Tappa ricca di spettacolo la settima di Coppa del Mondo di ciclocross, andata in scena il giorno di Santo Stefano sullo storico circuito di Zolder, teatro dell’ultima edizione del Mondiale lo scorso mese di gennaio. In campo maschile si è ripetuta la vittoria dell’iridato Wout Van Aert, mentre in ambito femminile è tornata al successo in Coppa, dopo quasi due anni, Marianne Vos, che così si è imposta per la seconda volta in tre gare disputate dal suo rientro.
La prova femminile è stata davvero spettacolare, con otto atlete racchiuse al traguardo in appena 30 secondi e tante protagoniste diverse. Su un tracciato appesantito dal fango per le abbondanti piogge della notte e senza l’iridata De Jong malata, la partenza è stata caratterizzata dal consueto avvio bruciante di Ellen Van Loy, che è rimasta in avanscoperta per due giri e mezzo. Alle sue spalle, emergevano prima Lechner e poi Cant, ma nessuna riusciva a fare la differenza, e così al terzo passaggio sulla linea erano in testa in sei, con anche Brand, De Boer e soprattutto Vos, in grande rimonta dopo la partenza dalle retrovie della griglia e avendo dovuto anche cambiare bici già al primo passaggio ai box. Invece era costretta a inseguire la vincitrice di Namur Nash, che nel tratto in salita a doppia traiettoria era caduta riportando anche una foratura. La ceca però riusciva a rientrare al suono della sirena, sfruttando la marcatura tra le prime. Nell’ultimo giro Vos cambiava passo sulla salita della Cappella del Sacramento, tenendosi a ruota solo Cant e Nash, e poi apriva un piccolo ma significativo gap nella parte conclusiva, arrivando così vincitrice al traguardo davanti a Cant e Nash, con Brand quarta e un’ottima Lechner quinta. 12^ posizione per Arzuffi, rimasta intruppata in avvio, brava a risalire assieme a Vos fino a riagganciare il gruppo delle migliori, ma poi calata nel finale. 17^ invece Teocchi, che ha peggiorato di qualche posizione la splendida performance di un anno fa, ma si è confermata comunque consistente.
In campo maschile, invece, non si è consumato l’atteso duello, visto che un grave problema meccanico ha costretto Van der Poel ad issare bandiera bianca fin dalle prime battute di gara (il neerlandese chiuderà 14° a quasi 3 minuti). Così lo spettacolo è stato tutto nell’assolo di Van Aert, che sul percorso dove 11 mesi fa si laureò campione del mondo (anche se su un tracciato leggermente diverso) ha dato un saggio di tutto il suo talento, vincendo per dispersione e mandando in visibilio il pubblico belga. Al secondo posto, staccato di 1’10” si è piazzato Laurens Sweeck, autore di una prova notevole, mentre ha completato il podio Kevin Pauwels, distante 1’41”. Il dominio belga è fotografato dal monopolio delle prime otto posizioni. Per trovare un’altra nazionalità, bisogna scendere alla bandiera neerlandese di Corne Van Kessel nono. I Paesi Bassi si possono consolare, oltre che con la vittoria di Vos, anche con quelle di Nieuwenhuis tra gli under 23 (ottavo Bertolini nonostante una caduta) e di Arensman tra gli junior.
Nelle classifiche di Coppa, manca solo l’aritmetica per sancire il successo di Van Aert, mentre in campo femminile Cant rosicchia 20 punti a De Boer tenendo molto aperta la contesa. Il prossimo appuntamento di Coppa, il penultimo, sarà assolutamente da non perdere per il pubblico italiano: teatro delle grandi sfide internazionali sarà infatti Fiuggi, per una giornata che già si annuncia di grandissimo livello,
(foto da federciclismo.it)