ROSTER
BIANNIC Aude | 1991 | |
BRAVARD Charlotte | 1992 | |
DEMAY Coralie | 1992 | |
DREVILLE Anabelle | 1995 | |
DUVAL Eugénie | 1993 | |
ERAUD Severine | 1995 | |
FOURNIER Roxane | 1991 | |
GILLOW Shara | 1987 | |
GUILMAN Victoire | 1996 | |
KNETEMANN Roxane | 1987 | |
RICHIOUD Greta | 1996 | |
YONAMINE Eri | 1991 |
Quella che lo scorso anno era la Poitou-Charentes si rinnova con l’arrivo di uno degli sponsor storici del ciclismo maschile. La squadra ha un fortissimo nucleo francese, anche se le atlete più in vista saranno probabilmente le tre straniere. Roxane Knetemann, dopo una carriera ad aiutare Marianne Vos, ha l’occasione di giocarsi le proprie chance in prima persona, e potrebbe avere un ruolo importante nell’economia delle classiche del nord. Anche l’australiana Shara Gillow arriva dalla Rabobank. Vedremo se con un ruolo più libero saprà tornare quella che nel 2013 seppe arrivare quarta al Giro. In ogni caso è una grande aggiunta per crono e percorsi misti. Anche la campionessa del Giappone Eri Yonamine può far bene nelle corse a tappe e contro il tempo.
Tra le atlete transalpine, spiccano le due velociste Aude Biannic e soprattutto Roxane Fournier, non lontane dall’élite mondiale dello sprint, soprattutto la seconda, 3 vittorie e tanti piazzamenti, anche World Tour, nel 2016. Ci sono poi tante giovani promettenti, tra le quali spiccano Séverine Eraud, Greta Richioud e Annabelle Dreville. Atlete solide e combattive come Charlotte Bravard, Eugénie Duval e Coralie Demay completano il roster.
STATISTICHE
Posizione Invitational Ranking 2017: 15^ (invito garantito a tutte le gare World Tour)
Vittorie UCI 2016: 3
Podi UCI 2016: 17
INTERVISTA A ERI YONAMINE
Campionessa nazionale sia su strada che in linea, Eri Yonamine è uno dei simboli del ciclismo nipponico che negli ultimi anni, almeno a livello femminile, si sta ritagliando un ruolo tra le nazioni di vertice (e attenzione perché ci sono alcune giovani molto interessanti). Alla prima stagione completa alla Fdj, cui era approdata nell’agosto 2016, l’atleta giapponese ci ha raccontato le sue attese per la stagione 2017.
Quali sono i tuoi obiettivi principali per il 2017?
Il mio obiettivo personale è salire sul podio. Come ciclista della mia squadra, il mio obiettivo è lavorare duro e far salire sul podio la capitana. Voglio imparare molte cose dalle grandi corse.
Come sta andando il tuo allenamento invernale? Quali saranno le tue prime corse?
Durante l’inverno mi sono dedicata al ciclocross, in particolare nei mesi di novembre e dicembre. Mi piace il ciclocross ed è un buon allenamento fuori stagione. Da metà dicembre, mi sono spostata in Thailandia per uno stage di allenamento e preparazione su strada che è durato circa un mese. Infine, dopo i mondiali di ciclocross, mi sono unita alla squadra per iniziare la stagione su strada. La mia prima corsa sarà il 26 febbraio, l’Omloop Van Het Hageland.
Sei arrivata in squadra nella seconda parte del 2016. Che struttura hai trovato? Cosa pensi del roster 2017? A quali gare punterete in particolare?
Quando sono arrivata nel team, era la mia prima esperienza in Europa, quindi tutto era nuovo per me. Il roster 2017 secondo me è più forte di quello dello scorso anno. La Roxane neerlandese e Shara hanno tantissima esperienza e sono top rider a livello mondiale. Sono molto emozionata di poter lavorae con loro. Il nostro team punta a salire sul podio del Women’s World Tour. La Roxane francese è una delle migliori sprinter mondiali. Speriamo di centrare buoni risultati con la squadra.
Da quest’anno la squadra si chiama FDJ, uno degli sponsor storici del ciclismo maschile. Qual è l’importanza di avere un nome così prestigioso? E in generale l’arrivo di sponsor può aiutare il ciclismo femminile?
So che FDJ è uno storico sponsor del ciclismo maschile. Sono davvero orgogliosa che ci supporti. Questa è la prima stagione per FDJ nel ciclismo femminile quindi è importante centrare buoni risultati e trasmettere una buona immagine. Non so come l’arrivo di sponsor dal ciclismo maschile possa aiutare quello femminile, perché sono due mondi molto differenti. Ma è soltanto l’inizio. Io spero che migliori il ciclismo femminile.
Sei campionessa del Giappone sia in linea che a cronometro. Cosa significa per te indossare la bandiera della tua nazione nelle più importanti corse del modo?
Ne sono molto orgogliosa e impressionata. Mi sento sempre speciale, sento lo spirito del Giappone. Ma che vesta la maglia di campione nazionale o meno, non cambia il fatto che io do sempre il massimo, ogni giorno, ogni gara. Perché sono veramente felice di essere qui a correre per la mia squadra. È speciale per la mia vita.
(foto da Facebook)