Cervélo – Bigla, Lepistö centra la prima top ten dell’anno
Lotta Lepistö ha conquistato la sua prima top ten della stagione, sprintando per il quarto posto nello Spar – Omloop van Het Hageland – Tielt-Winge di domenica. La corsa si è conclusa con una volata di gruppo con Jolien D’Hoore (Wiggle High5) che si è aggiudicata gli onori.
È stato una grande giornata di gara per Cervélo Bigla Pro Cycling Team, con numerose atlete entrate in varie fughe. Nella seconda metà di gara, Allie Dragoo e Cecilie Uttrup Ludwig si sono spesso viste davanti al gruppo, con Ludwig che ha vinto un Gpm.
Lepistö dichiara che il lavoro di squadra è ciò che gli ha permesso di arrivare al traguardo con una possibilità di puntare al successo.
“A metà gara ho forato e c’è voluto tantissimo per rientrare perché eravamo l’ammiraglia numero 19. In quel momento era in corso una fuga e il gruppo stava andando a tutta per rientrare. Lisa [Klein] ha fatto un super lavoro per riportarmi sotto, Stephie [Pohl] mi ha passato la ruota e anche Clara [Koppenburg] mi ha aiutato. È stato molto bello avere Allie così forte oggi, ha eseguito gli ordini di squadra alla perfezione, è stato bello vedere la squadra lavorare assieme. Penso di essere un po’ delusa perché essere sul podio sarebbe stata una splendida ricompensa per loro”.
Dopo l’Omloop Het Nieuwsblad del giorno precedente, la corsa ha completato il weekend inaugurale di corse in Europa per il gruppo femminile. “È stato un solido fine settimana con corse dure – continua Lepistö – Sento che sto ritrovando le gambe da gara. È stato fantastico vedere le ragazze lavorare assieme. Stiamo lavorando sulla nostra comunicazione, analizzando le corse e scoprendo cosa abbiamo fatto bene e cosa ancora necessita di lavoro e stiamo sicuramente progredendo in questa maniera” dichiara.
La squadra si sposterà in Italia il prossimo fine settimana per correre sabato le Strade Bianche
Team VéloCONCEPT: Christina Siggaard termina 14^ nello Spar – Omloop van het Hageland con due ruote rotte
La classica belga Spar – Omloop van het Hageland è stata decisa da uno sprint di un gruppo selezionato. L’atleta del Team VéloCONCEPT Women Christian Siggaard si è piazzata 14^ dopo essere stata protetta dalla squadra per tutta la corsa – e lo ha fatto con un paio di ruote rotte.
Durante la corsa, cicliste hanno continuato a staccarsi, mentre la gara diventava sempre più dura. Il Team VéloCONCEPT Women è stato aggressivo fin dalla partenza, e Sara Penton è riuscita a entrare in una delle prime fughe.
Tutti gli attacchi alla fine sono stati ripresi, e l’ultima atleta è stata ripresa con soltanto un chilometro all’arrivo. La vincitrice è emersa da uno sprint tra le 30 atlete rimaste davanti. Christina Siggaard era pronta e ha concluso 14^, qualche secondo dietro la vincitrice Jolien D’Hoore della Wiggle-High5.
“Non ero piazzata esattamente nella posizione giusta allo sprint, perché ero indietro negli ultimi 4 km e non sono riuscita a rientrare nella testa del gruppo. È un risultato molto buono, ma è frustrante quando senti che avresti potuto fare di meglio” dichiara Christina Siggaard, che comunque ha dovuto affrontare alcune difficoltà in più nel finale.
“Durante l’ultimo giro, ho preso una grande buca nella strada e ho rotto entrambe le mie ruote. Sono dovuta andare all’ammiraglia, perché non ero certa che fosse sicuro continuare su quel mezzo. Probabilmente avrei dovuto cambiare le ruote o la bici, ma alla fine ho continuato in quel modo. Ma ogni volta che frenavo, sentivo i freni saltellare e non è piacevole a 70 km/h” dice Chirstina Siggaard.
Il team manager Bo Handberg Madsen è soddisfatto del 14^ posto, della prestazione della squadra e del lavoro di gruppo.
“Sapevamo che il vento sarebbe stato decisivo, se non avessimo lavorato assieme. Lo hanno fatto alla perfezione. Hanno corso insieme e si sono aiutate a vicenda. Sara Mustonen ci ha detto di non sentirsi le gambe oggi, così abbiamo protetto Christina. Tutto sommato sono contento di quello che ho visto dalla squadra. Abbiamo seguito il piano e lo abbiamo cambiato quando necessario. Penso che prometta bene per il futuro e per il resto della stagione” afferma Bo Handberg Madsen.
Lointek: il team continua a percorrere chilometri in Belgio
Si è concluso il primo fine settimana di gare per il Lointek Team. Le classiche belghe sono sempre un buon termometro per valutare il lavoro prestagionale e in questa occasione, nonostante l’assenza di specialiste per questo tipo di corse, la squadra si è ben difesa con le unghie e con i denti contro le migliori squadre del ciclismo mondiale.
Nell’Omloop Het Nieuwsblad, un gruppo di sei cicliste ha attaccato a circa 20 km dall’arrivo per arrivare a giocarsi la vittoria a Gand, dove si è imposta Brand (SUN) in solitario. Invece, nel Spar Omloop van het Hageland, nonostante gli attacchi è stato un gruppo di una trentina di unità ad arrivare insieme negli ultimi metri, e tra queste d’Hoore (WHT) è stata la più veloce. In entrambe le prove, Eider Merino è stata la ciclista meglio piazzata della compagine basca, concludendo sabato in una meritevole 35^ posizione.
In ammiraglia per queste corse c’era il direttore zamorano Manu Campesino: “Abbiamo affrontato il fine settimana con ambizione e molta grinta, perché è sempre piacevole poter partecipare a questo tipo di corse. Continuiamo a crescere come cicliste e senza pressione. Abbiamo avuto sfortuna con le cadute, soprattutto con quelle di Belén e Bea, ma entrambe hanno saputo riprendersi rapidamente. Eider ha dimostrato che può andare bene, poiché entrambi i giorni è stata con le migliori, eccetto la domenica quando ha avuto un problema nel finale e ha dovuto perdere contatto dal gruppo” conclude Manu, soddisfatto per il rendimento delle atlete.
Wiggle High5: Jolien D’Hoore conquista la prima vittoria del 2017 all’Omloop van het Hageland
Jolien D’Hoore ha centrato la prima vittoria su strada della stagione 2017 per la Wiggle High5 Pro Cycling all’Omloop van het Hageland, a Tielt-Winge, nel Brabante Fiammingo, in Belgio. L’ex campionessa belga è stata la più veloce nello sprint di gruppo, alla fine di 126 km di gara veloci e ondulati, dopo che un attacco nell’ultimo giro della compagna in nero-arancio Elisa Longo Borghini era stato neutralizzato nelle ultime centinaia di metri.
D’Hoore ha battuto l’ex compagna alla Wiggle High5 Chloe Hosking in uno sprint molto serrato sulla linea, davanti a Sarah Roy (Orica – Scott)
“È stato un giorno davvero buono” sorride D’Hoore. “Mi sentivo veramente bene oggi, e la squadra è stata realmente forte. Ero un po’ sorpresa da questo dopo la corsa di ieri, ma siamo arrivato alla gara con un piano. Elisa era all’attacco e io sono entrata in una fuga, e le altre atlete ci hanno aiutato in maniera fantastica e alla fine tutto ha funzionato”.
“Elisa era partita per vincere” aggiunge D’Hoore. “Il piano era che lei avrebbe attaccato sulla salita nell’ultimo giro. Lei avrebbe puntato alla vittoria, in definitiva, e io dovevo essere pronta nel caso fosse stata ripresa prima del traguardo”.
La corsa, che era formata da un giro lungo di 56 km seguito da quattro tornate di un circuito di 17,5 km comprendente la salita del Roeselberg, è stata caratterizzata da diversi tentativi di fuga. La maggior parte dei quali comprendevano Elisa Longo Borgnini. Alla fine del giro lungo, l’italiana era in testa in un gruppo di cinque che includeva l’ex Wiggle High5 Amy Pieters (Boels-Dolmans) e la compagna di fuga di Longo Borghini nell’Omloop Het Nieuwsblad del giorno precedente, Ellen Van Dijk (Sunweb).
Una volta che questa fuga era stata ripresa, la stessa D’Hoore è entrata in un attacco di otto atlete, che includeva ancora Pieters, così come le altre velociste Barbara Guarischi (Canyon-SRAM) e Leah Kirchmann (Sunweb).
L’azione di D’Hoore veniva annullata nel penultimo giro, giusto il tempo per Longo Borghini di attaccare ancora; di nuovo con Van Dijk, Chantal Blaak (Boels-Dolmans) e la compagna di Van Dijk, la velocista Coryn Rivera. Questo gruppo era 20 secondi davanti al gruppo al suono della campana, con solo un giro 17,5 km all’arrivo. Con né Longo Borghini né Blaak preoccupate di portare Rivera al traguardo, sono state riprese proprio ai piedi dell’ascesa finale al Roeselberg.
Proprio quando la fuga veniva annullata con poco più di 5 km all’arrivo, però, Longo Borghini attaccava ancora di nuovo e scollinava da sola in cima al Roeselberg. In discesa la campionessa italiana a cronometro aveva nove secondi di vantaggio, ma con così tante velociste nel gruppo dietro di lei, le loro squadre gradualmente hanno chiuso il gap con l’avvicinarsi del traguardo.
Ad appena 500 metri dall’arrivo, Longo Borghini veniva ripresa. Tuttavia la sua compagna D’Hoore si trovava in una posizione ideale e quasi subito lanciava il suo sprint; l’ex campionessa belga riusciva a tenere dietro la sua ex compagna nello scatto verso il traguardo per vincere il secondo Omloop van het Hageland in tre anni.
“Stavo correndo un po’ sulle ruote delle altre squadre, solo per provare a darle alcuni secondi in più” spiega D’Hoore. “Ma poi l’abbiamo ripresa a circa – non so – sei, o cinquecento metri all’arrivo, e ho pensato ‘Cavolo, adesso devo fare la volata’.
“Per fortuna ero davanti e in realtà ho lanciato la volata un po’ troppo presto, ma ero lì quindi dovevo solo andare. Se c’è un arrivo in discesa con il vento a favore non devi esitare. Devi solo partire ed è quello che ho fatto”.
“L’ultima curva è a circa 1 km dall’arrivo e poi c’è una discesa molto ripida. Ci arrivi a una grande velocità”.
“In realtà non ho fatto una volata perfetta” ammette. “Se potessi rifarla di nuovo, arriverei da un po’ più indietro, giusto per prendere un po’ di scia, e poi uscire negli ultimi metri. Ma ero davanti, quindi non avevo altre opzioni”.
“Per fortuna ho vinto!”.
“La mia forma è molto buona. Non sono al 100%, ma è ancora presto nella stagione – conclude D’Hoore. “Sono felice che abbiamo vinto come una squadra. È sempre bello vincere nel primo weekend di corse, toglie molta pressione al team. Ora possiamo godercela e divertici nella corsa di mercoledì [Le Samyn]”.
(traduzioni da comunicati)
(foto da comunicato Wiggle High5)