Verso Rio 2016, le parole di Simona Frapporti e Francesca Pattaro

Nella foto: il quartetto azzurro in azione (da federciclismo.it)

Saranno 10 i titoli in palio nel programma del ciclismo su pista nei Giochi di Rio 2016, cinque in campo maschile e altrettanti in quello femminile. Per l’Italia, dopo le magre di Londra, con un solo atleta qualificato, è anche l’edizione del rilancio: oltre alla conferma di Elia Viviani, che nell’omnium è tra i più accreditati per una medaglia, infatti, c’è stata la storica qualificazione del quartetto femminile: per la prima volta le azzurre saranno dunque protagonista dell’inseguimento a squadre nella rassegna a cinque cerchi. E tutto questo in attesa di raccogliere nel prossimo quadriennio i frutti di un lavoro in prospettiva che ha portato ad emergere tanti giovani di talento.

Per respirare l’atmosfera che si respira alla vigilia del grande evento, abbiamo parlato con due delle componenti della formazione azzurra, Francesca Pattaro Simona Frapporti

Quali sono le impressioni e le attese della vigilia?

Francesca: Per quello che mi riguarda le aspettative sono la peggior cosa da porsi, perché può succedere di tutto e quelle stesse aspettative possono poi far gran male. Di certo abbiamo un obbiettivo: quello di fare il nostro miglior risultato possibile. Ovviamente noi puntiamo in alto, però solo avere una medaglia di bronzo sarebbe un miracolo. Ma può succedere di tutto e i vincitori sono i sognatori che non si sono mai arresi. Le emozioni sono tante, vanno da un misto di felicità, momenti di adrenalina, libertà, soddisfazione per aver raggiunto la convocazione olimpica, ma allo stesso stesso sappiamo che dobbiamo essere responsabili fino alla fine per portare a compimento nel miglior modo possibile questo grande evento. Di certo prevale la felicità come emozione.

Simona: Le aspettative sono quelle di migliorare il record italiano, quindi puntiamo a fare un’ottima prestazione. Le emozioni sono tante e belle ma sicuramente una volta arrivate a Rio saranno amplificate, qualcosa di unico certamente.

Cosa provi nel pensare che, comunque vada, anche solo qualificandovi, avete scritto una importante pagina di storia del ciclismo italiano?

Francesca: Quando scenderemo in pista a Rio avremo solo iniziato a scrivere la storia dell’inseguimento a squadre femminile all’Olimpiade. Di certo è un’altra grande soddisfazione ma vorremmo che fosse solo l’inizio e cercheremo di onorarlo al meglio.

Simona: Penserò al fatto che sono orgogliosa di me e delle ragazze che sin dall’inizio (frazione più difficile e fondamentale) hanno partecipato e creduto a questa qualificazione. Determinazione e sacrificio son stati la giusta combinazione per scrivere questa bella “parte di storia” di ciclismo femminile.

Come sono andati gli ultimi giorni di preparazione?

Francesca: Gli ultimi giorni di preparazione sono stati abbastanza tranquilli, ormai quello che è stato fatto non si può cambiare. Adesso continueremo i nostri allenamenti cercando di mantenere la forma fisica nelle migliori condizioni possibili e di sicuro vivremo questi ultimi giorni pre-olimpici con serenità per arrivare con determinazione al miglior risultato possibile.

Simona: Dopo un lungo periodo di gare siamo salite per qualche giorno a Livigno, i primi per recuperare e poi per fare gli ultimi allenamenti specifici. Quindi il 30 sono partite le stradiste, mentre noi pistard abbiamo effettuato qualche ulteriore giorno di lavoro a Montichiari per poi volare a Rio il 3 sera.

Grazie mille a Francesca e Simona e un grandissimo in bocca al lupo per l’avventura olimpica

CICLISMO SU PISTA AI GIOCHI DI RIO: IL CALENDARIO DELLE FINALI

Giovedì 11 agosto: Velocità olimpica maschile
Venerdì 12 agosto: Velocità olimpica femminile, inseguimento a squadre maschile
Sabato 13 agosto: Inseguimento a squadre femminile, keirin femminile
Domenica 14 agosto: Velocità maschile
Lunedì 15 agosto: Omnium maschile
Martedì 16 agosto: Keirin maschile, velocità femminile, omnium femminile