Dopo i due argenti nelle prime due giornate, l’Italia ha potuto festeggiare anche un oro nella domenica che ha concluso la stagione della Coppa del Mondo su pista a Minsk. Merito di Maria Giulia Confalonieri e Letizia Paternoster che si sono imposte nell’americana al termine di una gara appassionante e incerta, che ha visto le azzurre contendere il successo con la fortissima coppia neerlandese formata da Kirsten Wild e Amy Pieters. Una sfida di altissimo livello, tanto che alla fine solo cinque squadre sono riuscite a restare a pieni giri. Italia e Paesi Bassi si sono contesi praticamente tutti gli sprint, finendo spesso una prima e l’altra seconda. Il sorpasso decisivo le azzurre lo hanno operato alla penultima volata, vinta con le oranje invece relegate fuori dai punti, confermando poi il primato con il secondo posto al traguardo finale, dietro la Russia, che sarà terza con la coppia formata dalla veterana Olga Zabelinskaya e dalla giovanissima Masha Novolodskaya. 29 i punti conquistati da Paternoster e Confalonieri, 26 quelli di Wild-Pieters e 25 per la Russia. Gli Stati Uniti quarti ne hanno totalizzati 3 e anche questo dà la misura della superiorità delle prime formazioni. L’Italia tra l’altro festeggia due volte perché arriva anche la vittoria nella classifica di specialità: notizie ottime in una disciplina che sarà olimpica a partire da Tokyo 2020 e nella quale la nazionale azzurra avrà solo l’imbarazzo della scelta sulla coppia da schierare.
L’Italia celebra anche la vittoria nella classifica di specialità del quartetto maschile, facendo così il bis dopo l’analogo risultato conseguito ieri a livello femminile. A Minsk la squadra italiana (Lamon, Viganò, Plebani, Coledan i quattro scesi in pista oggi, nelle qualificazioni aveva girato Giordani) ha chiuso sesta in 4’04”807, un risultato comunque sufficiente per conquistare il prestigioso risultato. La prova bielorussa è stata vinta dal Team KGF, club britannico formato da atleti dilettanti (Bigham, C. e H. Tanfield, Wale) che hanno battuto con un bel 3’56”015 la formazione russa della Lokosphinx, 3’58”385. La nazionale russa ha completato il podio battendo la Francia nella finalina.
Nella velocità olimpica femminile la finale ha visto in pista le due protagoniste dell’epilogo del torneo individuale e il risultato è stato lo stesso. Pauline Grabosch, assieme a Emma Hinze, ha portato al successo la Germania (33”178), superando la Lituania di Simona Krupeckaite e Migle Marozaite (33”352). Terza posizione per la Corea del Sud. Doppia festa per la federazione tedesca, che si aggiudica anche la classifica di specialità. Buona prova per le azzurre. Miriam Vece ed Elena Bissolati corrono in 34”491 nel primo turno contro la Cina e concludono così in settima posizione.
Nel keirin femminile la vittoria è andata alla belga Nicky Degrendele, che in finale ha saputo mettere la ruota davanti alla coreana Hyejin Lee e all’ucraina Liubov Basova. 13° posto per Elena Bissolata, rimasta fuori per poco dalle semifinali nel turno di ripescaggio. La vittoria nella classifica di specialità va a Kristina Vogel che dall’alto delle vittorie a Pruszkow, Manchester e Milton ha potuto permettersi il lusso di disertare le ultime due tappe senza perdere il primato.
Il torneo della velocità maschile vede invece il successo di Matthijs Buchli. Il neerlandese chiude così la sua personale tripletta a Minsk dopo essersi imposto anche nel keirin e nel team sprint. Il portacolori del Beat Cycling Club (maglia con cui ha disputato la prova) ha battuto in due volate abbastanza strette il lituano Vasilijus Vendel. Terza posizione per il compagno di squadra del vincitore Theo Bos che nella finalina batte 2-0 il polacco Mateusz Rudyk, il quale tuttavia può festeggiare il successo nella classifica di specialità. 23° posto nella qualificazione per Davide Ceci (Cycling Team Friuli) che dunque non è riuscito ad accedere al tabellone degli scontri diretti.
L’omnium maschile ha incoronato il campione dei Paesi Bassi Jan van Schip. L’atleta tesserato su strada con la Roompot è partito fortissimo, vincendo scratch e tempo race. Nonostante questo e il comunque ottimo terzo posto nell’eliminazione, ha iniziato la corsa a punti in seconda posizione, dietro al polacco Szymon Sajnok che, secondo nelle prime due prove, si era imposto nella terza. La quarta gara si è così trasformata in un testa a testa tra i due, che nella prima metà si sono spartiti lo stesso numero di punti nelle volate. L’allungo decisivo di van Schip è arrivato con il successo al nono sprint, nel quale Sajnok è rimasto a bocca asciutta. Ha completato il podio, staccato di quasi 30 punti dai primi due, il russo Mamyr Stash, in gara con la maglia Lokosphinx, il più regolare tra gli altri partecipanti. Per l’Italia, Carloalberto Giordani ha chiuso in 14^ posizione, frutto del 12° posto nello scratch e nell’eliminazione, del 10° nella tempo race e dei 6 punti raccolti con il secondo posto nella volata conclusiva. Per il portacolori della Colpack prestazione in linea con gli standard stagionali. La classifica di specialità va al danese Niklas Larsen, che ha disputato solo le prime tre tappe di Coppa, ma con due vittorie e un secondo posto ha comunque saputo mettere da parte un vantaggio incolmabile per gli altri.
L’ultima gara della tappa di Minsk e anche dell’intera stagione di Coppa del Mondo è stato lo scratch maschile ed è stata una chiusura in grande stile per il pubblico di casa che ha potuto festeggiare la vittoria di Yauheni Karaliok. Il bielorusso ha guadagnato un giro in compagnia del portoghese Ivo Oliveira e dell’ucraino Vitaliy Hryniv, precedendoli poi in quest’ordine sul traguardo. La volata del gruppo va al francese Adrien Garel, mentre all’ungherese Krisztian Lovassy è bastato il 15° posto per imporsi nella classifica di specialità. Francesco Lamon ha concluso in 18^ posizione.
Nella classifica generale per nazioni, la Germania centra il 10° successo della sua storia con 23418,5 punti, davanti alla Francia (20463,5) e all’Italia (19546). Per la squadra azzurra è un risultato storico, visto che il podio in questa graduatoria mancava addirittura dal 2000. Si tratta dell’ennesima conferma di un movimento che ora guarda con giustificato ottimismo al prossimo grande appuntamento internazionale, i Mondiali in programma ad Apeldoorn dal 28 febbraio al 4 marzo.
(foto da comunicato Astana)