Shannon Malseed campionessa d’Australia dopo un finale thrilling

Shannon Malseed è la nuova campionessa d’Australia. La 23enne di Ballarat, da una settimana tesserata per la formazione statunitense della TIBCO, ha conquistato la maglia verde-oro al termine di una gara molto spettacolare, che si è decisa soltanto negli ultimi metri dei 104,4 km del circuito di Buninyong che ha ospitato la prova.

Malseed ha vinto la volata ristretta tra le sette atlete che sono arrivate a giocarsi il titolo in un epilogo molto emozionante, nel quale Garfoot, reduce dal trionfo a cronometro di 48 ore prima, è arrivata veramente a un soffio dal centrare il secondo double consecutivo, venendo ripresa dalle sei inseguitrici solamente al cartello che segnalava i 50 metri all’arrivo. Malseed è quindi riuscita a mettere la propria ruota davanti a Lauren Kitchen, seconda all’esordio con la nuova maglia della FDJ dopo una gara tutta all’attacco e a Grace Brown, che dopo il quarto posto contro il tempo si è confermata uno dei talenti emergenti del panorama down under. Quarta ha concluso Amanda Spratt, prima della pattuglia Mitchelton, davanti alla citata Garfoot e alla sorprendente Brodie Chapman, con Shara Gillow settima a quattro secondi dopo aver lavorato per la compagna Kitchen nel finale, dando un contributo decisivo a neutralizzare l’azione della campionessa uscente.

Per Malseed si tratta della seconda vittoria in carriera in una gara del calendario UCI, la prima dal 2016 quando si laureò campionessa di Oceania e senza dubbio la più prestigiosa per un’atleta che comunque si era già fatta apprezzare nei percorsi misti-veloci nelle ultime stagioni, non a caso per due volte aveva conquistato il titolo nazionale nella categoria under23.

La gara si era aperta con un attacco importante fin dalla prima delle nove tornate previste sul circuito di 11,6 km. A evadere dal gruppo erano state Kitchen, Jessica Allen (Mitchelton) e Katie Perry (Specialized). Senza reazione da parte del plotone, il trio aveva raggiunto in un paio di tornate il vantaggio di quattro minuti, prima che la Mitchelton-SCOTT, squadra di riferimento della gara, iniziasse a fare il ritmo.

Con tutte e tre le fuggitive a collaborare, anche Allen nonostante dietro tirassero le sue compagne, però il compito del gruppo si rivelava tutt’altro che agevole e a metà gara il distacco era ancora prossimo ai tre minuti. Nel corso del sesto giro arrivava quindi la prima decisa accelerazione da parte della Mitchelton, con il plotone che letteralmente esplodeva e alcuni nomi importanti, quali Neylan o Cromwell, che rimanevano dietro. Sarebbero poi rientrate ma bruciando energie importanti. Al passaggio sotto lo striscione d’arrivo, il margine delle fuggitive rimaneva però di due minuti.

Le favorite non potevano più perdere tempo. Il terzultimo passaggio sulla salita di Buninyong era così quello decisivo. La prima accelerazione portava la firma di Spratt, con Garfoot subito a ruota, ma a fare la selezione definitiva era il forcing prolungato di Kennedy. Alla sua ruota restavano in sei: Spratt, Garfoot, Brown, Chapman, Gillow e Malseed.

Nel penultimo giro, con il vantaggio della fuga ridotto a 30 secondi, continuavano gli attacchi tra le inseguitrici. La più attiva era ancora Kennedy (che poi nel finale pagherà l’eccessiva aggressività), ma l’attacco più importante veniva portato da Spratt e Malseed, le prime a rientrare sul trio di testa, prima che in corrispondenza del suono della campana si formasse un gruppo di dieci atlete al comando.

Attacchi e controattacchi hanno caratterizzato anche gli ultimi 10 km, con Gillow a stoppare la maggior parte delle iniziative. Kennedy, Allen e Perry perdevano contatto nell’ultima salita, così restavano in sette a giocarsi il titolo. L’attacco da finisseur di Garfoot sembrava quello buono, ma proprio negli ultimi 50 metri veniva risucchiata dalle altre con Malseed a festeggiare e guadagnarsi anche la convocazione per i Giochi del Commonwealth riservata di diritto alla vincitrice.

Dietro alle prime sette, la migliore era Lauretta Hanson, in grande ma tardiva rimonta nel finale, capace di precedere le ex fuggitive Kennedy e Perry. Con il 18° posto a 2’32”, in quel che restava del gruppo principale, Alex Mainly si laureava invece campionessa della categoria U23, centrando così la doppietta con la cronometro

(foto da profilo Twitter Federazione Australiana)