Wiggle High5, Elisa Longo Borghini: “Proverò a onorare la maglia del Women’s World Tour”

Elisa Longo Borghini ha effettuato un cambio nel suo programma di questo fine settimana per essere presente al via della Ronde van Drenthe, a Hoogeveen, Paesi Bassi, per onorare la maglia di leader del Women’s WorldTour che ha preso dopo la vittoria nelle Strade Bianche settimana scorsa. La 26enne italiana non correrà per sé, tuttavia, su un percorso che favorisce finali in volata, ma gareggerà in supporto della vincitrice 2015 Jolien D’Hoore.

Sia D’Hoore che Longo Borghini sono già salite sul gradino più alto del podio questa stagione, con la belga che ha vinto a febbraio l’Omloop van het Hageland. Longo Borghini fu funzionale a quel risultato, con un attacco nel finale che permise a D’Hoore di gestirsi in gruppo, e grazie a questa condizione la campionessa italiana a cronoemtro ha vinto la più importante gara di primavera fin qui.

“Ho già realizzato cosa ho fatto, l’ho realizzato la sera!” dice. “Sono abbastanza contenta di come la squadra ha corso e di come abbiamo affrontato tutte le difficoltà che la corsa ci ha presentato. Penso che eravamo  piuttosto forti e siamo state fredde nelle nostre decisioni, quindi è stata una giornata molto bella”.

La corsa di Longo Borghini tuttavia avrebbe potuto finire a metà percorso, visto che una caduta sul più lungo settore sterrato aveva danneggiato la sua bici. Fortunatamente, con il supporto delle compagne, l’italiana ha potuto continuare la corsa che poi avrebbe vinto.

“Per fortuna Audrey [Cordon-Ragot] era lì” dice Longo Borgini. “Ma c’era anche Gio [Bronzini] pronta a passarmi la bici – anche se sarebbe stato come andare su un triciclo! Ma almeno avrei avuto modo di finire quel settore sterrato”.

“Ma per fortuna avevo Audrey lì, e le sono davvero molto grata”.

Le cinque atlete nel gruppo che si era formato nel finale di gara, grazie all’accelerazione di Longo Borghini su uno dei più duri tratti sterrati, sembravano destinate a contendersi la vittoria finale, fino a quando un controattacco di Lucinda Brand (Sunweb) e Shara Gillow (FDJ – Nouvelle Aquitaine) aveva preso il comando prima della salita finale a Siena.

Grazie alla sua confidenza nella propria condizione, tuttavia, Longo Borghini era riuscita a restare tranquilla, prima di fare la mossa decisiva sulle strade ripide e lastricate del finale”.

“Ero tranquilla riguardo queste mosse perché è esattamente ciò che avrei fatto se fossi rientrata da dietro nella fuga” spiega. “È una mossa che si fa quando si rischia tutto perché non si hanno le gambe per fronteggiare direttamente gli avversari. Semplicemente si passano e si va a pieno gas, provando soltanto a dare tutto per cercare di vincere la corsa”.

“Ma sapevo che il finale non era adatto a loro e che sarei potuta rientrare”.

L’attuale forma di Longo Borghini è stata una sorpresa per l’italiana, visto che i suoi obiettivi principali arriveranno più avanti nella stagione. Essendosi dimostrata la più forte in tutte e tre le gare che ha disputato, tuttavia, si sta godendo la possibilità di gareggiare come veramente vuole.

“Non sono ancora al 100% perché non avevo programmato di essere in buona forma in questo momento della stagione” spiega. “Voglio partire un po’ più tranquilla e provare ad essere al top per le Ardenne. Ma mi sono trovata in una forma tale… Non vinco molto spesso, quindi ogni volta che ho l’opportunità di farlo, semplicemente lo faccio. Penso sia normale”.

“Mi sto divertendo molto alle gare” sorride l’italiana. “Sono soltanto felice di partecipare, di godermi l’atmosfera. Anche perché nella nostra squadra c’è un’atmosfera molto buona. Amiamo correre insieme e stare assieme. È davvero molto bello. È come avere indietro l’atmosfera del 2015, quando abbiamo vinto il Drenthe”.

Longo Borghini inizialmente avrebbe dovuto correre la Semana Valenciana questa settimana. Avendo preso la testa del Women’s WorldTour tuttavia, onorerà la competizione schierandosi invece al via nel Drenthe.

“Sarò la perché è una corsa molto ben organizzata e posso essere utile per Jolien” dichiara. “Proverò a onorare la mia maglia perché penso che la leader del WorldTour debba partecipare alle gare WorldTour, anche se la gara non è adatta a lei. È un modo di onorare il calendario e la competizione. Penso che sia una specie di compito che hai quando sei la leader”.

La vittoria di D’Hoore nel Drenthe 2015 arrivò dopo che la sprinter belga riuscì a resistere nel gruppo mentre Longo Borghini era nella fuga in testa, similmente a quanto accaduto lo scorso mese all’Omloop van het Hageland. In questa maniera, crede, potrebbe giocare un ruolo nel favorire un altro risultato per le compagne.

“Penso che posso essere parte di un buon team che può puntare alla vittoria” dice. “Non per me stessa, ma Jolien ha moltissime chance e cercherò di aiutarla”.

Nonostante abbia preso il comando del Women’s WorldTour per la prima volta, Longo Borghini non guarda ancora alla classifica della serie come un obiettivo stagionale. Quelli più avanti nella primavera sono nella sua mente adesso, e in particolare alcuni dei nuovi eventi.

Le nuove Amstel Gold Race e Liegi-Bastogne-Liegi, così come la tradizionale Freccia Vallone, saranno i suoi obiettivi principali per il resto di questa fase di stagione.

“Non punto alla classifica a essere onesta” conferma Longo Borghini. “Non penso che sarei capace di difendere la maglia fino alla fine perché ci sono molte gare in arrivo, e tante non sono adatte a me. Vado avanti corsa dopo corsa e proverò a fare il meglio che posso nei periodi che ho segnato”

“Sto proprio puntando alle Ardenne. Le Fiandre quest’anno saranno per Jolien e sono piuttosto contenta di essere là per aiutarla”:

Al fianco di Longo Borghini e D’Hoore, nella corsa di sabato ci saranno l’ex bicampionessa del mondo su pista Nettie Edmondson, l’ex campionessa danese Julie Leth, con le sorelle Grace e Lucy Garner che gareggeranno assieme per la seconda volta quest’anno.

Wiggle High5 Pro Cycling per la the Ronde van Drenthe
Jolien D’hoore (Belgio), Annette Edmondson (Australia), Grace Garner (Gran Bretagna), Lucy Garner (Gran Bretagna), Julie Leth (Danimarca), Elisa Longo Borghini (Italia)

(traduzione da comunicato)
(foto da comunicato)