l’attacco di Sabrina Stultiens. La neerlandese della Waowdeals è partita coi tempi giusti e con grande potenza e solo Annemiek Van Vleuten è riuscita a seguirla. Sulle due sono poi rientrate anche Garfoot e Jackson, ma quest’ultima ha perso contatto prima dello scollinamento.
Terzetto in testa di grande livello entrando negli ultimi 10 km, con Garfoot in particolare a mostrare grande gamba, come per tutta questa estate australiana d’altronde, nei tratti in salita. A fare la mossa giusta però è stata Stultiens, che con grande senso tattico ha sorpreso ai -5 le due compagne d’avventura e se ne è andata da sola. Garfoot e Van Vleuten si sono scambiate qualche sguardo di troppo, così il margine della battistrada è andato aumentando. Quando le due hanno iniziato a collaborare ormai era troppo tardi per evitare il rientro lanciatissimo del gruppo principale.
Gli ultimi tre chilometri sono così stati un braccio di ferro tra la fuggitiva, che è arrivata ad avere 30 secondi di margine, e il plotone, che l’ha inesorabilmente ripresa all’ultimo chilometro. Spazio solo per la volata finale quindi, nella cui fase di lancio si è verificata una caduta che ha coinvolto fra le altre Van Vleuten.
Allo sprint Hosking ha fatto valere tutta la sua velocità, andando a vincere con circa due lunghezze di vantaggio su Gracie Elvin, al primo podio del 2018 confermandosi molto efficace in questo tipo di sprint ristretti. In terza posizione ha invece concluso Giorgia Bronzini che nella città che la vide iridata nel 2010 ha centrato il quarto podio di questa trasferta australiana (primo di un’italiana nella storia di questa corsa), confermandosi la più continua delle velociste. E tra l’altro da sottolineare come assieme a Hosking sia stata l’unica altra sprinter pura nelle parti alte dell’ordine d’arrivo.
Infatti al quarto posto ha concluso Audrey Cordon, davanti alla polacca Pawlowska e a Lauren Kitchen. Le due neozelandesi Lucas e McIlroy, ancora in bella evidenza, Amy Cure e Anouska Koster completano la top ten.
Il prossimo impegno per le atlete, l’ultimo di questo ciclo australiano, sarà l’Herald Sun Tour, in due tappe che si disputeranno il 30 e il 31 gennaio.
(foto Kirsty Baxter da profilo Twitter Cadel Evans Race)