Si conclude con l’ennesimo podio, il settimo, la stagione di Coppa del Mondo dell’Italia. A Los Angeles, infatti, nella giornata conclusiva della quarta e ultima tappa della manifestazione, la coppia composta da Rachele Barbieri e Maria Giulia Confalonieri ha centrato il podio nella madison, l’ultima nata tra le discipline della pista.
È stata una gara estremamente emozionante, che si è decisa soltanto all’ultimo sprint. Basta leggere la classifica, che ha visto la coppia dell’Australia, formata da Amy Cure e Alexandra Mainly, precedere con 20 punti quella della Nuova Zelanda (Drummond/Sheath) a quota 19 e proprio le azzurre con 18. Le atlete australiane sono state regolarissime e pur senza vincere nessuna volata, hanno conquistato punti in tutte. Le azzurre sono invece rimaste a secco nel secondo e nel quinto, ma avendo vinto il sesto e centrato un secondo e tre terzi posti, sono arrivate alla volata decisiva appaiate a quota 14 in testa proprio con l’Australia. Decisivo è stato però l’ultimo sprint, che ha visto le azzurre terze, dietro alle vincitrici che hanno rotto la parità con il secondo posto e anche alla Nuova Zelanda che grazie al bonus di 10 punti ha centrato l’argento, beffando le azzurre per un punto, senza però nulla togliere all’ottima prova di Confalonieri e Barbieri, che si confermano una coppia con grandi prospettive.
L’atleta emiliana della Cylance ha anche centrato un bel quarto posto nello scratch. Rachele è giunta seconda dietro alla britannica Elinor Barker nella volata del gruppo, che però era valida solo per il terzo posto visto che la vincitrice Tetyana Klimchenko (Ucraina) e la seconda classificata Jasmin Duehring (Canada) avevano guadagnato un giro. Da segnalare anche l’ottimo ottavo posto di Laura Basso, in gara con il Cycling Team Friuli.
Nell’inseguimento individuale, dominio assoluto della giovane statunitense Chloe Dygert, che continua a confermarsi un talento incredibile vincendo la finale contro l’australiana Ankundinoff in 3’28”431, 7 secondi e mezzo meglio dell’avversaria, dopo aver vinto anche la qualificazione con un tempo praticamente analogo (3 decimi superiore). A completare il podio è stata la neozelandese Jaime Nielsen, che ha vinto la finalina per il bronzo in 3’34”056, battendo di 8 decimi la polacca Justyna Kaczkowska, che aveva chiuso in terza piazza il primo turno. Ottimo il sesto posto di Francesca Pattaro in 3’38”968, dopo una prova chiusa in gran crescendo.
A completare il fitto programma femminile è stato il torneo della velocità, dominato dalla tedesca Kristina Vogel, che centra il bis dopo il successo di Cali, vincendo tutte le sfide con margine importante, con la sola giovanissima connazionale a crearle qualche difficoltà, pur cedendo 2-0, nei quarti di finale. Nell’ultimo atto l’ex iridata ha superato l’ucraina Basova, mentre la finale per il bronzo è andata alla russa Voinova (in gara con la Gazprom – Rusvelo), con l’altra ucraina Starikova che con il quarto posto si è assicurata la coppa di specialità.
Tra gli uomini, il colombiano Fabian Puerta ha vinto per la seconda tappa consecutiva il keirin, precedendo in finale il canadese Hugo Barrette e il 21enne malese Muhammad Shahrom, in gara con l’ISN Track Team. Il ceco Babek, che aveva vinto le prime due gare a Glasgow e Apeldoorn, pur assente negli Stati Uniti, ha potuto festeggiare la coppa di specialità. Davide Ceci, in gara con il Cycling Team Friuli, ha chiuso 17°, mentre Francesco Ceci ha terminato 21°.
Vittoria per la Nuova Zelanda nella velocità a squadre. Il terzetto neozelandese (Ethan Mitchell, Sam Webster, Edward Dawkins) ha battuto la Germania in finale, grazie soprattutto al vantaggio acquisito al lancio. In terza posizione ha concluso la Polonia che ha nettamente superato la Francia nella sfida per il bronzo.
Infine a chiudere il programma è stata come da tradizione la madison maschile, che ha riservato una bella soddisfazione all’Italia. Non tanto per la gara losangelina in sé, vinta dall’Irlanda (English/Downey) con una grande prova (2 giri guadagnati e 3 sprint vinti per 57 punti complessivi), davanti a Danimarca (45) e Nuova Zelanda (44), che ha visto Carloalberto Giordani e Francesco Castegnaro chiudere dodicesimi a -14, a causa di un giro perso, quanto per la classifica finale di Coppa, che ha comunque visto gli azzurri imporsi davanti a Svizzera e Francia. Per l’Italia si tratta del secondo trofeo di specialità dopo l’inseguimento a squadre femminile.
Nella classifica finale di Coppa del Mondo complessiva, vinta dalla Francia con 19465 punti, davanti a Russia e Polonia, l’Italia ha chiuso al settimo posto con 13830 punti, conferma delle ottime prove di questo inverno, in attesa dell’appuntamento clou della stagione, i Mondiali di Hong Kong.
(foto da sito federciclismo.it)