A poco meno di 3 anni dall’unica vittoria in quel di Antalya, Cécilia Berder è tornata a salire sul gradino più alto del podio imponendosi nella tappa di Coppa del Mondo di sciabola disputatasi a New York. La transalpina, che aveva dimostrato un ottimo stato di forma già in chiusura di 2016 con il bronzo conquistato nel Grand Prix di Cancun, ha superato in finale per 15-11 la coreana Kim Jiyeon. L’olimpionica di Londra conquista così il secondo argento stagionale dopo quello della tappa d’esordio di Orléans (anche allora si arrese a una transalpina, allora fu Brunet), e il quindicesimo podio complessivo in carriera tra Coppa e Grand Prix.
Ma è stata una giornata molto bella anche per i colori azzurri. L’Italia infatti può festeggiare uno splendido doppio podio, griffato da Irene Vecchi e Martina Criscio. Per la livornese si tratta dell’undicesimo podio della carriera, il sesto bronzo, che arriva a otto mesi dall’ultima volta al Gran Prix di Mosca 2016. Per la foggiana si tratta invece di una prima volta assoluta.
Entrambe sono state autrici di una grande prova. Vecchi si è arresa solo alla 29^ stoccata in semifinale contro la futura vincitrice Berder dopo un percorso praticamente perfetto, che l’aveva portata a superare nei quarti la padrona di casa Wozniak per 15-13 e in precedenza le polacche Puda e Jozwiak e l’ungherese Laszlo con punteggi piuttosto perentori.
Per Criscio invece il cammino era partito fin dal girone di qualificazione, chiuso tra l’altro con un bilancio non eccelso di 3-3. La vittoria su Bakastova nel turno preliminare per 15-12 le aveva comunque aperto le porte del main draw, dove nei trentaduesimi di finale ha compiuto la prima impresa di giornata, eliminando la numero 8 del mondo Muhammad, attesissima dal pubblico di casa, per 15-12. Superata poi di slancio la transalpina Balzer per 15-6 e piuttosto nettamente anche la russa Obvintseva per 15-11, nei quarti la mancina pugliese ha compiuto il secondo capolavoro superando per 15-12 la vincitrice della prima tappa di Coppa dell’anno Manon Brunet, numero 7 del ranking. Solo la coreana Kim è poi riuscita a fermarne la corsa con un netto 15-6.
Ma la prova di squadra italiana in generale è stata brillantissima. Nei quarti era giunta anche Loreta Gulotta, anche lei eliminata per mano di Kim per 15-12. Da segnalare nel turno delle 8, oltre ai tre citati match che hanno avuto per protagoniste le azzurre, il bellissimo assalto tra Berder e Marton, conclusosi 15-14 per la transalpina, che negli ottavi aveva interrotto il cammino di Rossella Gregorio, battuta 15-9. Allo stesso livello di tabellone, l’altro incrocio italo-francese aveva invece arriso alle azzurre, con Gulotta capace di superare Lembach, solitamente una bestia nera per le italiane, per 15-13.
Ai sedicesimi era arrivata anche Caterina Navarria, fermatasi proprio nel derby con Gulotta per 15-12. Fuori al primo turno invece Mormile (15-11 da Wozniak), Ciaraglia (15-13 da Obvintseva) e Sinigaglia (15-6 da Kuslan).
(foto Bizzi da federscherma)