7 podi consecutivi in eventi individuali con la medaglia in palio (record assoluto). 3 individuali vinte in una stagione (mai successo prima), con ovvio corollario della Coppa di specialità. Doppietta inseguimento – individuale nello stesso grande evento (riuscita solo a Zubrilova, Forsberg, Berger e Domracheva). 3 ori e 1 argento in quattro gare disputate fin qui a Hochfilzen 2017. Potremmo andare avanti coi numeri ma l’elenco è sufficiente per descrivere lo stato di grazia di Laura Dahlmaier e quanto la 23enne bavarese stia lasciando un segno importante nella disciplina.
Dahlmeier si è imposta anche nell’individuale che ha inaugurato la seconda settimana della rassegna iridata austriaca al termine di una prova che l’ha vista realizzare il miglior tempo sugli sci e centrare 19 bersagli su 20, infallibile in particolare sugli ultimi 3 dopo la sbavatura iniziale a terra.
Gara parallela con la tedesca per Gabriela Koukalova, anche per lei una penalità nella prima sessione di tiro e poi nessun altro errore. Alla fine la differenza tra le due l’ha fatta il passo sugli sci che ha premiato la tedesca. Per Koukalova arriva l’argento che completa dopo l’oro della sprint e il bronzo della pursuit la collezione di medaglie individuali in questa rassegna.
Ma è un giorno di festa grande anche in casa Italia, grazie allo straordinario bronzo di Alexia Runggaldier, che così bissa in un contesto ancora più importante il podio centrato ad Anterselva. Perfetta la prova al poligono dell’altoatesina, che ha centrato lo zero, il secondo consecutivo dopo quello dell’inseguimento di domenica per un 40/40 che molto dice sulle doti di Alexia al tiro.
Runggaldier ha impostato la gara in maniera estremamente intelligente, passo controllato sugli sci e tempi di esecuzione celeri ma non estremi per puntare tutto sulla precisione, scelta che ha pagato. L’azzurra poi è stata autrice di un ottimo ultimo giro, nel quale è riuscita a perdere appena una manciata di secondi da una grande fondista come Laukkanen, che ha disputato una delle migliori prove al poligono della carriera, 1 solo errore complessivo e nessuno in piedi per la finlandese che sarà quarta alla fine.
È storico per certi versi il quinto posto di Avvakumova per la Corea del Sud, anche se di coreano l’ex russa ha solo il passaporto ovviamente, comunque si tratta di un risultato importante da registrare a meno di un anno dai Giochi di Pyongchang. Sesta chiude Susan Dunklee, che arpiona così in extremis l’ultimo pettorale per la mass di domenica. La statunitense nel finale era stata una delle più pericolose minacce al bronzo di Runggaldier prima di sbagliare all’ultimo poligono, così come Hinz (alla fine ottava dietro anche Hammerschmidt che ha rovinato la sua prova con 2 errori nella seconda sessione a terra) che ha sprecato la chance del podio mancando il ventesimo bersaglio. Nonostante un ultimo giro complesso, la tedesca infatti senza quel minuto di penalità avrebbe beffato Runggaldier per appena un decimo. La coppia ucraina Dzhima – Pidrushna completa la top ten.
Le altre azzurre hanno chiuso più indietro. 16^ ha chiuso Dorothea Wierer, penalizzata da 3 errori che hanno vanificato un discreto passo sugli sci (15° tempo assoluto), ma soprattutto una prestazione in termini di velocità di esecuzione da antologia, visto che nel range time l’italiana ha fatto segnare la miglior prestazione con quasi 8 secondi di margine sulla più vicina delle altre. Lisa Vittozzi è giunta 36^, anche lei con tre errori, due dei quali commessi al primo poligono. Per la friulana comunque un’altra prova in zona punti e un discreto passo sugli sci. 54^ invece Sanfilippo che nel format a lei meno favorevole ha commesso cinque errori. Tutte e quattro le azzurre sono comunque qualificate per la mass start che chiuderà la rassegna iridata. Un risultato storico, che testimonia la forza di questo gruppo, anche in vista della staffetta che sarà il prossimo appuntamento delle azzurre. Intanto oggi grazie a Runggaldier, dopo i due quarti posti inaugurali, è arrivata quella medaglia che consente all’Italia di portare a cinque la striscia di grandi eventi consecutivi con almeno un podio.
(foto da Twitter IBU World Champs)