Dopo essersi imposta mercoledì nella Dwars Door Vlaanderen, Lotta Lepistö ha centrato uno splendido bis trionfando allo sprint nella quarta prova World Tour della stagione, la Gand – Wevelgem. La campionessa di Finlandia ha centrato così quel successo in una classica che forse era l’ultimo tassello che mancava al suo palmarés, dopo i podi al Mondiale e alla Course e la vittoria in una tappa del Women’s Tour nel 2016. E la 27enne originaria di Noormarkku in questa maniera continua a scrivere anche nuove pagine di storia per il ciclismo della nazione scandinava. Per trovare una vittoria di questa importanza da parte di un’atleta finlandese bisogna risalire addirittura al 2000, alla vittoria di Pia Sundstedt nella Coppa del Mondo di Montreal. Per Lepistö si tratta della quindicesima vittoria UCI della carriera, la seconda, come detto, della stagione, mentre per la Cervélo – Bigla è il quarto successo del 2017. Tra l’altro in quattro prove World Tour si sono imposte atlete di quattro squadre e quattro nazionalità differenti, scenario ben diverso rispetto al monopolio Boels – Dolmans che andò in scena 12 mesi or sono.
La vittoria di Lepistö è arrivata di stretta misura nei confronti di Jolien D’Hoore, al secondo podio dell’anno dopo la vittoria all’Hageland, mentre si conferma in forma strepitosa Coryn Rivera che, dopo il successo di sette giorni fa a Cittiglio, è salita di nuovo sul podio. Da registrare anche l’ottima prova complessiva delle atlete italiane, con 3 azzurre nelle 10 (4 nelle 12). La migliore è stata Marta Bastianelli, che nello sprint finale ha piazzato il primo acuto internazionale (dopo il podio di Montignoso) del suo 2017 chiudendo al quarto posto, a un soffio dalla terza posizione. Dietro a Brennauer quinta, Maria Giulia Confalonieri ha conquistato un ottimo sesto posto, ennesimo piazzamento World Tour nell’ultimo biennio per la brianzola, mentre Elena Cecchini ha concluso nona, dietro Alice Barnes e Blaak e davanti a Sheyla Gutierrez, che completa così la top ten. La tri-campionessa d’Italia conferma così la sua straordinaria regolarità: nel 2017 è sempre arrivata tra le prime 10 nelle gare World Tour fin qui disputate, nessun’altra ha saputo fare lo stesso. Da menzionare anche il 12° posto di Tatiana Guderzo, mentre nel gruppone di testa ha concluso, assieme a Bronzini e Stricker, anche Elisa Longo Borghini che ha così difeso la maglia ciclamino di leader del World Tour. Anche Cecilie Uttrup Ludwig si mantiene in maglia azzurra di miglior giovane, completando così la festa della Cervélo.
La gara, su un percorso allungato fino a 146 km, oltre 30 più della passata edizione, a differenza di dodici mesi fa, quando si rivelò molto selettiva, non ha mai dato veramente l’impressione di poter sfuggire a un inesorabile finale in volata. Dopo un via tranquillo, la selezione è arrivata come atteso nella fase centrale della gara, col doppio passaggio su Kemmelberg e Montberg, dopo i quali il gruppo si è ridotto alle circa 50 unità che sono in sostanza arrivate a giocarsi il successo allo sprint.
Gli ultimi 30 km sono comunque stati molto movimentati e ricchi di attacchi. Ai -32 è scattata la danese Marie Vilmann (Cervélo), che ha raggiunto i 15 secondi di margine prima di venire ripresa. Sono quindi scattate Anna van der Breggen (Boels) e Giorgia Bronzini (Wiggle), ma l’olimpionica e la bi-iridata hanno avuto spazio solamente per 4 km. Troppo importanti i loro nomi perché il gruppo non reagisse subito. La corsa ormai però era accesa, con continui scatti e controscatti, alcuni rintuzzati prima che si riuscisse perfino a identificarne l’autrice. Tra le più attive si segnalava ancora Giorgia Bronzini, che ai 16 km all’arrivo tornava ancora in fuga assieme a Garfoot, Majerus e Van Dijk, raggiunte poi anche da Bastianelli e Sierra, prima che il gruppo annullasse ancora il tentativo. Dopo un nuovo attacco della campionessa lussemburghese e altri allunghi effimeri, la successiva azione degna di nota arrivava negli ultimi 4000 m, protagonista Janneke Ensing dell’Alé Cipollini. La neerlandese veniva poi raggiunta da Olga Zabelinskaya e la coppia restava al comando fino agli ultimi 2 km. Dopo di che c’era solo spazio per la volata, con l’ordine d’arrivo già ricordato.
(foto da profilo Twitter ufficiale Gent-Wevelgem)