Conferme e sorprese dalla giornata clou dei campionati italiani di ciclocross 2018, che hanno visto sfidarsi all’Ippodromo delle Capannelle le categorie junior, under23 ed élite. L’ormai classico tracciato capitolino, baciato da un sole quasi primaverile, ha offerto gare velocissime e molto equilibrate e quindi, nonostante l’assenza di parti tecniche particolarmente impegnative, non sono mancati spettacolo e suspense.
Tra le conferme non possiamo che annoverare il successo di Eva Lechner, arrivata così al nono successo tricolore nella categoria (record assoluto, staccata Annabella Stropparo che ne vinse otto tra il 1998 e il 2006), il settimo consecutivo, una striscia che curiosamente nell’ultimo decennio si era interrotta proprio nell’ultima occasione in cui i titoli nazionali erano stati assegnati alle Capannelle, nel 2011, allorquando si impose Vania Rossi. La 31enne portacolori dell’Esercito, reduce da due podi nelle due prove di Coppa di Namur e Zolder, ha piegato dopo un intenso duello durato per tutta la prova Alice Maria Arzuffi. La 23enne delle Fiamme Oro ha confermato il suo status di co-favorita della vigilia, dopo una stagione di alto livello che ha confermato la bontà della coraggiosa scelta di andare a correre in Belgio, dove pochi giorni fa a Bredene si è anche tolta la soddisfazione di diventare la prima azzurra a vincere una gara nella terra d’elezione del cross.
La bolzanina e la brianzola si sono isolate al comando fin dalle prime battute e hanno dato vita a un testa a testa molto serrato, attaccandosi reciprocamente più volte, ma senza mai rompere la situazione d’equilibrio. Così è arrivati al finale, quando Lechner ha mostrato tutta la sua esperienza prendendo in testa la retta d’arrivo e non lasciando scampo in volata ad Arzuffi. In terza posizione, per il terzo anno consecutivo, ha chiuso Alessia Bulleri (Trentino Cross). L’atleta elbana ha confermato la sua crescita costante di queste ultime stagioni, disputando una bella gara, che l’ha vista mantenere costantemente una ventina di secondi di ritardo dal duo di testa, mostrando un ottimo passo nei tempi sul giro. Alle sue spalle si sono piazzate nell’ordine Nicoletta Bresciani, Giovanna Michieletto, Elena Leonardi e Francesca Cauz.
Successo della campionessa uscente anche tra le under 23, con Chiara Teocchi (Bianchi Countervail) che è riuscita a centrare il bis al termine di una prova molto combattuta ed estremamente equilibrata, nella quale quattro atlete si sono giocate il tricolore fino all’ultima curva. La campionessa europea ha preceduto, praticamente in volata, Francesca Baroni, subito argento al primo anno in categoria dopo i due titoli da junior, Silvia Persico, alla seconda medaglia dopo l’argento di dodici mesi fa e Rebecca Gariboldi, autrice anche lei di un’ottima gara.
Le quattro si erano selezionate al termine di una gara molto equilibrata, che aveva visto il gruppo sgranarsi giro dopo giro, con Sara Casasola che è giunta quinta staccata di una quarantina di secondi seguita poi da Letizia Borghesi, Katia Moro, Francesca Pisciali, Alessia Dal Magro e Martina Guerrera a completare la top-10.
Non può essere invece una conferma il successo di Alessandra Grillo tra le junior, visto che l’atleta della Selle Italia – Guerciotti è al primo anno nella categoria, ma tale può essere considerata se pensiamo che per lei si tratta del quinto tricolore consecutivo contando quelli tra le esordienti e le allieve. Anche qui a decidere la contesa è stata una lotta a due, con Nicole Fede (Valcar) che ha ceduto per pochi secondi proprio a seguito dell’attacco decisivo di Grillo, arrivato a 200 metri dall’arrivo.
Alle spalle delle due, che si sono isolate al comando nel corso degli ultimi due giri, ha conquistato il bronzo Asia Zontone, che ha avuto la meglio nel testa a testa per il terzo gradino del podio su Giulia Bertoni. Gaia Realini ha concluso in quinta piazza, seguita da Motalli, Pompei, Quattrini, Bassi e Sciuto.
La più grande sorpresa di giornata è arrivata dalla categoria élite maschile, nella quale si presentava al via con gli assoluti favori del pronostico il campione uscente Gioele Bertolini. L’atleta valtellinese era pure partito molto forte e fin dalle prime pedalate era parso in grado di fare la differenza e scavare un gap rispetto agli avversari. Invece sulla seconda scalinata presente sul percorso il portacolori dell’Esercito ha accusato un problema tecnico, un salto di catena che l’ha costretto a fermasi. Quando è ripartito, era staccato di una ventina di secondi dalla testa della gara, nella quale intanto si segnalava l’attacco di Luca Braidot.
L’azione dell’atleta goriziano era molto efficace, mentre il gruppo piuttosto folto degli inseguitori, sul quale dopo un bel forcing rientrava pure Bertolini, non riusciva a reagire. Il portacolori dei Carabinieri continuava così a guadagnare fino a portare il suo margine a 30 secondi al suono della campana, ormai irraggiungibile per tutti. Nell’ultima tornata Bertolini accusava un secondo salto di catena, dovendo così abdicare a ogni speranza di podio (sarà settimo alla fine), mentre tra gli altri succedeva un po’ di tutto, con Daniele Braidot che ne approfittava per andare a completare una storica doppietta alle spalle del gemello e Marco Aurelio Fontana a chiudere il podio.
Il quarto posto andava a Cristian Cominelli, davanti a Nadir Colledani e a Enrico Franzoi, arrivato molto dolorante per una caduta nel finale. Dietro al citato Bertolini chiudono la top-10 i fratelli Samparisi, con Nicolas davanti a Lorenzo, e Stefano Capponi.
Molto spettacolare è stata la gara degli under 23, che ha visto Jakob Dorigoni confermare il titolo del 2017 dopo una corsa molto equilibrata, che ha visto un folto gruppo di otto atleti comandare nelle prime fasi. A rompere l’equilibrio è stato un deciso attacco di Stefano Sala, seguito da Smarzaro e dal compagno Dorigoni, in compagnia del quale poi nel finale hanno conquistato quei metri di vantaggio sufficienti per giocarsi in volata il titolo, con l’altoatesino che ha conquistato il quinto tricolore della carriera e Sala a completare la doppietta Selle Italia – Guerciotti. Daneil Smarzaro è salito sul podio in terza posizione, superando di stretta misura Folcarelli e Bassani, con Vidoni sesto.
Pronostico rispettato anche tra gli junior, dove Filippo Fontana ha regalato un altro pezzo di bravura. L’atleta veneto della Trentino Cross, dopo un iniziale duello con Dalla Valle, era riuscito infatti a fare la differenza, guadagnando una dozzina di secondi sui più diretti inseguitori. Nel corso dell’ultimo giro, però un guasto meccanico e la conseguente sosta ai box hanno ridotto il margine a cinque secondi, sufficienti però per festeggiare il titolo. Alle sue spalle sul podio sono saliti anche Tommaso Dalla Valle (Ktm) e Davide Toneatti (Jam’s Bike).
(foto Matteo Romanelli – © D-Sport)