Ann-Sophie Duyck è la vincitrice della seconda tappa della Setmana Valenciana. La 29enne belga sul traguardo di Gandia ha superato in un arrivo a due la danese della Cervélo Bigla Cecilie Uttrup Ludwig, che da parte sua si è ampiamente consolata andando a vestire la maglia arancione di leader della classifica. Per la portacolori della Drops, che ha regalato alla propria squadra la prima vittoria internazionale della stagione (ma potremmo dire anche di sempre, visto che i due successi formali conseguiti nel calendario UCI dalla compagine britannica sono i campionati nazionali di Antigua&Barbuda 2016 con Tamiko Butler), si tratta del tredicesimo successo UCI della carriera, appena il secondo in linea (dopo l’Erpe-Mere 2014), a testimonianza della sua grande predisposizione alle cronometro. Per Ludwig invece arriva la conferma di un grande stato di forma, dopo il nono posto di Siena con annessa un’altra maglia di leader, quella delle giovani del WorldTour.
La volata del gruppo per la terza posizione ha invece visto una sfida tutta italiana tra ex iridate, tra Marta Bastianelli e Giorgia Bronzini, ed è stata molto incerta, tanto che nel primo ordine d’arrivo la piacentina veniva indicata come terza, prima della correzione definitiva che ha visto la portacolori dell’Alé Cipollini salire sul podio. Dietro di loro, due portacolori di squadre italiane, con Arlenis Sierra (Astana) quinta e Rasa Leleivyte (Vaiano) sesta. A completare la top ten, dietro a Indergand, Massey e Vasileva, un’altra azzurra, Lara Vieceli che ha chiuso decima.
La frazione è partita con un ritmo sostenuto ma con il gruppo sostanzialmente compatto nelle prime fasi. Il primo sprint intermedio è vinto da Claudia Cretti, con la portacolori della Valcar che a fine tappa vestirà la maglia nera della relativa classifica. Il primo tentativo di fuga è portato dalla tedesca Gudrum Stock (Germania), che però non è riuscita ad andare oltre i 18” di margine. Nel frattempo si è verificata una caduta che portava al ritiro l’atleta di casa Empar Félix (Lointek). Al km 28,5 intanto il secondo traguardo volante è vinto da un’altra italiana, Maria Vittoria Sperotto (BePink).
Alba Teruel (Lointek), tra le più attese atlete valenciane, e Polina Kirillova (Russia) hanno provato la fuga al km 41, ma la loro azione non è durata che 3 km. Il gruppo è rimasto compatto fino ai primo Gpm all’Alto de Barxeta, approcciato sotto la spinta della Lares. Sulle rampe della prima salita sono partite Cecilie Ludwig, già scatenata fin da metà corsa, e Anna Christian (Drops), quest’ultima prima allo scollinamento, ma poi perderà le ruote della compagna di fuga in discesa.
A 25 km all’arrivo così Ludwig rimaneva sola al comando, ma a darle manforte è arrivato un treno importante come Duyck. Le due hanno trovato subito l’accordo e iniziato a guadagnare sul gruppo, anche durante l’ascesa del secondo Gpm di giornata, lungo il quale sono giunte ad avere 50 secondi di vantaggio, nonostante il ritmo del gruppo sia stato buono, visto che nel plotone erano rimaste 24 unità. Duyck è passata in testa al Gpm di Barx (-18), poi l’accordo tra le due è continuato bene per tutta la tappa. Ai -5 i secondi di vantaggio erano ancora 40, poi il gruppo è riuscito a dimezzare il ritardo nelle ultime battute, ma non a sufficienza per impedire alle due fuggitive di giocarsi meritatamente la vittoria di tappa.
La terza tappa domani avrà come epicentro Alicante, con due passaggi sul Gpm di Bussot (9,5 km al 3%) e gli ultimi 30 km completamente pianeggianti.
(foto da Twitter @SetmanaCiclistaVLC)