Francia e Russia vincono le staffette ad Anterselva

Nella prova femminile, la Francia interrompe un digiuno che durava da quattro anni, proprio dalla tappa di Coppa italiana del 2012, e torna a vincere una staffetta, con un quartetto per metà (Dorin e Bescond) identico a quello, con Braisaz e Chevalier come nuovi innesti. 8 ricariche usate dalle transalpine. In seconda posizione si piazza la Repubblica Ceca (Puskarcikova, Charvatova, Soukalova e Vitkova), che nell’ultimo giro sorpassa e stacca la Russia (Shumilova, Zagoruiko, Yurlova, Podchufarova). Per le ceche, staccate di 20 secondi il grande rammarico dei due giri di penalità dovuti scontare da Charvatova, che si conferma ancora un’incognita al poligono, mentre le compagne in tre hanno dovuto usare solo 4 ricariche. La Russia solo per 6 decimi nel finale riesce a resistere alla straordinaria rimonta di Wierer per l’Italia (nelle altre frazioni Vittozzi, Oberhofer, Sanfilippo). L’Italia, per la prima volta fuori dal podio in stagione, può comunque consolarsi con il primo posto nella coppetta di specialità grazie alle controprestazioni di Ucraina (nona, dopo aver cambiato in testa nella seconda frazione) e Germania, decima in formazione rimaneggiata, dopo aver girato sia con Gossner che con Hinz. In casa azzurra spettacolare prova di Dorothea, molto bene anche Oberhofer, purtroppo Sanfilippo sugli sci ha dovuto pagare dazio ai problemi di salute della settimana scorsa che le hanno impedito di esprimersi al meglio. Da segnalare in prima frazione il cambio in testa di Selina Gasparin, che dopo il podio dell’inseguimento continua a confermarsi in gran forma.

In campo maschile invece va a vincere la Russia, che fa il bis rispetto a Hochfilzen, e dunque completa al meglio un week-end eccezionale. Ancora una volta decisivo Shipulin che, quasi in un remake dell’inseguimento di ieri ha battuto nell’ultimo giro Simon Schempp, precedendolo di un secondo sul traguardo e confermandosi così tra i più efficaci finisseur del circuito. Per i russi (Tsetskov, Garanichev, Malyshko nelle prime tre frazioni) 7 ricariche utilizzate. La Germania invece ha commesso in tutto 5 errori al poligono, il problema tedesco è stato che 4 di questo sono arrivati nella stessa serie, quella in piedi di Benedikt Doll, che dunque ha dovuto girare. Lesser in prima invece era stato perfetto (infatti aveva cambiato in testa), proprio come Schempp, mentre Peiffer aveva dovuto usare solo una ricarica a terra. Per la Norvegia, senza Tariej Boe e Svendsen, è arrivato il terzo posto. Dopo tre frazioni (Bjoerndalen, Birkeland, J. Boe) gli scandinavi erano in testa, poi però Bjoentegaard non è riuscito a gestire l’ultima tornata, ha dovuto usare 4 ricariche e non è riuscito a tenere il passo degli avversari. Quarto posto per l’Austria, quinta la Francia senza Martin Fourcade. L’Italia ha chiuso sedicesima. Dopo le prime due frazioni (De Lorenzi e Hofer), gli azzurri erano addirittura in testa, poi però in terza frazione l’esordiente Montello ha pagato lo scotto all’emozione e all’inesperienza andando in crisi sul poligono a terra. Addirittura sette errori, con 4 giri di penalità da scontare e la formazione di casa si è ritrovata quindi da prima a diciottesima, prima che Windisch con un’ultima frazione discreta superasse Svezia e Kazakistan per evitare quantomeno l’ultimo posto tra le squadre a pieni giri.

La Coppa del Mondo dopo una settimana di pausa, riprenderà ora il suo cammino a febbraio con la doppia trasferta nordamericana in Canada e Stati Uniti, per la quale resta da capire che tipo di contingenti manderanno le varie nazionali. Anche le assenze potrebbero essere un fattore nella volata verso le sfere di cristallo.

Nella foto: Shipulin batte Schempp ((c) IBU/Rene Miko da biathlonworld.com)