Anche nella quarta prova a squadre della stagione è proseguito il cammino perfetto dell’Italia del fioretto femminile. La nazionale azzurra, pur priva di Arianna Errigo, rimasta in Italia per i postumi di una brutta influenza, ha conquistato, dopo Cancun, St. Maur e Algeri, anche la tappa di Coppa del Mondo di Danzica, confermandosi il punto di riferimento di questa stagione.
Quello per il primo gradino sul podio per il quartetto composto per l’occasione da Martina Batini, Alice Volpi, Camilla Mancini e Chiara Cini è stato un percorso tutt’altro che semplice a partire dalle semifinali, dopo che i primi due turni si erano chiusi con le rapide vittorie per 45-23 sull’Austria e 45-18 sulla Germania.
Quelle contro gli Stati Uniti in semifinale e la Francia in finale sono invece state delle autentiche battaglie, risolte sul 45-43 contro le americane e addirittura all’ottantanovesima stoccata nella finalissima, quando Batini è stata fredda e perfetta a toccare per il punto del 45-44 che ha allungato la striscia positiva azzurra.
Una vittoria che riscatta anche la prova individuale di ieri, nella quale, nonostante tre italiane fossero approdate ai quarti di finale, per la prima volta negli ultimi due anni (si era sempre a Danzica tra l’altro) nessuna azzurra è salita sul podio.
La vincitrice è stata, assoluta sorpresa, la 22enne russa Svetlana Tripapina, che era stata sì campionessa d’Europa e bronzo mondiale nella categoria junior, ma da senior aveva fatto centrare come miglior risultato un ottavo di finale ad Algeri un anno fa e occupava appena la posizione 118 del ranking mondiale.
La russa, dopo aver superato Kiefer in semifinale, ha nettamente battuto in finale un’altra sorpresa, la coetanea francese Pauline Ranvier, al miglior risultato di sempre in Coppa del Mondo (due quarti di finale in precedenza), che a sua volta aveva inflitto un’inattesa sconfitta in semifinale alla connazionale Astrid Guyart.
Ai quarti era terminata la corsa di Martina Batini, beffata proprio da Tripapina per 15-14 dopo aver condotto nel punteggio per quasi tutto il match, di Camilla Mancini (15-10 con Ranvier) e di Valentina Cipriani (15-12 con Guyart). Per la laziale comunque si tratta del miglior risultato da quando vinse la gara di Budapest nel febbraio 2014.
Le altre azzurre erano uscite in precedenza, con Zagidullina che aveva eliminato in serie Palumbo (15-9) ai sedicesimi e Volpi (15-12) agli ottavi, mentre nel turno delle 32 si era arrestata anche la corsa di Vardaro (15-12 con Van Erven Garcia) e Cipressa (14-12 proprio contro Tripapina). Al primo turno era uscita solo Cini, ko nel derby con Cipressa per 15-13, mentre De Costanzo, Teo e Calissi non avevano superato le qualificazioni.
(foto Ferraro/Bizzi/FIE da sito Federscherma)